Oro quinto mese consecutivo in calo

Momento difficile per i metalli preziosi, che continuano a mostrare un andamento negativo perdendo così il loro status di “bene rifugio” che li aveva caratterizzati per diverso tempo a partire dallo scoppio della crisi finanziaria del 2008. L’oro ha chiuso in rosso anche il mese di febbraio. Il rosso ha sfiorato il 5% e ha spinto il metallo giallo sotto la quota psicologica di 1.600 dollari l’oncia. Si tratta, però, del quinto mese consecutivo di ribasso, iniziato a ottobre 2012 quando prezzi quotavano poco sotto 1.800 dollari.

Mediaset target alzato da Exane del 50% a 2,1€

Uno dei grandi protagonisti del rally di Piazza Affari degli ultimi due mesi è senza dubbio Mediaset. Il titolo sta beneficiando del forte appetito per il rischio, soprattutto verso l’azionario italiano, ma anche della ricopertura delle massicce posizioni short aperte sul titolo nei mesi precedenti e del ritorno in politica di Silvio Berlusconi. Negli ultimi tempi il titolo Mediaset è stato spesso promosso da broker e banche di investimento. Oggi è la volta di Exane Bnp Paribas, che ha deciso di aumentare il target price del 50% a 2,1 euro.

Previsioni prezzo oro 2013-2014 secondo Bnp Paribas

La banca francese Bnp Paribas resta ancora ottimista su possibili forti rialzi delle quotazioni dell’oro nei prossimi dodici mesi, ma a partire dal 2014 si aspetta un’inversione della tendenza. Gli specialista della banca transalpina sono convinti “il sentiment del mercato nei confronti dell’oro nel 2012 è stato particolarmente incerto”. Due giorni fa la quotazione dei futures sull’oro sul mercato Comex è scesa sotto 1.685 dollari l’oncia, sui livelli più bassi da quasi un mese. Lo scorso 28 novembre, invece, l’oro è stato interessato da un clamoroso sell-off.

Depositi Bnl in crescita

Bnl ha comunicato che nel corso del terzo trimestre 2012, nonostante la congiuntura sfavorevole, l’istituto di credito ha mostrato un incremento del 3,5 per cento dei depositi rispetto al terzo trimestre 2011. Una crescita principalmente imputabile alle imprese e alla pubblica amministrazione e meno, evidentemente, alle famiglie.  Vediamo allora quali sono le principali considerazioni che possiamo trarre nei confronti di un investimento in Bnl e, soprattutto, quali sono le determinanti che hanno condotto tale apprezzamento dei depositi bancari Bnl.

Da Bnp Paribas due certificati su Adidas e Deutsche Post

La giornata ieri il segmento Sedex di Borsa Italiana ha accolto due nuovi certificati di investimento targati Bnp Paribas Arbitrage Issuance: si tratta, nello specifico, di due Athena Relax Certificates che andranno a prendere in considerazione altrettanti titoli azionari. Anzitutto, bisogna subito specificare che la liquidazione di tali strumenti finanziari sarà di tipo monetario, mentre la modalità di esercizio sarà quella europea. In aggiunta, la negoziazione dei prodotti in questione avrà luogo con una data ben specifica, vale a dire quella che decorre dal secondo giorno di mercato aperto che precede le rispettive date di registrazione.

Certificati: i quattro nuovi Bonus Cap di Bnp Paribas

Sono già tre giorni che il comparto Sedex di Borsa Italiana sta beneficiando della quotazione di alcuni interessanti certificati di investimento di Bnp Paribas: si tratta di quattro Bonus Cap che prevedono un accostamento a titoli azionari importanti, vale a dire quelli di Assicurazioni Generali, Enel (due prodotti nello specifico) e Unicredit. Dunque sono state scelte delle azioni di un certo prestigio e dall’affidabilità più alta. Il tipo di liquidazione di tali strumenti sarà quello monetario, mentre ci si affiderà anche alla modalità europea di esercizio. Quali sono le caratteristiche salienti di questa offerta dell’emittente francese?

Bnp Paribas amplia la propia gamma di certificati Easy Express

Bnp Paribas si conferma ancora una volta un’emittente privilegiata per quel che concerne i certificati di investimento: in effetti, l’istituto di credito transalpino ha ampliato la propria gamma con una nuova offerta molto interessante, la quale è stata collocata e quotata presso il segmento Sedex di Borsa Italiana. Di cosa si tratta esattamente? Nello specifico, questi strumenti finanziari sono stati collegati a degli indici sottostanti piuttosto interessanti e appetibili, visto che si sta parlando di compagnie che hanno sede negli Stati Uniti e in Svizzera. La negoziazione vera e propria risale a qualche tempo fa, ma è comunque necessario approfondirne le caratteristiche peculiari.

