Swiss & Global: Clean Energy One investe nelle rinnovabili

È sempre piacevole venire a conoscenza di prodotti finanziari che si occupano da vicino delle fonti rinnovabili di energia: è questo il caso di Swiss & Global Asset Management, società elvetica che si occupa di gestioni patrimoniali a livello internazionale. La compagnia di Zurigo ha infatti lanciato da tempo Clean Energy One, un fondo immobiliare chiuso che si focalizza direttamente sul fotovoltaico, mettendo a disposizione degli investitori due quote distinte, una relativa agli investimenti obbligazionari (85%) e un’altra che si riferisce invece alle caratteristiche dei titoli azionari (15%). I soggetti più indicati per questo fondo sono gli investitori qualificati, i quali hanno in questo modo la possibilità di diversificare al massimo il loro portafoglio e di concentrarsi su un ritorno economico che dipenderà dalle tariffe stabilite dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici).

Come è strutturato esattamente Clean Energy One? La sua operatività è attiva da almeno un anno, tanto che ormai gli stabilimenti a cui fare di riferimento sono ben nove, soprattutto in Puglia, mentre la raccolta è stata finora pari a oltre 27 milioni di euro. Gli impianti più gettonati sono quelli con una potenza non inferiore ai venti megawatt e una gran parte di essi godono degli incentivi che sono stati fissati dal Conto Energia. Swiss & Global ha deciso di puntare direttamente su categorie specifiche di soggetti e sui rendimenti stabili nel tempo, visto che degli interessi più sostanziosi possono essere raggiunti solamente al momento della liquidazione degli investimenti stessi. Garnell Advisory, società di consulenza indipendente, ha fornito un sostegno piuttosto importante, in particolare per quel che concerne le operazioni di finanza straordinaria.

La scelta dell’Italia, poi, non è casuale, visto che il nostro paese gode di irraggiamenti molto potenti e di conseguenza i parchi fotovoltaici sono in grado di funzionare molto meglio; inoltre, come ha previsto l’Epia, i prezzi dei nostri impianti caleranno fino al 7% da qui ai prossimi dieci anni.

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