Eni rafforza presenza nell’Africa subsahariana

Il colosso petrolifero ed energetico italiano Eni ha reso noto nella giornata di ieri, lunedì 16 agosto 2010, d’aver effettuato il proprio ingresso nella Repubblica Democratica del Congo attraverso l’acquisizione del blocco esplorativo che si chiama Ndunda per una quota pari al 55%. L’accordo, che rafforza la presenza della società del cane a sei zampe nell’area dell’Africa subsahariana, è stato in particolare siglato con Surestream Petroleum, azienda petrolifera britannica. Trattasi di un blocco per il quale sono state già ottenute le necessarie autorizzazioni, e per il quale Eni potrà fin da subito condurre tutti gli studi finalizzati alla completa valorizzazione dell’area. L’intesa raggiunta con Surestream Petroleum, in accordo con quanto fa presente Eni con una nota, è susseguente all’accordo strategico che nell’agosto dello scorso anno è stato siglato con la Repubblica Democratica del Congo nell’ambito della cooperazione e della valorizzazione delle risorse petrolifere nel Paese.

Gruppo Ceramiche Ricchetti: aumento di capitale, i risultati

Si è concluso il periodo di riofferta in Borsa dei diritti inoptati relativi all’aumento di capitale della società italiana quotata a Piazza Affari Gruppo Ceramiche Ricchetti. A darne notizia è proprio la società con una nota ufficiale nel precisare in particolare che i diritti di opzione sono stati riofferti nelle sedute di Borsa del 5, 6, 9, 10 e 11 agosto scorso. L’aumento di capitale, lo ricordiamo, fa seguito all’approvazione, da parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del Gruppo Ceramiche Ricchetti, in data 11 dicembre scorso, della relativa delibera. Ebbene, tutti i 695.600 diritti di opzione inoptati sono stati acquistati in Borsa nella prima sessione del periodo di riofferta sul mercato, a fronte della potenziale sottoscrizione di numero  375.624 azioni del Gruppo Ceramiche Ricchetti di nuova emissione; di queste ne sono state poi sottoscritte numero 198.639 per un controvalore complessivo pari a 55.618,92 euro.

Uni Land sigla preliminare acquisto per parco eolico

Uni Land, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle energie rinnovabili, del land banking, del franchising immobiliare e dell’edilizia residenziale, ha annunciato la sottoscrizione di un contratto preliminare finalizzato all’acquisto, nel Comune di Seclì, in Provincia di Lecce, di un parco eolico che, con una potenza pari a 1 MW, risulta essere in fase di autorizzazione. Il contratto stipulato in particolare consiste nell’opzione di acquisto dei diritti di superficie e dei permessi a costruire l’impianto che, si stima, possa essere completato entro il secondo semestre del prossimo anno. In base agli studi sul vento effettuati, ed in accordo con quanto rende noto proprio Uni Land con un comunicato, l’impianto sarà in grado di produrre energia pari a ben 2,2 GWh annui, sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di oltre ottocento famiglie.

Unicredit MoneyBox Self Service: come annullare le operazioni

Le operazioni di investimento attraverso il prodotto di Unicredit “MoneyBox Self Service“, possono essere annullate in caso di errore solamente nella stessa giornata di sottoscrizione. A farlo presente sul proprio sito Internet è Unicredit Banca nel sottolineare inoltre come la richiesta di annullamento dell’operazione, chiaramente in caso di errore magari legato ai quantitativi acquistati, possa essere effettuata presentandosi in filiale oppure via telefono se il correntista ha aderito al servizio di Unicredit di Banca Telefonica. Il prodotto “MoneyBox Self Service“, lo ricordiamo, è riservato ai correntisti Unicredit che puntano ad investire, a fronte di un rischio basso e di un rendimento certo, la liquidità attraverso un vincolo di breve o di brevissimo termine; in particolare, gli investimenti con “MoneyBox Self Service” possono essere effettuati tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 e fino a non oltre le ore 21,30 della giornata. Attualmente i vincoli temporali offerti dal prodotto “MoneyBox Self Service” sono tre e sono i seguenti: a quattro mesi il rendimento netto è pari allo 0,40% annuo, a sei mesi il rendimento netto sale allo 0,50% annuo, mentre è pari allo 0,70% netto per i vincoli a nove mesi.

Gruppo Borgosesia: buoni risultati dalla riorganizzazione strategica

Il Gruppo Borgosesia, in base ai dati che sono attualmente disponibili, prevede di andare a chiudere l’esercizio di bilancio in corso con dei risultati in netto miglioramento rispetto all’anno precedente. A farlo presente con un comunicato ufficiale è stata proprio la società in concomitanza con l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Borgosesia, della relazione finanziaria consolidata relativa al periodo gennaio – giugno 2010, caratterizzata in particolare da un risultato netto pari a 1,5 milioni di euro rispetto ad un dato negativo per 3,1 milioni di euro conseguito alla data del 30 giugno del 2009. Buono è stato anche il dato relativo ai ricavi, che nei sei mesi si sono infatti attestati a 21,3 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro al 30 giugno 2009; dei 21,3 milioni di ricavi totali conseguiti, ben 20,1 milioni di euro sono stati comunque conseguiti e riferibili nel periodo a delle attività ed operazioni di dismissione.

