Boom dei California-bond nonostante rischio-crack

Forti richieste per i California-bond, ovvero i titoli di debito emessi dallo stato californiano da diverso tempo alle prese con gravi problemi di finanza pubblica. I cittadini dello stato americano sembrano però ottimisti e hanno risposto alla grande all’invito lanciato dal governatore Jerry Brown. Il collocamento di 1,75 miliardi di dollari di bond è stato chiuso con un giorno di anticipo rispetto alla tabella di marcia. Il bond ha ricevuto richieste pari al 58% delle obbligazioni in offerta. La California è uno stato molto ricco ed è praticamente la nona economia al mondo.

Lo stato americano del sud-ovest ha una ricchezza superiore a quella di una nazione 35 volte più popolosa, come è ad esempio l’India (che ha oltre un miliardo di abitanti, ndr). Ora, avendo chiuso in anticipo il collocamento, l’ultima giornata sarà dedicata ai fondi di investimento, che grazie alle loro richieste potrebbero far scendere il rendimento di entrambi i bond oggetto di emissione: il primo da un miliardo di dollari, necessario per coprire le spese generali; il secondo da 750 milioni, che sarà destinato a un fondo destinato alla riduzione del debito.

All’inizio il rendimento lordo offerto è stato pari a 68 punti base sopra il tasso dei T-Bond con identica durata, già più basso rispetto al bond offerto ad aprile con uno yield dello 0,84% sopra il tasso midswap. Un portavoce del tesoriere dello stato californiano ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa emissione, che beneficia anche del nuovo piano di quantitative easing lanciato dalla Federal Reserve. La California ha un rating “A-“ secondo Standard & Poor’s, ovvero un giudizio investment grade.

Lo stato ha un debito enorme. Lo scorso anno il neo-governatore Brown ha ereditato un debito di 28 miliardi di dollari, impegnandosi subito a ridurre l’ammontare delle emissioni (quest’anno a un quarto in meno rispetto al 2009) e a tagliare i costi. Tuttavia, restano forti incertezze sul futuro finanziario della California. Secondo uno studio di analisti indipendenti, il debito totale ammonta tra i 167 e i 335 miliardi di dollari, se si considerano anche gli impegni con i fondi pensione, l’assistenza sanitaria verso gli anziani e i progetti di rinnovo delle infrastutture. Alcune città californiane hanno già dichiarato bancarotta, come San Bernardino e Stockton.

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