Il dividendo di Bnp Paribas per il 2012 sarà di 1,20 euro

Il gruppo bancario Bnp Paribas è pronto a mettere a disposizione un dividendo azionario davvero interessante, 1,20 euro per ogni singolo titolo: la proposta giungerà nel corso del prossimo consiglio di amministrazione, con l’istituto di credito francese che farà tesoro ovviamente degli ultimi risultati conseguiti, vale a dire quelli dello scorso anno. Entrando maggiormente nel dettaglio, agli azionisti interesserà sicuramente sapere che lo stacco della cedola in questione è previsto per il prossimo 30 maggio; da questa data e fino al 15 giugno successivo (quest’ultimi giorno è incluso nel conteggio), si potrà optare per il versamento del dividendo in due modi, o il denaro cash, quindi in contanti, oppure in nuovi titoli azionari.

Bnp Paribas: primi Bonus Cap del 2012 per Borsa Italiana

Soltanto un giorno ci divide dall’ultima quotazione “italiana” di Bnp Paribas Arbitrage Issuance: l’istituto francese ha optato in questa occasione su dei certificati di investimento di tipo Bonus Cap che seguono da vicino l’andamento di alcune azioni. Il Sedex di Borsa Italiana non poteva che essere il collocamento più adatto per tali strumenti. Si tratta, per la precisione, di sei prodotti distinti: due di essi sono stati collegati al titolo di Deutsche Bank, altri due alla banca transalpina Crédit Agricole, concludendo poi il tutto con Eni ed Assicurazioni Generali.

Intesa Sanpaolo cede 25% Findomestic a BNP Paribas

Il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo a breve, ed in particolare entro la fine della corrente settimana, perfezionerà la completa uscita dal capitale sociale di Findomestic, società leader in Italia nel settore del credito al consumo. Questo dopo che il Gruppo Intesa Sanpaolo, in accordo con quanto reso noto in data odierna, mercoledì 22 giugno del 2011, ha siglato l’accordo di cessione del rimanente 25% di Findomestic, posseduto attraverso la Banca CR Firenze, al Gruppo bancario BNP Paribas; a fronte del perfezionamento dell’operazione che, come sopra accennato, è atteso entro il corrente fine settimana, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo  riceverà un corrispettivo pari a 629 milioni di euro; l’operazione, in accordo con quanto precisato dal Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari, non è soggetta ad approvazione da parte degli organi regolatori.

Bnp Paribas: grande successo per il fondo Clean Energy

Bnp Paribas ha intenzione di confermare il suo amore per la natura e per gli investimenti cosiddetti “verdi”: una grossa mano in questo senso viene offerta sicuramente dal suo fondo Clean Energy, il quale può vantare un ottimo successo tra gli investitori istituzionali con oltre 437 milioni di euro di raccolta. C’è da dire, per la precisione, che il comparto della banca francese che si occupa di operazioni a carattere ambientale è Bnp Paribas Clean Energy Partners GP: si tratta della conseguenza principale della forte richiesta di infrastrutture per l’energia pulita. Qual è il funzionamento esatto di questo specifico strumento? In pratica, l’intento principale è quello di ottenere un profilo di rischio e di rendimento che sia piuttosto solido, con degli investimenti attivi, flussi di cassa sottostanti e una continua valorizzazione del capitale aziendale nel corso degli anni.

Bnp Paribas scarta il settebello: emessi nuovi Athena Certificates

È un ritorno in grande stile quello degli Athena Certificates, una delle tipologie di certificati di investimento più gettonate dai risparmiatori e fiore all’occhiello dell’offerta di Bnp Paribas: il gruppo bancario francese ha infatti deciso di lanciare proprio oggi sul Sedex (la piazza finanziaria del nostro paese in cui si scambiano strumenti derivati, come appunto certificati e covered warrant) sette nuovi prodotti che beneficiano di questa denominazione. Analizziamo questa emissione nel dettaglio; anzitutto, c’è un Athena di impostazione classica che andrà a osservare da vicino le performance di due titoli farmaceutici di prestigio come Bayer (la multinazionale di Leverkusen celebre per la sua aspirina) e la svizzera Novartis, tre prodotti saranno invece dei Double Chance Worst of e potranno contare sull’andamento di altrettante coppie di titoli e indici (si tratta, nello specifico di Ftse Mib-EuroStoxx 50, S&P 500-EuroStoxx 50 e Gdf Suez/Total).

Bnp Paribas propone cinque nuovi certificati a scadenza

Il Sedex (il mercato in cui vengono a essere scambiati e contrattati i cosiddetti prodotti derivati) ha assistito pochi giorni fa al debutto di cinque nuovi certificati di investimento che beneficiano della gestione da parte di Bnp Paribas: si tratta, dunque, di cinque novità molto interessanti che hanno arricchito la gamma della piattaforma in questione. Esaminiamo nel dettaglio tutte queste proposte. Anzitutto, si può cominciare a parlare dei quattro Equity Protection; con questo termine si intendono solitamente quei prodotti che scommettono sul rialzo del sottostante, con una protezione contemporanea del capitale che è stato sottoscritto. In tal caso, il gruppo creditizio francese si è confermato leader in questo comparto, proponendo un certificato che fa riferimento all’andamento azionario di Enel (la scadenza è stata fissata ad aprile 2014), mentre i restanti tre saranno collegati alle performance dei titoli dell’Eurostoxx 50, dell’S&p 500 e del Ftse Mib.