L’indice di Lyxor mette in risalto l’ottimo momento degli hedge fund

C’è un modo preciso e chiaro per comprendere qual è il reale stato di salute degli hedge fund, uno degli strumenti finanziari più apprezzati dagli investitori? Ebbene, la risposta è affermativa e ci viene fornita dall’indice di Lyxor (la società di gestione del risparmio francese), il quale effettua un monitoraggio costante e dettagliato di questo specifico settore. Dunque, si tratta di un riferimento piuttosto importante: anzitutto, c’è da sottolineare come l’industria di tali fondi abbia fatto registrare un incremento interessante nel corso del mese di luglio (per la precisione, l’aumento ammonta a circa 0,70 punti percentuali), un lieve ribasso, però, se si considera il fatto che nei primi sette mesi di questo 2010 la percentuale in questione era pari allo 0,79%. Oltre a questa osservazione, comunque, c’è da dire che diverse strategie di portafoglio hanno avuto la meglio sulle altre: in particolare, Lyxor ha messo in luce come il Fixed Income Arbitrage Index (il rialzo si è avvicinato notevolmente ai tre punti percentuali), l’L/S Equity Long Bias Index e lo Special Situations Index (+1,62%) si siano meritati la palma dei migliori hedge fund in tale ambito.

ErgyCapital: fotovoltaico, completato l’impianto di Surbo

Sale a quota 15,2 MW la potenza complessiva cumulata connessa da impianti fotovoltaici che sono di proprietà dell’investment company, quotata in Borsa a Piazza Affari, ErgyCapital. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato proprio il Gruppo attivo nel settore delle tecnologie, delle fonti e delle energie rinnovabili dopo che a Surbo, un Comune che si trova in provincia di Lecce, è stato completato e contestualmente connesso alla rete elettrica nazionale un impianto fotovoltaico avente una potenza complessiva pari a 0,99 MW. La quota dei 15,2 MW di potenza connessa complessiva cumulata da impianti fotovoltaici di proprietà di ErgyCapital, anche attraverso le proprie controllate, comprende anche l’impianto sito a Piani di S’Elia, una frazione di Rieti, che ha una potenza pari a 2,6 MW, che risulta essere già connesso in rete, ma che non è attualmente in esercizio in virtù di un provvedimento di sequestro che riguarda le aree dove il parco fotovoltaico è stato costruito e realizzato. Per quel che riguarda l’impianto nel Comune di Surbo, ErgyCapital sottolinea inoltre che trattasi di un parco fotovoltaico a terra costituito da moduli fotovoltaici, in silicio policristallino, forniti da Trina Solar.

Libretti di risparmio per minori del Credito Valtellinese

Si chiamano “Risparmio Junior 0-11 Anni” e “Risparmio Teen 12-17 Anni“, e sono i due libretti di risparmio proposti alla clientela, ed in particolare ai genitori di figli di età inferiore ai 18 anni, dal Gruppo bancario Creval, Credito Valtellinese, attraverso le filiali della Banca omonima, ma anche attraverso gli Istituti di credito controllati che sono il Credito Artigiano, il Credito Siciliano, il Credito Piemontese, Carifano, Banca Cattolica, Banca Ciociaria e la  Banca Artigianato e Industria. I libretti di risparmio proposti dal Creval sono finalizzati alla gestione dei soldi messi da parte dai più piccoli, e per questo, per “Risparmio Junior 0-11 Anni“, innanzitutto, i minori fino a 11 anni possono fruire di uno strumento di accumulo del risparmio senza spese di gestione ed a zero imposta di bollo. In questo modo con “Risparmio Junior 0-11 Anni” i genitori possono gestire a costo zero lo strumento andando ad accumulare a favore dei propri bambini un capitale che poi potrà rivelarsi di bisogno per poter gestire le prime disponibilità ed i primi bisogni a livello finanziario.

Allianz stima una raccolta stabile di premi nell’Europa dell’est

Sono ben trentasette i punti percentuali relativi al ribasso subito dalla raccolta dei premi della regione dell’Europa centro-orientale, considerata da alcuni come la zona in grado di favorire i progressi dell’intera Unione Europea: un calo piuttosto pesante, ma per il momento si tende a non dare troppa enfasi a questo evento, se è vero come è vero che Allianz, la nota compagnia tedesca attiva nel campo delle assicurazioni, si è affrettata ad annunciare una raccolta premi definita sostanzialmente come “stabile”. Quali sono allora i reali problemi della regione e dove bisogna leggere con maggiore fiducia la verità? C’è un primo dato che balza agli occhi in questo senso. In effetti, il totale di questi specifici strumenti finanziari ha fatto registrare un incremento pari a cinque punti percentuali: ciò vuol dire che si è passati da 1,9 a 2 miliardi di euro, se si effettua il confronto tra il periodo attuale e lo stesso riferimento di un anno fa.

