Titoli Goldman Sachs a tasso fisso e variabile

Giusto sei mesi fa il sukuk di Goldman Sachs ha acceso la polemica sulla supervisione: al contrario, l’ultima novità finanziaria del celebre istituto di credito americano non è destinata a sollevare le stesse tensioni, visto che si tratta di una cessione di titoli obbligazionari a tasso fisso e variabile, per un importo pari a 1,75 miliardi di dollari. La vendita in questione, inoltre, non è altro che il riflesso del calo dei rendimenti dei bond bancari, un evento che non si verificava in queste proporzioni da oltre sette mesi.

Tra l’altro, c’è da sottolineare come anche un anno fa il gruppo newyorkese si sia cimentato nella stessa operazione, dato che a luglio del 2011 si parlò molto di Goldman Sachs che preparava una nuova serie di bond. In questo caso, si è scelto di quotare 1,25 miliardi di dollari per quel che concerne il tasso fisso (1,6% per la precisione), con il debito destinato a maturare nel novembre del 2015 (la durata è dunque triennale). Lo stesso ritorno economico, inoltre, è superiore di trenta punti base rispetto alla medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro americano. I restanti cinquecento milioni, poi, si riferiscono la tasso variabile, con un rendimento superiore di cento punti base rispetto al Libor (London Interbank Offered Rate). In aggiunta, agli investitori potrà anche interessare il fatto che Moody’s ha giudicato con un rating pari ad A3 i bond a cui si sta facendo riferimento.

Ci sono anche altri strumenti targati Goldman Sachs che stanno facendo parlare di loro in questi giorni, vale a dire le obbligazioni in scadenza nel maggio del 2015, i cui rendimenti hanno perso 178 punti base nel corso delle ultime contrattazioni. La domanda per rendimenti extra, infine, è in una buona fase per quel che concerne il debito della banca statunitense, come è stato accertato dalle ultime rilevazioni di Bank of America.

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