Spagna, i rendimenti dei bond sono ancora a forte rischio contagio

Gli sforzi profusi dal governo spagnolo per ridurre il terzo maggior deficit di bilancio dell’eurozona sono indubbiamente coraggiosi e importanti, ma potrebbero anche comportare un alto costo per quel che concerne l’indebitamento; in effetti, gli investitori finanziari stanno speculando in larga misura sul fatto che Irlanda e Portogallo possano emettere bond-spazzatura in grado di coinvolgere i paesi più periferici del Vecchio Continente. La domanda relativa ai maggiori rendimenti in riferimento alle obbligazioni iberiche con scadenza nel 2020 ha fatto registrare un rialzo superiore ai 34 punti base nel corso di questa settimana, un livello molto vicino al record dello scorso giugno. Intanto, i premi per il rischio relativo ai titoli irlandesi e portoghesi sono schizzati verso l’alto, rispettivamente a 652 e 484 punti base.


Il collasso subito dal valore dei bond ha reso la Spagna ancora più vulnerabile ad attacchi di questo tipo, secondo quanto emerge dall’analisi di alcuni economisti; in particolare, l’economia nazionale, la quale contraddistingue ben il 12% dell’intera area regionale europea, deve evitare a tutti i costi il contagio dalla Grecia, al fine di scongiurare un default fin troppo pericoloso. Ciò nonostante, le performance economiche del governo di Madrid stanno avendo un effetto immediato sui costi di finanziamento interni, visto che il paese detiene ancora troppo debito in eccesso che deve essere venduto entro la fine di quest’anno: la cifra esatta ammonta a circa dodici miliardi di euro, relativi, inutile precisarlo, alle obbligazioni governative.

Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, i bond decennali della Spagna sono calati per il quattordicesimo giorno consecutivo; gli istituti di credito e i fondi pensione, invece, hanno incrementato le loro holding, favorendo così il limite di impatto del probabile “esodo” da parte degli investitori esteri, secondo quanto rivelato dal Tesoro iberico. Intanto, ci si attende il rafforzamento del mercato nazionale attraverso il sostegno dell’economia domestica, un dato che emerge anche dalle indagini di JP Morgan Chase.

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