Mercati emergenti: nuova opportunità finanziaria con Credit Suisse

Credit Suisse ha annunciato attraverso il proprio comparto che si occupa di Asset Management, l’imminente lancio di un nuovo fondo: il prodotto in questione dovrebbe beneficiare, in base alle indiscrezioni, di un miliardo di dollari di capitale sottoscritto, con un piccolo gruppo di azionisti chiave pronti ad effettuare investimenti nei mercati emergenti a livello globale. La proposta in questione testimonia quanto sia forte la predisposizione finanziaria dell’istituto elvetico in merito a tali mercati, oltre che dell’ulteriore valore che può essere creato in questo senso. L’intenzione principale di questa strategia di portafoglio, comunque, è abbastanza precisa.

SuperSave Fineco: investimento a rendimento garantito

Per chi è titolare di un conto corrente di Fineco, c’è la possibilità di poter effettuare investimenti di liquidità a basso rischio ed a rendimento garantito grazie a “SuperSave“, una formula di investimento ideale per vincolare a breve ed a brevissimo termine la liquidità ottenendo un rendimento noto e certo alla stipula. SuperSave di Fineco è infatti un investimento a rendimento garantito che garantisce la restituzione a scadenza del capitale più il pagamento degli interessi. I tassi offerti non sono altissimi ma sono quelli classici per la remunerazione della liquidità che, tra l’altro, con Fineco può avvenire non solo in euro, ma anche in dollari. Nel dettaglio, attualmente SuperSave Fineco in euro con vincolo a tre mesi rende lo 0,75% annuo lordo, ovverosia lo 0,66% netto considerando la tassazione al 12,5% sugli interessi lordi maturati.

Finmeccanica vince gare in Libia per 247 milioni di euro

Arriva una nuova commessa milionaria per Finmeccanica. Il colosso aerospaziale in data odierna, giovedì 12 agosto 2010, ha infatti reso noto d’essersi aggiudicato in Libia commesse per un controvalore pari a ben 247 milioni di euro; questo, in particolare, è avvenuto attraverso un consorzio costituito da un lato da Selex Communications, e dall’altro da  Ansaldo STS. Attraverso tale consorzio Finmeccanica ha siglato con la società controllata dalle Ferrovie Russe JSC RZD, la Zarubezhstroytechnology, un contratto da 247 milioni di euro circa al fine di realizzare in Libia, e precisamente sulla tratta che collega Sirth a Benghazi, le tecnologie relativamente alle telecomunicazioni, bigliettazione, security, automazione, segnalamento e telecomunicazioni.

Bond giapponesi in evidente calo: lo yen si rafforza

Le obbligazioni del governo giapponese hanno subito una fondamentale impennata proprio nel corso della giornata di ieri: è stato proprio questo incremento a provocare lo spostamento della curva dei rendimenti verso i livelli pluriennali più bassi, visto che gli investitori devono fronteggiare una situazione economica in cui lo yen continua a rafforzarsi e le esportazioni della nazione asiatica diventano sempre più dipendenti dai paesi esteri. In particolare, i ricavi che si possono ottenere dai bond più “lunghi” hanno fatto registrare dei ribassi piuttosto consistenti, a causa degli ultimi annunci di Bank of Japan, la quale ha avanzato un’offerta per l’acquisto di 350 miliardi di yen, con i prodotti che presentano una scadenza che arriva fino ai trent’anni. Il benchmark decennale, invece, ha sfiorato per un breve momento il punto percentuale (0,980%), il peggior record in senso negativo da sette anni esatti.

Cds: per Italia e Irlanda premi più alti sull’eventuale default

Come è noto, la piazza finanziaria in cui vengono scambiati i Credit Default Swap (conosciuti anche con l’acronimo Cds) fornisce una panoramica chiara e precisa sull’andamento delle diverse obbligazioni governative e, in particolare, dei premi assicurativi collegati alla loro ipotetica insolvenza: ebbene, i due paesi che si sono caratterizzati maggiormente per quel che concerne le coperture più forti dal rischio di fallimento sono l’Irlanda e l’Italia. Che cosa rischiano realmente le due nazioni europee? Le performance non sono state delle migliori: il premio del nostro paese ha subito un rialzo molto vicino ai sette punti percentuali, giungendo fino a quota 167,65 punti, mentre l’Irlanda si è attestata a 264,7 punti (+6,13%). Si tratta di cifre importanti, le quali sottintendono, almeno ne caso italiano, il versamento di una quota pari a 167.000 euro per ottenere l’assicurazione di ben dieci milioni di titoli di Stato.