Asian Development Bank emette nuovamente Water Bond

La Asian Development Bank ha provveduto a emettere la sua seconda quotazione di “water bond” per un importo complessivo di 474 milioni di lire turche (circa 264 milioni di dollari): la vendita in questione è stata realizzata per venire incontro alle esigenze degli investitori di nazionalità giapponese, in modo da reperire le risorse necessarie per il finanziamento del settore idrico. I “bond dell’acqua”, in questo caso denominati in valuta turca, verranno lanciati sul mercato nel corso del mese di febbraio. Il ruolo dell’istituto di credito asiatico sarà soprattutto quello di fornire l’adeguata assistenza per quel che concerne le procedure finanziarie; le somme raccolte verranno poi investite in alcuni progetti molto interessanti, con l’obiettivo di fornire sistemi idrici di primo livello alle aree urbane, una maggiore riabilitazione per quel che concerne le irrigazioni già esistenti, oltre a una migliore gestione dei rifiuti industriali.

Centinaia di milioni di persone che abitano nelle economie in via di sviluppo del continente (Adb si rivolge a moltissimi paesi, tra cui l’Afghanistan, il Vietnam, lo Sri Lanka e il Turkmenistan) non possono fare affidamento sull’acqua potabile. Inoltre, l’acqua utile per irrigare i raccolti non è sempre disponibile e le scorte idriche stanno diventando sempre più scarse a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Un sostegno importante come quello in questione non può che risultare utile e strategico. Tra l’altro, la domanda di acqua da parte delle famiglie e delle imprese in Asia sta continuamente aumentando, con un tasso di crescita che nel 2025 dovrebbe raggiungere addirittura il 345%.

I titoli obbligazionari della banca giungeranno a maturazione il 26 febbraio del 2015, con il pagamento di una cedola annuale fissata inizialmente a 6,29 punti percentuali. Inoltre, bisogna precisare che la gestione dei bond spetterà a Daiwa Securities Capital Markets Company, con la distribuzione che andrà a interessare gli investitori giapponesi, sia retail che istituzionali.