Certicates, Unicredit ne propone 286 di tipologie diverse

Unicredit, una delle principali banche e compagnie finanziarie a livello europeo e mondiale, conferma di essere in ottima forma soprattutto per quel che concerne l’ambito degli investimenti; in effetti, la nota spa si è resa protagonista di una emissione piuttosto consistente che si riferisce, in particolare, al segmento dei certificati. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa offerta, occorre sottolineare come lo scorso 21 settembre sia stato il primo giorno di negoziazione presso il Sedex di Borsa Italiana di ben 286 prodotti innovativi, distribuiti in maniera capillare nelle varie tipologie finanziarie: 184 di questi titoli sono infatti covered warrant quotati su azioni, 55 si riferiscono invece agli indici, 27 verranno relazionati alle performance delle principali commodities e gli ultimi venti, infine, prederanno spunto dall’andamento dei tassi di cambio valutario.


Cerchiamo dunque di comprendere in modo più approfondito quali sono le caratteristiche peculiari di questi prodotti, una gamma davvero ampia che lascia all’investitore l’imbarazzo della scelta. Anzitutto, ci sono i titoli che guardano alle azioni come riferimento, si tratta in pratica di opzioni call e put che ricomprendono un vasto paniere di titoli: la scadenza, in questo caso, è stata fissata in due specifiche date, vale a dire il 3 dicembre 2010 e il 4 marzo 2011. Gli indici scelti da Unicredit, poi, per la sua offerta, sono diversi, ma si possono citare sicuramente il Ftse Mib, l’S&P 500 e il Nikkei 225 (le scadenze sono tre, tutte nel 2011, più precisamente il 21 gennaio, il 18 febbraio e l’11 marzo).

Molto interessanti sono anche i certificati relativi alle commodities; in tal senso, la scelta spazia tra argento, oro e petrolio, con una scadenza fissata nel 2010 (17 dicembre) e due nel 2011 (18 marzo e 17 febbraio). Infine, ultimi ma non meno importanti sono i prodotti che sono relazionati ai tassi di cambio, ovviamente quelli di maggiore interesse, come il rapporto euro-dollaro, euro-sterlina e euro-yen, ma con un’unica scadenza, il 4 marzo 2011.

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