BasicNet guarda a nuove opportunità di licenza

Per il corrente trimestre, l’ultimo del 2010, BasicNet guarda a nuove opportunità di licenza sui mercati internazionali, mentre per quel che riguarda il mercato italiano, dopo la recente apertura di un negozio ad insegna Superga, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha confermato l’apertura di altri 14 negozi con insegne del Gruppo al fine di portarli complessivamente a quota 190. Sono queste alcune delle stime rilasciate da Basicnet, per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, in concomitanza con l’esame e l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dei dati dei primi nove mesi del 2010, caratterizzati in particolare da una crescita del 15%, a 275 milioni di euro, delle vendite aggregate dei licenziatari, mentre con un +25% sono cresciute in maniera robusta nel periodo, a 24 milioni di euro, le royalties attive e le commissioni di sourcing. Nei primi nove mesi, grazie soprattutto alla crescita in Asia, Basicnet ha conseguito una crescita del 23% sui mercati internazionali a fronte di 30 nuovi punti vendita con insegne del Gruppo che sono stati aperti nel nostro Paese.

Per quel che riguarda alcuni degli indicatori reddituali, Basicnet con un comunicato ufficiale ha fatto presente come il loro andamento sia stato influenzato dagli investimenti effettuati e dai costi sostenuti per sostenere le politiche di sviluppo incentrate sull’incremento delle quote di mercato di settore in Italia.

Nel dettaglio, al termine dei primi nove mesi del 2010 il risultato ante imposte di Basicnet si è attestato a 14 milioni di euro, mentre l’utile netto consolidato, pari a 10,3 milioni di euro, si è attestato in calo rispetto ai 14 milioni di euro conseguiti nel periodo gennaio – settembre 2009. Secondo quanto dichiarato da Franco Spalla, Amministratore Delegato di Basicnet, la società sta proseguendo sulla strada del consolidamento della presenza dei propri marchi sia sul mercato italiano, sia su quello internazionale attraverso un’intensificazione del canale distributivo in franchising. Gli investimenti, in merito, unitamente alla congiuntura economica che non è ancora favorevole, hanno di conseguenza andato a penalizzare per il momento gli indicatori di redditività.

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