Obbligazioni convertibili Creval con warrant: adesioni al 99,3%

obbligazioni-crevalL’offerta in opzione di obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, con abbinati i warrant gratuiti da esercitare nel 2010, e quelli da esercitare entro il 2014, si è chiusa con un grande successo. A darne notizia in via ufficiale è stato proprio il Creval, precisando che la percentuale di adesione è stata pari al 99,3% con la contestuale sottoscrizione di obbligazioni convertibili per un controvalore pari a 620 milioni di euro. E così, a seguito delle relative autorizzazioni, le obbligazioni convertibili in azioni ordinarie Credito Valtellinese, unitamente ai “Warrant 2010”, codice ISIN IT0004547904, ed ai “Warrant 2014”, codice ISIN IT0004547912, saranno negoziabili già a partire dal prossimo 7 gennaio 2010 sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Fondo Arca BT Tesoreria per gestire la liquidità

fondi-arca-liquiditaI Fondi Comuni di investimento possono essere sfruttati, puntando su prodotti a basso rischio, anche come strumenti per gestire, “parcheggiare” e far rivalutare la liquidità in eccesso. Basti pensare, ad esempio, ad un’impresa che ha accantonato somme, anche ingenti, per la stipula di accordi commerciali o acquisizioni che, però, saranno realizzate solo dopo parecchi mesi. Di conseguenza, se questa liquidità magari sul conto corrente rende zero o quasi, affidandosi ai Fondi Comuni, ed in particolare a quelli del comparto “liquidità“, si possono comunque ottenere dei rendimenti a fronte di un rischio molto basso. Uno di questi prodotti viene offerto sul mercato da Arca Sgr con il Fondo Arca BT Tesoreria, un Fondo che alla fine dello scorso mese vantava un patrimonio pari a ben 3861 milioni di euro.

Btp a lungo termine: alti rendimenti, rischio prezzo

btp-lungo-termineI titoli di Stato che in Italia offrono i rendimenti più elevati sono rappresentati dai Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) a lunga scadenza, ovverosia quelli oltre i venti anni. Le cedole offerte da questi titoli sono molto appetibili: basti pensare che il Btp-1St40 5%, con codice ISIN IT0004532559, offre una cedola facciale annuale del 5% lordo a fronte di un prezzo che, in base alla chiusura di ieri, è pari a 103,68. Questo significa che attualmente il titolo quota sopra la pari, ed offre un rendimento annuo netto del 4,20% circa, ovverosia oltre quattro volte il tasso netto offerto da un Buono Ordinario del Tesoro a dodici mesi. A fronte di interessi elevati, pur tuttavia, chi investe su questi titoli a lungo termine si espone al “rischio prezzo“, ovverosia alla possibilità che l’attuale quotazione del titolo sul mercato registri ampie variazioni al ribasso o al rialzo.

Obbligazione Abn Amro tasso misto 2009-2014

obbligazioni-abn-amro-tasso-mistoNei giorni scorsi sul MOT sono state ammesse alle negoziazioni le Obbligazioni Abn Amro tasso misto 2009-2014, con godimento 23 dicembre 2009 e scadenza quinquennale fissata per il 23 dicembre 2014, quanto i titoli ai possessori saranno rimborsati alla pari ed in un’unica soluzione alla scadenza. Le obbligazioni, con codice ISIN NL0009287069, sono negoziabili sul mercato per importi pari a 1.000 euro nominali o multipli, e fruttano in via posticipata gli interessi nei giorni 23 giugno ed il 23 dicembre di ogni anno. La società emittente delle obbligazioni è Abn Amro Bank N.V., il cui ultimo rating disponibile è “Aa3” per Moody’s, “A+” per Standard & Poor’s e “AA-” per l’agenzia Fitch Ratings. L’emissione è stata di 25.000 obbligazioni per complessivi 25 milioni di euro nominali, ragion per cui il flottante non è elevatissimo; pur tuttavia, sulle obbligazioni Abn Amro tasso misto 2009-2014, la cui ultima cedola lorda è stata del 2,50%, è previsto che l’emittente si impegni a fornire sul MOT dei prezzi in acquisto ed in vendita dei titoli.

Private Equity: investire “facile” con gli Etf

etf-private-equityIl settore del private equity in passato ha rappresentato un campo dove ad operare erano praticamente solo o quasi gli “addetti ai lavori“, ma col tempo si è capito come l’apertura di questo comparto al mercato potesse rappresentare una grande opportunità di sviluppo e di crescita. In ogni caso, l’accesso diretto nel capitale azionario di società che operano nel private equity può essere sia difficoltoso, sia rischioso, mentre puntare su un paniere permette come al solito di mediare il rischio e di cogliere le opportunità offerte da un comparto che spesso riesce a dare delle belle soddisfazioni anche quando la congiuntura economica mondiale non è delle migliori, o si verificano bolle e tempeste finanziarie.

