Eurotech: Parvus, nuova commessa con la Marina Americana

Eurotech in data odierna, lunedì 27 settembre 2010, ha reso noto che la propria controllata Parvus ha acquisito un nuovo contratto di fornitura per la Marina Americana, con la  Lockheed Martin Systems Integration, per la fornitura di schede rugged VME con Switch Ethernet. Parvus, che da oltre sei anni, in materia di Switch Ethernet VME, effettua forniture a favore degli elicotteri della Marina, ha acquisito un ordine per alcune centinaia di unità che saranno consegnate nel corso dell’anno per andare ad equipaggiare gli elicotteri Seahawk MH-60 R e MH-60S; trattasi di componenti fondamentali ai fini dell’interfacciamento con tutta la strumentazione utilizzata a bordo degli elicotteri. In particolare, l’MH-60S è un elicottero utilizzato, tra l’altro, per le operazioni di salvataggio e di ricerca, per i rifornimenti in verticale, per interventi speciali nei conflitti, ma anche per missioni anti-mina in volo. L’MH-60R, in accordo con quanto recita una nota ufficiale emessa da Eurotech, è invece l’elicottero navale più performante al mondo, ed è stato progettato per il decollo dalle portaerei, fregate ed incrociatori.

Enel: controllata Endesa cede asset gas in Spagna

Venerdì scorso, 24 settembre 2010, la controllata di Enel Endesa S.A. ha raggiunto un accordo finalizzato alla cessione, a fondi infrastrutturali, delle reti di trasporto e di distribuzione del gas in Spagna. A darne notizia in data odierna è stato il Gruppo Enel nel precisare come Endesa abbia raggiunto l’accordo per cedere l’80% di Endesa Gas S.A. a due fondi infrastrutturali che sono gestiti dalla Goldman Sachs. L’operazione, ed in particolare il suo perfezionamento, risulta essere subordinata alle necessarie autorizzazioni da parte degli organi regolatori; Enel sottolinea come per Endesa l’operazione avrà sull’indebitamento finanziario netto un impatto positivo per 800 milioni di euro circa, ed effetti positivi sul proprio risultato consolidato ante imposte per 450 milioni di euro circa. L’operazione prevede inoltre la possibilità di esercizio di un’opzione call di riacquisto della partecipazione ceduta da Endesa tra il quinto ed il settimo anno a partire dalla data di perfezionamento dell’operazione.

Société Générale predilige i covered warrant: emessi 93 certificati

Société Générale, una delle principali banche e società finanziarie di tutta la Francia, ma con un’ottima presenza anche nel nostro paese, ha confermato le sue attuali tendenze riguardo agli investimenti finanziari: la categoria più ambita risulta ancora una volta essere quella dei covered warrant, ma la compagnia transalpina assicura di venire incontro alle esigenze di qualsiasi tipologia di cliente. Le nuove quotazioni si riferiscono al Sedex di Borsa Italiana e ricomprendono ben 93 nuovi certificati di investimento, un numero che fan ben comprendere come ci sia soltanto l’imbarazzo della scelta in questo senso. I prodotti derivati sono da sempre il cavallo di battaglia di Société Générale, ma cerchiamo di comprendere le caratteristiche di queste nuove emissioni.

Risparmio gestito: Allfunds e CompAm uniscono le forze

L’intesa che vedrà coinvolte Allfunds Bank, società operante a livello internazionale nell’ambito dei fondi di investimento, in particolare quelli dotati di una struttura aperta, e CompAm Fund, società di investimento a capitale variabile del Lussemburgo, potrebbe avere dei risvolti davvero fondamentali a livello di risparmio gestito: che cosa si può prospettare in tal senso? L’accordo che è stato siglato tra le due parti in questione riguarda in particolare la distribuzione dei comparti del nostro paese e di quello del Vecchio Continente. Non è difficile immaginare i vantaggi che si potrebbero ottenere dal punto di vista geografico: ad esempio, Allfund può vantare una presenza piuttosto capillare in paesi come Regno Unito, Lussemburgo, Cile e Spagna, oltre a molti altri elementi di rilievo, quali una vasta offerta in termini di gestione patrimoniale, compagnie assicurative e società di gestione del risparmio ben sviluppate e capaci di mettere a disposizione ben 18.000 fondi comuni di investimento.

