Bond municipali: New York protagonista di una forte domanda

La città di New York ha venduto ben 775 milioni di dollari in Build America Bonds (si tratta, per la precisione, di bond municipali tassabili e che presentano crediti fiscali sia per i detentori che per gli emittenti: il riferimento normativo è l’American Recovery and Reinvestment Act del 2009): si tratta, nello specifico, di una operazione che si è resa necessaria alla luce dell’acquisto internazionale del 16% del debito della Grande Mela, il più alto nella storia della città. Gli acquirenti che non sono americani rappresentano circa 123 milioni di dollari della cessione appena citata e anche in questo caso si viene a configurare la maggiore emissione annuale; i titoli obbligazionari della più popolosa metropoli statunitense sono stati quotati con 61 punti base al di sopra delle azioni spagnole, una emissione che ha consentito agli strumenti in questione di essere valutati con un rating AA da Standard & Poor’s.


Tra l’altro, c’è anche da sottolineare che il possesso di bond municipali a stelle e strisce a livello internazionale è cresciuto del 37% (83 miliardi di dollari) nel corso del primo semestre dell’anno, così come emerge da un rapporto della Federal Reserve; in aggiunta, le vendite imponibili vengono a rappresentare 4,3 miliardi dell’ammontare totale, di cui gran parte ceduti in quanto sussidiati dal punto di vista federale.

Come stanno ripetendo gli analisti, la forte domanda che proviene da investitori esteri per tali bond vuole dimostrare che la fiducia nei confronti di New York è ancora molto alta; inoltre, una espansione simile della base di risparmiatori dovrebbe favorire un sostanzioso taglio dei costi di indebitamento. Ancor prima di questa vendita, comunque, la città di New York aveva ricevuto 54 milioni di dollari in relazione agli ordini globali, vale a dire meno del 2% dei 2,8 miliardi ceduti prima di questa settimana nell’ambito dei Build Americas, un dato che è stato confermato dall’ufficio del verificatore finanziario.

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