Titoli di Stato: le emissioni del primo trimestre 2010

investire-in-titoli-di-statoIl Ministero dell’Economia e delle Finanze, in vista del nuovo anno, ha provveduto a rilasciare il calendario dei collocamenti di titoli di Stato attesi per il primo trimestre del 2010; in particolare, sono stati comunicati i collocamenti dei Btp, Cct e Ctz, sia per le nuove emissioni, sia per le nuove tranche di titoli di Stato già in precedenza collocati sul mercato. Ebbene, l’anno prossimo il Tesoro ha in programma di collocare il nuovo Ctz con decorrenza 26/02/2010, e scadenza il 29/02/2012, per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro. Con una cedola lorda facciale al 2%, per l’anno prossimo, sempre nel corso del primo trimestre 2010, arriva il Btp con decorrenza 15/12/2009 e scadenza il 15/12/2012 sempre per un importo minimo dell’intera emissione pari a ben nove miliardi di euro.

Fondi Comuni di Investimento: commissioni e performance

fondi-comuni-performanceI Fondi Comuni di Investimento rappresentano una delle più note forme di allocazione del risparmio da parte di investitori che, in base al loro profilo di rischio, acquistano le quote di uno o più Fondi Comuni che operano, sulla base di un preciso regolamento ed indirizzo di gestione, su uno o più mercati con l’obiettivo di creare valore per il sottoscrittore, nel medio e nel lungo periodo, e di “battere il mercato” conseguendo dei rendimenti superiori a degli indicatori di riferimento. I Fondi Comuni di Investimento si possono suddividere in tre grandi categorie: azionari, che investono in titoli di società quotate in uno più Paesi, obbligazionari, che investono su titoli pubblici e/o obbligazioni societarie, e quelli bilanciati che, in base alla politica di investimento, hanno in portafoglio un mix tra azioni ed obbligazioni in funzione di ben determinate sogli percentuali alle quali di norma il Fondo, per regolamento, deve sottostare.

Etf alto potenziale: investire in azioni delle società indiane

mercato-indianoDopo la Cina, l’India è una delle economie emergenti che negli ultimi anni ha fatto registrare elevati tassi di crescita, e contestualmente a rivalutarsi, e non di poco, è stato anche il mercato azionario. Anche nella fase più acuta della crisi finanziaria ed economica, l’India, seppur con livelli di crescita inferiori, ha continuato a crescere in termini di prodotto interno lordo, candidandosi così per i prossimi anni a diventare con la Cina una tra le potenze economiche e commerciali più influenti nel mondo. Per chi ha un profilo di rischio medio/alto, e punta ad investire una quota del proprio patrimonio sull’azionario dei mercati emergenti, c’è la possibilità di “entrare” sul mercato azionario delle società indiane o attraverso i Fondi Comuni che investono nell’area, oppure ancor più semplicemente comprando un Etf sull’India che replica passivamente l’andamento medio registrato dai titoli a più elevata capitalizzazione.

Cct, Bot, Ctz e Btp: ecco le aste di fine 2009

aste-titoliIl Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha programmato nuove aste di titoli di Stato, le ultime del 2009, che riguardano i Bot, i Cct, i Ctz ed i Btp; nel dettaglio, l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro si terrà il prossimo 29 dicembre 2009, con data di regolamento fissata per il 4 gennaio 2010. Il Mef offre 10 miliardi di euro di Bot semestrali, con scadenza a 177 giorni; trattasi, nello specifico, del Bot 30.06.2010, prenotabile in asta da parte dei risparmiatori, nei giorni prima dell’avvio della stessa, come al solito per importi pari a 1.000 euro o multipli di mille euro. L’asta Bot, tra l’altro, è stata disposta dal Mef in concomitanza con la scadenza di Buoni Ordinari del Tesoro, per un importo pari a 10,55 miliardi di euro, in data 31 dicembre 2009.

Obbligazioni convertibili Credito Valtellinese con warrant 2010 e 2014

obbligazioni-crevalDal 30 novembre, e fino al 18 dicembre scorso, sono stati negoziati sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., i diritti di opzione relativi ad un’offerta in opzione di obbligazioni convertibili del Credito Valtellinese, le quali hanno già ottenuto, sempre da parte di Borsa Italiana S.p.A., il via libera per l’ammissione a quotazione. Tutti coloro che hanno in portafoglio i diritti, potranno esercitarli entro e non oltre il prossimo 29 dicembre 2009, senza oneri o spese aggiuntive, presso gli intermediari autorizzati e presso le filiali bancarie del Credito Valtellinese. Alla sottoscrizione delle obbligazioni è legata anche l’assegnazione di due tipologie di warrant: i “Warrant 2010”, codice ISIN IT0004547904, con esercizio entro il 2010, ed i “Warrant 2014”, codice ISIN IT0004547912, con esercizio nel 2014.