Investimenti per la gestione della liquidità aziendale

Quando un’azienda ha per brevi periodi della liquidità in eccesso da gestire, la scelta più comune, ma poco redditizia, è quella di lasciarla sul conto corrente dell’impresa, ma questo comporta la perdita di una remunerazione che, invece, sarebbe possibile con investimenti di breve termine a fronte di un grado di rischio contenuto. Ebbene, al fine di poter gestire al meglio le eccedenze temporanee di liquidità presenti in azienda, il Gruppo Intesa Sanpaolo attraverso le proprie filiali è in grado di poter offrire e proporre delle soluzioni di investimento semplici potendo tra l’altro avvalersi di un consulente che può orientare le PMI nella scelta della soluzione migliore in base alle necessità. In corrispondenza di scadenze pianificate, infatti, le PMI destinano la liquidità a programmi di investimento ed al ciclo produttivo, ma ci sono però periodi, spesso anche relativamente lunghi, durante i quali la liquidità, senza un’opportuna allocazione, rimane sostanzialmente infruttifera.

Conto deposito CheBanca!: come si usa

Come si usa il conto deposito CheBanca!? Ebbene, a spiegarcelo è proprio la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca che, sul proprio sito Internet, fa presente come siano ben quattro le possibilità rispettivamente, per alimentare il Conto deposito CheBanca!, e per prelevare dal Conto deposito CheBanca!. In particolare, si può alimentare il Conto deposito CheBanca! con i contanti, con assegni, con i bonifici e con il servizio di alimentazione automatica. Dal Conto deposito CheBanca! i soldi invece si possono prelevare per farli accreditare su un conto corrente CheBanca!, su un altro Conto deposito CheBanca!, ma anche su un Conto tascabile CheBanca e su un conto corrente di altre banche. I soldi sul Conto deposito CheBanca!, lo ricordiamo, sono sempre disponibili, anche nel caso in cui sia stato attivato un vincolo. CheBanca!, infatti, permette al risparmiatore di svincolarli andando comunque a riconoscere non più il tasso del vincolo, pagato in anticipo, ma la remunerazione offerta dal tasso base.

Le misure contro gli hedge fund sono una trappola per gli investitori?

I detentori europei di prodotti finanziari legati al real estate devono attualmente far fronte a un debito pari a 1,9 trilioni di euro: una somma spropositata, ma che dovrebbe costituire il rimedio più sicuro per garantire dei pagamenti in denaro cash e al fine di trattare tali strumenti alla stregua di hedge fund. Il comparto potrebbe inoltre affrontare una domanda collaterale molto alta volta a coprire nella maniera più opportuna le previsioni relative ai movimenti dei tassi di interesse, prendendo come spunto di base le proposte della Commissione Europea, la quale ha intenzione di regolare con forza l’industria dei derivati. L’Ue vuole dunque ridurre al minimo i rischi economici che sono causati da questi specifici strumenti: le iniziative attuali, tra l’altro, includono la copertura di determinate imprese operanti nel campo immobiliare, nel private equity e, appunto, negli hedge fund.

Alitalia, al via il trasferimento di titoli azionari e obbligazionari

Ci sono delle novità di rilievo per quegli investitori che detengono titoli azionari o obbligazionari di Alitalia: l’annuncio giunge direttamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale ha portato finalmente a compimento l’importante opera di verifica delle stime che sono state comunicate dagli intermediari finanziari. Ebbene, il dicastero di via XX settembre ha richiesto in maniera ufficiale agli stessi intermediari di provvedere al trasferimento presso la propria sede dell’intero ammontare di questi prodotti finanziari, quindi i bond e le azioni della compagnia di bandiera del nostro paese; per tali strumenti, inoltre, è stata avanzata la proposta di uno scambio con i titoli di Stato, una possibilità che è prevista a norma di legge (il riferimento va all’articolo 7 del Decreto Legge numero 5 del 2009, recante “Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi”).

Italcementi rafforza le proprie riserve di liquidità

Il Gruppo Italcementi, attraverso la concessione di una linea di credito revolving per complessivi 920 milioni di euro, ha reso noto d’aver rafforzato le proprie riserve di liquidità; la linea di credito, di durata quinquennale,  nello specifico, è stata accordata da un pool di sedici Istituti di credito internazionali, e permette ad Italcementi di poter andare a rifinanziare in anticipo le linee di credito disponibili che sono in scadenza, e di conseguenza di poter rafforzare le proprie riserve di liquidità allungandone la vita media. In accordo con una nota ufficiale emessa dal Gruppo Italcementi, in qualità di bookrunners sono intervenute nell’operazione Société Générale CIB, Bank of America Securities, Unicredit Corporate Banking, BNP Paribas, The Royal Bank of Scotland, Crédit Agricole CIB, Natixis ed Intesa Sanpaolo. Ad Agadir, inoltre, la società ha illustrato nel corso dell’Investor Event le linee guida di sviluppo societario sia nel medio, sia nel lungo periodo.

