Gruppo Azimut: raccolta netta agosto positiva

Luce verde per il Gruppo Azimut nello scorso mese di agosto riguardo ai dati sulla raccolta che sono stati positivi. La società, infatti, ha reso noto che il mese è stato archiviato con una raccolta netta totale positiva per controvalore superiore ai 112 milioni di euro; grazie a questo risultato la raccolta netta in fondi dall’inizio dell’anno è aumentata a 576,2 milioni. Il patrimonio gestito, pari ad oltre 14,2 miliardi di euro, si attesta in crescita del 2,6% rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2009, ma registra un incremento pari a ben il 7,6% rispetto all’agosto del 2009. Segno più anche per le masse totali che nel periodo, ovverosia alla fine del mese scorso, hanno raggiunto quota 16,1 miliardi di euro con una crescita dell’1,8% dall’inizio del 2010 e dell’11,2% rispetto al mese di agosto del 2009.

Secondo quanto dichiarato dal Presidente ed Amministratore Delegato del Gruppo Azimut, Pietro Giuliani, anche nello scorso mese sia a livello complessivo, sia per quel che riguarda il risparmio gestito, la società ha continuato a generare risultati positivi nonostante sui mercati perduri uno stato di incertezza. Per quel che riguarda il medio ed il lungo termine, l’Ad ha inoltre sottolineato come il Gruppo Azimut rimanga focalizzato sulla generazione di ritorni positivi sia per i clienti, sia per gli azionisti attraverso una consulenza efficiente ed una gestione in continua evoluzione.

Entrando nel dettaglio dei dati sulla raccolta di agosto 2010 del Gruppo Azimut, su un totale di raccolta pari a 112,1 milioni di euro, 13,6 milioni di euro riguardano la raccolta di Fondi comuni e hedge; 50 milioni di euro di raccolta sono stati conseguiti dalle gestioni patrimoniali, 1,8 milioni di euro dalle Assicurazioni AZ LIFE, ed i restanti 26,3 milioni di euro da risparmio amministrato e c/c. Azimut, lo ricordiamo, è un Gruppo italiano indipendente attivo nel risparmio gestito con un azionariato costituito da oltre 1200 tra promotori finanziari, dipendenti e gestori che, riuniti in un patto di sindacato, controllano il 25,4% della società.

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