Primo bond internazionale in baht per il Laos

Flag_of_LaosÈ una giornata epocale quella odierna per la Repubblica Democratica Popolare del Laos: la nazione asiatica sarà infatti protagonista della sua prima emissione di un bond internazionale, dopo il successo relativo a un titolo obbligazionario molto simile, con scadenza triennale e un importo che è stato pari a 1,5 miliardi di baht thailandesi (circa cinquanta milioni di dollari per la precisione). La transazione di cui si sta parlando, inoltre, è storica, in quanto si sta parlando del primo titolo sovrano o quasi-sovrano che viene garantito con la valuta della Thailandia: quest’ultima avrà dunque la possibilità di migliorare la propria immagine finanziaria e di stabilizzare nella regione un vero e proprio hub.

La Malesia annuncia nuovi bond islamici in dollari

Scadenza decennale e denominazione in dollari: sono queste le due caratteristiche che risaltano maggiormente per quel che concerne la nuova offerta di obbligazioni islamiche messa a disposizione dalla Malesia, in quella che rappresenta la seconda vendita di debito sovrano del 2011 per lo stato asiatico. L’intera gestione finanziaria spetterà a tre banche di investimento locali, le quali hanno anche proposto un ammontare complessivo compreso tra i 500 milioni e gli 1,7 miliardi di dollari, anche se per il momento queste indiscrezioni sono giunte da fonti anonime. Una vendita simile vuole sottintendere che lo stato federale vuole cedere il proprio debito islamico a un benchmark ben preciso, facendo riferimento a un’industria, quella dei titoli che rispettano i dettami della Shariah, che ha un valore complessivo di un trilione di dollari.

Malesia, ottimo rally mensile dei sukuk

Il rally di cui sono protagonisti i bond sovrani della Malesia dura ormai da un mese esatto: i titoli della nazione asiatica rappresentano dunque un vanto nell’ambito della finanza islamica, visto che sono proprio essi ad aprire la strada alle quotazioni dei prodotti conformi alla legge della Shariah. Il rendimento proposto dal governo di Kuala Lumpur è pari al 3,92% e il sukuk in questione scadrà a giugno del 2015. Questa fenomenale e prolungata ripresa finanziaria è stata favorita soprattutto dalla crisi del debito che ancora funesta il continente europeo, oltre che dal nuovo vigore assunto da quello di Dubai, due fattori che hanno consentito una nuova emissione di azioni che vengono incontro ai dettami dell’Islam in merito ai tassi di interesse.

Allied Irish Bank, gli obbligazionisti sono pronti a citare l’Irlanda

Allied Irish Bank, un nome, ma non una garanzia: lo sanno bene ormai gli obbligazionisti che hanno sottoscritto titoli della banca commerciale irlandese, i quali stanno approntando una citazione giudiziale contro la stessa Repubblica per le perdite che saranno costretti ad assumersi a breve, un altro segnale evidente della controversa situazione economica in cui versa il paese europeo. Gli investitori coinvolti in tale affaire, tra cui vi sono anche alcuni fondi assicurativi e pensionistici tra i più grandi al mondo, stanno concludendo in questi giorni le trattative che porteranno con grande probabilità al coinvolgimento di Dublino presso la Corte di Giustizia, anche perché sono all’orizzonte nuovi tagli indiscriminati da parte di Aib per quel che riguarda il valore dei prodotti subordinati al debito.