Gruppo Piaggio: Piano Strategico 2010-2013

Ben 1.900 milioni di euro di ricavi nel 2013 a fronte di un Ebitda sul livello dei 285 milioni di euro. Sono questi alcuni degli obiettivi principali del Piano Strategico 2010-2013 del Gruppo Piaggio, presentato alla comunità finanziaria, col quale si punta, tra l’altro, sia ad un consolidamento della posizione di mercato sul mercato americano e su quello europeo, sia sulla crescita delle vendite nei Paesi asiatici. Il tutto, nel periodo dal 2010 al 2013, a fronte di un forte aumento della produttività industriale, nuovi impianti in Vietnam ed in India, e lo sviluppo di gamme di prodotti diversificate per i mercati in cui il Gruppo Piaggio è presente. Inoltre, è prevista una nuova piattaforma per i veicoli elettrici e, dal punto di vista finanziario, una riduzione dell’indebitamento che, nel 2013, poterà ad una posizione finanziaria netta attesa a 300 milioni di euro circa.

Bot, Ctz, Btp e CCTeu: aste 27 e 29 settembre 2010

E’ fissata per lunedì prossimo, 27 settembre 2010, un’asta di titoli pubblici rappresentata dai Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (CTZ) per un importo nominale complessivo pari a tre miliardi di euro. A darne notizia è il Dipartimento del Tesoro del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze che lunedì prossimo, in terza tranche, offrirà tre miliardi di euro di CTZ con decorrenza 31 agosto 2010, scadenza 31 agosto 2012 e codice ISIN IT0004634124. Le prenotazioni da parte del pubblico si chiudono nella giornata di oggi, venerdì 24 settembre 2010, mentre le domande in asta, a fronte di una data di regolamento per la sottoscrizione fissata per il 30 settembre 2010, dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 11 di lunedì prossimo. Con lo stesso calendario è inoltre prevista un’asta di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) con scadenza semestrale per un importo pari a 9 miliardi di euro; trattasi, nello specifico, dei Bot 31.03.2011 con scadenza a 182 giorni.

Edison: obbligazioni, esteso il Programma EMTN

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi in data odierna, venerdì 24 settembre 2010, ha deliberato l’incremento, da due miliardi di euro a tre miliardi di euro, dell’importo massimo di obbligazioni che la società potrà emettere nell’ambito del Programma EMTN – Euro Medium Term Note. A darne notizia è stata la stessa Edison con un comunicato ufficiale precisando al riguardo come, in accordo con quanto già reso noto alla comunità finanziaria, il Programma fosse stato già approvato nel mese di giugno dello scorso anno e registrato presso la Borsa del Lussemburgo nel luglio del 2009. Ad oggi, ed a valere proprio sul programma di emissione di Eurobond da parte di Edison, la società ha complessivamente emesso obbligazioni per un controvalore pari a 1,2 miliardi di euro; il collocamento è avvenuto presso investitori qualificati, mentre per le negoziazioni delle stesse queste avvengono presso la Borsa del Lussemburgo a fronte di un taglio minimo in sede di collocamento dei titoli pari a 50 mila euro.

Multi Unit Luxemburg propone dieci nuovi Etf sull’Msci World

Multi Unit Luxemburg è una delle principali componenti di Société Générale per quel che riguarda gli investimenti finanziari: la società in questione è sempre molto attiva nei vari comparti e a testimonianza di ciò c’è l’importante annuncio effettuato in questi giorni. In effetti, è prevista proprio per la giornata di oggi l’emissione e la relativa negoziazione di ben dieci nuovi Exchange Traded Fund, strumenti che beneficeranno di questo marchio e che troveranno la loro adeguata collocazione all’interno del mercato EtfPlus (la compagnia francese è una delle principali specialiste in tale ambito). In che cosa consiste, con esattezza, questa interessante offerta? Analizziamo uno per uno tutti i prodotti, cercando di comprederne peculiarità e caratteristiche.

Rbs: bond, sempre bond, fortissimamente bond

Royal Bank of Scotland ha già deciso la data esatta in cui lancerà sul Mercato delle Obbligazioni Telematiche (uno dei principali segmenti di Borsa Italiana) i suoi nuovi titoli obbligazionari: si tratta, in effetti, di tre bond che verranno messi a disposizione dall’emittente britannica a partire dal prossimo 27 settembre. Non bisogna comunque dimenticare che tali strumenti finanziari saranno disponibili anche presso un’altra piazza finanziaria, vale a dire l’EuroTlx (il mercato presso cui avvengono gli scambi organizzati di contratti conclusi). Il celebre istituto di credito di Edimburgo conferma in tal modo la propria “predilezione” per gli strumenti di questo specifico comparto, rinnovando in maniera decisa la propria gamma. Di cosa si tratta esattamente?