Titoli di Stato: cosa offrono i Cct a lunga scadenza

cct-soldiAttualmente sul mercato dei titoli di Stato, restringendo l’attenzione sui soli Certificati di Credito del Tesoro (Cct), sono quotati una dozzina di titoli di questo tipo aventi una scadenza che parte dal 2010 fino ad arrivare al 2016. In particolare, i Cct dal 2010 al 2013 quotano attualmente sopra la pari, ovverosia sopra il valore di 100, anche se non di molto, mentre gli altri sulle scadenze più lunghe quotano sotto la pari ma allo stesso modo non più di tanto. Rispetto ai Btp, i Cct, anche quelli a lunga scadenza, essendo dei titoli a tasso variabile, presentano delle oscillazioni di prezzo decisamente più contenute. Questo significa che un Btp con scadenza 2016 ha di norma una volatilità più ampia rispetto ad un Cct con pari scadenza. Ma quale vantaggio offre attualmente l’investimento in Cct?

Fondi Comuni: focus su Obbligazionari e Flessibili

risparmio-gestitoPer il quinto mese consecutivo, anche nello scorso mese di novembre in Italia i Fondi comuni di investimento hanno fatto registrare in Italia un andamento positivo della raccolta; a guidare il settore, al netto dei riscatti, sono stati i Fondi della categoria degli Obbligazionari, in linea con la tendenza dei risparmiatori ad avvalersi di strumenti del risparmio gestito aventi un basso livello di rischio ed un buon potenziale di guadagno nel breve, medio e lungo periodo. Non a caso, con un patrimonio complessivo pari a ben 160,5 miliardi di euro, i Fondi Obbligazionari “coprono”, in base ai dati di fine novembre, il 38% del totale degli asset detenuti e gestiti dai Fondi; inoltre, sulla base della consueta rilevazione mensile a cura di Assogestioni, a novembre c’è stato un discreto interesse anche per i Fondi Bilanciati, che hanno fatto registrare una raccolta pari a 124 milioni di euro per un totale di asset detenuti pari a 16 miliardi di euro, corrispondente al 3,9% dell’intero patrimonio investito in Fondi.

Ctz e Cct: rendimenti a confronto

cct-ctz-rendimentiChi punta ad investire somme di denaro su strumenti finanziari sicuri e garantiti dallo Stato, anche a fronte di un rendimento basso, ha sostanzialmente quattro possibilità di scelta tra Bot, Btp, Cct e Ctz. Negli ultimi tempi, il Bot, sia con scadenza trimestrale, sia semestrale o annuale, rende così poco che, togliendo le tasse e le commissioni bancarie, gli interessi netti percepiti su base annua sono risibili. Il Btp, invece, offre rendimenti più elevati all’aumentare della scadenza del titolo stesso, ma contestualmente ci si espone ai rischi di oscillazioni di prezzo che di norma Btp con scadenza a dieci, venti o trenta anni fanno registrare anche nel breve e nel brevissimo periodo. Di conseguenza, al fine di ottenere rendimenti più elevati, a fronte di un minor rischio legato alle oscillazioni di prezzo sul mercato, può essere interessante l’investimento in Cct oppure in Ctz.

Investimenti tasso fisso medio e lungo termine

investimenti-tasso-fissoL’investimento ideale per un risparmiatore è quello di poter comprare titoli che garantiscano un tasso fisso ed elevato, per molti anni, unitamente ad un basso rischio; a fronte di questa situazione tanto ideale quanto irrealizzabile nella realtà, sul mercato ci sono comunque possibilità di investimento che si possono avvicinare a questo scenario. Ad esempio, per chi vuole investire una quota dei propri risparmi a tasso fisso, nel medio e lungo termine, può puntare sull’acquisto di titoli di Stato, i cosiddetti Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) che sono titoli pubblici, quindi emessi e garantiti dallo Stato, con scadenze che partono dai tre fino ad arrivare ai 30 anni ed oltre. Così come per i Bot, i Ctz ed i Cct, i Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) sono titoli che si possono acquistare sia in asta, quando il Tesoro indice i relativi collocamenti sul mercato a favore di risparmiatori ed investitori istituzionali, sia direttamente sul mercato.