Fondi comuni: Janus batte il cinque agli investitori retail

I clienti retail rappresentano una delle principali platee finanziarie di Janus Capital Group: è proprio per questo motivo che la divisione internazionale della compagnia di Denver ha deciso di lanciare dei nuovi strumenti pensati appositamente per questi soggetti, cinque fondi comuni che hanno già ottenuto l’autorizzazione della Consob per quel che concerne il nostro paese. Si tratta, nello specifico, di tre prodotti che fanno riferimento al mercato azionario e due che invece osservano da vicino le performance del comparto obbligazionario. Analizziamo una per una queste offerte per comprenderne appieno le caratteristiche peculiari. Janus Us Fund punta soprattutto sulle azioni “large cap”, così da consentire una buona crescita di capitale nel lungo periodo; in questo caso, quindi, gli investimenti sono focalizzati sulle performance in eccesso dell’indice benchmark.


Si procede poi con Emerging Market Fund: questo fondo altro non è che una strategia mirata per ottenere gli andamenti positivi dei mercati emergenti, mentre il fondo Janus Global Investment Grade, come si evince dal nome, è focalizzato sui titoli obbligazionari con un rating internazionale piuttosto alto. Gli ultimi due strumenti sono invece Janus Global High Yield, il quale investirà sui titoli di debito con rating inferiore all’investment grade o addirittura senza alcun rating, e Perkins Global Value Fund, il fondo che punta sui titoli poco valutati dal mercato.

C’è poi da precisare che i due fondi obbligazionari saranno sottoposti alla gestione di Gibson Smith e di Darrel Watters, i quali possono vantare un’ottima esperienza per quel che riguarda i bond, visto che le strategie in tale settore sono una loro competenza esclusiva. La scelta dell’Italia non è casuale, i vertici aziendali hanno sottolineato come la gamma in questione sia sempre più ampia da quasi due mesi a questa parte, una precisa volontà di esportare l’esperienza finanziaria in gran parte dei mercati globali, in particolare, come in questo caso, quelli dell’Europa meridionale.

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