Allied Irish Bank, gli obbligazionisti sono pronti a citare l’Irlanda

Allied Irish Bank, un nome, ma non una garanzia: lo sanno bene ormai gli obbligazionisti che hanno sottoscritto titoli della banca commerciale irlandese, i quali stanno approntando una citazione giudiziale contro la stessa Repubblica per le perdite che saranno costretti ad assumersi a breve, un altro segnale evidente della controversa situazione economica in cui versa il paese europeo. Gli investitori coinvolti in tale affaire, tra cui vi sono anche alcuni fondi assicurativi e pensionistici tra i più grandi al mondo, stanno concludendo in questi giorni le trattative che porteranno con grande probabilità al coinvolgimento di Dublino presso la Corte di Giustizia, anche perché sono all’orizzonte nuovi tagli indiscriminati da parte di Aib per quel che riguarda il valore dei prodotti subordinati al debito.


C’è un precedente che ha coinvolto lo stesso istituto in passato e insieme a Irish Nationwide, ma in quel caso la citazione non ha portato ad alcun successo. C’è però un fattore che rende questo gruppo di obbligazionisti ancor più significativo nei suoi intenti ed è l’ampia presenza di soggetti focalizzati su posizioni “long-only, in numero nettamente maggiore persino rispetto ai cosiddetti speculatori come gli hedge fund. L’Irlanda vuole comunque rifinanziare a tutti i costi centinaia di miliardi di euro. Secondo una fonte, la spina dorsale di questa rappresentanza finanziaria sarà costituita dai fondi pensionistici, da quelli assicurativi e da quelli a reddito fisso; la speranza che si nutre nelle verdi colline del nord Europa è che si convincano i risparmiatori ad acquisire nuovi bond.

Ieri sono emersi comunque alcuni dettagli a tal proposito: gli ufficiali del Dipartimento delle Finanze avrebbero speso una cifra molto vicina agli 8.500 euro per quel che concerne il cosiddetto “stress management”, mentre altri 3.200 euro sono andati in fumo per la “post Budget function”, un modo di celebrare il bilancio finale del governo Cowen, poi non più svelato a causa della crisi economica.

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