Quanto vale il cloud computing?

Si chiama cloud computing e – per chi non avesse grande dimestichezza con questa “nuvola” – è una sorta di nuova frontiera (dematerializzata) dell’informatica. Ma quanto vale esattamente il cloud computing, una delle tendenze a maggiore tasso di crescita nel mondo ICT? A compiere una stima – chissà quanto attendibile! – è stato il Gartner Group, che ha recentemente diffuso un interessante studio in materia.

Ebbene, secondo le considerazioni formulat dal Gartner, il cloud computing ha chiuso il 2012 con un giro d’affari superiore a 100 miliardi di dollari (al cambio attuale, circa 75 miliardi di euro) con un aumento del 20 per cento rispetto all’anno precedente.

I dati, del tutto provvisori e frutto di stime, confermano che il cloud computing è settore in grandissimo sviluppo, forte della preferenza di numerose aziende che, invece di investire in strumenti informatici propri, preferiscono immagazzinare i loro dati all’esterno, con apposite società che “affittano” le strutture collegate a internet. Si crea in tal modo una informatica dematerializzata e in rete che – proseguono le stime – nel 2016 dovrebbe consolidare un giro d’affari doppio rispetto a quello odierno (vedi anche Saipem target ridotto da Goldman Sachs a 22€).

Non solo: sempre secondo gli studi compiuti dal gruppo, il cloud computing è una delle massime priorità per l’anno in corso. Simile opinione anche per gli analisti di Ovum, che sostengono come il cloud computing continuerà a crescere senza battute d’arresto nel corso dei prossimi cinque anni, e come nel 2013 si inizierà in maniera più concreta a comprendere come monetizzare questo ulteriore trend.

Anche in Italia, come nel resto del vecchio Continente, il livello di utilizzo del cloud computing inizia a prendere piede con maggiore convinzione, soprattutto tra le grandi imprese che necessitano di un servizio maggiormente innovativo e flessibile rispetto a quelli ottenibili in via tradizionale (vedi anche Quotazione Sesa).

Seguiremo l’evoluzione di questo importante comparto anche nel prossimo trimestre.

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