Bond Exor, perché rende meno dei Btp?

Con un ottimo anticipo, arriva l’emissione del bond Exor. L’annuncio è stato dato in contemporanea con l’avvo del programma buy back. Il mercato ha subito risposto positivamente, con richieste per un totale di due miliardi. I tassi sono ai minimi storici e, come è noto, gli investitori sono alla ricerca di guadagni sicuri. Ma il Bond decennale rende meno dei Btp? Perché?

La durata della nuova obbligazione è di dieci anni, e l’importo di 500 milioni. La scadenza è fissata a giorno 8 ottobre 2024 con cedola al 2,5%. Il bond Exor è stato prezzato a reoffer 99,329, per un rendimento effettivo del 2,577%, uguale ad un premio di 148 punti base sopra il tasso midswap.

A seguito dell’apertura del book, il rendimento è stato indicato in aera 150pb a differenza di quanto previsto inizialmente quando il bond era stato collocato in area 160.

Facendo i conti, il nuovo bond ha un rating BBB+ secondo Standard & Poor’s, nonché un out look stabile. Il suo rendimento è di pochissimo superiore a quello del BTP decennale. per l’esattezza la percentuale è del 2,32%. Tuttavia, il nuovo bond rende molto meno rispetto al BTP se si considera l’imposizione fiscale. Essa è fissata al 26% mentre per i titoli di stato si attesta al 12,50%.

Nello specifico, il bond paga 20-25 punti base sopra il BTP a dieci anni per effetto di una cedola al 3,75%. Gli operatori spiegano che il bond, di proprietà della Holding della famiglia Agnelli, conta sugli introiti di ques’ultima e nello specifico sui dividendi delle società partecipate quali ad esempio il gruppo Fiat Chrysler che ha un asset del 30% e un rating high yeld. Per tale ragione, gli investitori desiderano un rendimento che possa essere leggermente superiore.

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