Il programma per l’acquisto di azioni proprie Recordati

RecordatiProprio ieri è stato deciso di avviare un programma di acquisto di azioni proprie ordinarie da parte di Recordati, il celebre gruppo farmaceutico che ha sede a Milano. La decisione è avvenuta in forza di una delibera di metà aprile e relativa all’assemblea degli azionisti (vedi anche Trimestrale Recordati). Come si svilupperà il programma in questione? Nel dettaglio, le intenzioni del colosso lombardo sono quelle di acquisire titoli azionari ordinari da sfruttare per i piani di stock options rivolti ai dipendenti del gruppo stesso.

Molto interessante, poi, è anche capire quale sarà il corrispettivo minimo e quello massimo da questo punto di vista. Anzitutto, il prezzo minimo per acquisire tali titoli non dovrà essere più basso rispetto al valore nominale dell’azione, attualmente pari a 0,125 euro per la precisione. Allo stesso tempo, il prezzo massimo è stato quantificato in un importo mai superiore alla media dei prezzi ufficiali di Borsa per quel che concerne le cinque sedute che hanno preceduto l’acquisizione, senza dimenticare la maggiorazione di cinque punti percentuali.

C’è anche un numero totale di azioni proprie che è necessario non superare: nello specifico, si sta parlando di due milioni di titoli Recordati, vale a dire lo 0,95% del capitale sociale, il tutto tenendo conto delle azioni proprie che sono già in possesso della compagnia. Queste ultime ammontano al giorno d’oggi a oltre 7,86 milioni di unità. L’autorizzazione non dovrebbe durare oltre il 31 dicembre di quest’anno, con una disposizione senza limiti. Gli acquisti rispetteranno la parità di trattamento tra gli azionisti. Se si vuole essere ancora più precisi in tal senso, sono state scelte delle modalità operative che non permettono di abbinare in maniera diretta le proposte di negoziazione di acquisto con quelle di negoziazione di vendita. Infine, c’è da sottolineare come gli stessi acquisti non supereranno mai il 25% del volume medio giornaliero di azioni scambiate nei venti giorni precedenti di negoziazione.

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