Borsa Italia: i dati salienti del 2010

Con un rialzo del 4% rispetto al 2009, nell’anno appena conclusosi sull’Idem c’è stato per i derivati azionari un livello di scambi record con ben 44,1 milioni di contratti standard. E’ questo uno dei dati salienti fornito da Borsa Italiana S.p.A. nella consueta “review dei mercati” di fine anno. Il 2009, inoltre, è stato caratterizzato, sui circuiti organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., dai nuovi massimi storici per quel che riguarda gli scambi di ETC e di ETF; sul totale del 2009, infatti, c’è stata una crescita pari a ben il 44% a 78,2 miliardi di euro, mentre in termini di numero di contratti, pari a ben 3,4 milioni, la crescita è stata del 39%. Anche sul “fixed income“, ovverosia mercato MOT ed EXTRAMOT, Borsa Italiana S.p.A. archivia l’anno con nuovi massimi storici per quel che riguarda gli scambi; il controvalore, infatti, è stato pari a ben 229 miliardi di euro a fronte di una crescita dei contratti dell’8,6% a quota 3,9 milioni.

Concentrando l’attenzione sull’azionario, Piazza Affari archivia il 2010 in rosso ed in particolare con l’indice dei titoli ad elevata capitalizzazione, l’FTSE MIB, che arretra di circa dodici punti percentuali. Le società quotate a Piazza Affari sono 332 a fronte di 10 IPO; il dato sulle IPO è in rialzo rispetto alle 7 dell’anno 2009, e le appena 6 dell’anno 2008. In particolare, tra le new entry del 2010 segnaliamo Enel Green Power, sull’MTA, la controllata verde di Enel, e numerose società sbarcate sull’AIM Italia come Vita Società Editoriale, Poligrafici Printing e First Capital.

A fronte dell’aumento delle IPO, rispetto al biennio precedente, sono diminuite le revoche da Piazza Affari; nel 2010, infatti, sono state 10 a fronte delle 12 del 2009 e ben 18 nel 2008. L’insieme della capitalizzazione di tutte le società quotate a Piazza Affari sfiora i 430 miliardi di euro che corrispondono a poco più del 27% del prodotto interno lordo nazionale. Il titolo più scambiato a Milano per contratti e per controvalore è stato Unicredit:  7,4 milioni di contratti ed un controvalore pari a ben 173,7 miliardi di euro. Le OPA sono state appena sei nel 2010 a fronte di un controvalore complessivo di poco inferiore ai 360 milioni di euro.

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