Rendimenti immobiliari in aumento grazie alla cedolare secca

Il mattone è il bene rifugio per eccellenza”: quante volte, in fase di investimento finanziario, abbiamo sentito ripetere questa frase, molto abusata a dire il vero, ma che nasconde comunque degli interessanti fondi di verità. In effetti, soprattutto in relazione al nostro paese, gli investitori potranno affidarsi con maggiore fiducia e speranza al comparto immobiliare, visto che le introduzioni normative previste dal Governo stanno rendendo sempre più conveniente l’acquisto di una casa dal punto di vista finanziario. Una convenienza che appare addirittura moltiplicata all’ennesima potenza se viene confrontata con altri prodotti molto utilizzati, come ad esempio i titoli azionari e il segmento delle obbligazioni. Un primo elemento che bisogna sottolineare è, senza dubbio, la cosiddetta “cedolare secca” (con questo termine si intende la ritenuta di imposta che viene prelevata dagli interessi e dai redditi da capitale).


Il nostro esecutivo ha voluto dar vita a una vera e propria rivoluzione per quel che concerne l’imposizione fiscale relativa agli affitti immobiliari e già dal 2011 si tenterà di porre un freno alle principali piaghe del settore, come gli affitti stipulati in nero. Fino a tutto il 2010, invece, si dovrà necessariamente versare l’aliquota dell’Irpef più alta, vale a dire quella che va dal 23% (reddito compreso fino a 15.000 euro) al 43% (quando si oltrepassa la soglia dei 75.000 euro).

Dalla riforma ci si attende un’unica aliquota del 20% e già sono stati condotti degli studi per comprendere la portata di questa novità; il rendimento netto che si riferisce alla locazione dovrebbe infatti salire fino al 3,5%, mentre nell’ipotesi di redditi più sostanziosi si potrà arrivare fino ai cinque punti percentuali. Dunque, l’investitore potrà trarre un interessante profitto, escludendo tasse e Ici, dalla rivalutazione che viene effettuata in relazione al bene principale, un fattore che rende l’immobile un bene rifugio di sicuro prestigio e in grado di proteggere anche nei momenti più bui dell’economia.

Lascia un commento