In Italia è possibile investire nella valuta con una piattaforma di trading? O, se volete, è possibile fare trading sul forex? Ebbene, la risposta non solo è affermativa, ma oramai quello valutario è un mercato potenzialmente accessibile a tutti, anche a chi vuole operare con un capitale molto basso. Se in passato infatti il forex era un mercato aperto ed accessibile solo agli investitori istituzionali o quasi, al giorno d’oggi, anche in Italia, sono attivi i cosiddetti “forex broker”, società che offrono la possibilità di poter operare sul mercato dei cambi attraverso una piattaforma di trading online. Investire sul mercato forex significa accedere ad un mercato che presenta i suoi rischi, ma che comunque è caratterizzato da una liquidità illimitata e da minori rischi di manipolazione del mercato rispetto ad esempio all’azionario dove basta che su un titolo, magari poco scambiato, intervengano le cosiddette “mani forti“, affinché questo registri forti rialzi o forti ribassi.
Investire in liquidità: ecco cosa offre il mercato
Investire in liquidità è la tipica scelta di un risparmiatore prudente, che a fronte di rendimenti bassi punta sia ad investimenti in ottica di breve periodo, sia alla restituzione a scadenza del capitale senza andare a correre rischi eccessivi. Ma cosa offre in Italia il mercato? Ebbene, in teoria c’è l’imbarazzo della scelta visto che, specie negli ultimi tre anni, con lo scoppio della crisi finanziaria ed economica sono proliferati gli strumenti ed i prodotti di investimento a basso rischio che da parte degli investitori e dei risparmiatori hanno fatto registrare un numero crescente di adesioni. Una delle possibili forme di investimento in liquidità è rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, quelli appartenenti alla cosiddetta categoria dei “Monetari” che offrono un basso rischio a fronte di rendimenti bassi ed una facile liquidabilità spesso senza andare a pagare commissioni di ingresso e/o di uscita; chiaramente prima dell’adesione occorre sempre e comunque leggere attentamente il prospetto informativo.
Raiffeisen consiglia una nuova economia asiatica: le Filippine
L’immediata associazione di idee tra gli investimenti finanziari e il continente asiatico porta a dei risultati piuttosto scontati; in effetti, chi se non le tigri asiatiche come Singapore, Hong Kong e Corea del Sud possono offrire le migliori garanzie? Gli esempi appena citati sono stati seguiti alla lettera anche da nazioni meno importanti, ma che comunque stanno attirando su di loro un’attenzione sempre crescente. Il riferimento in questo caso va alle Filippine, indicate da Raiffeisen Capital Management come lo stato maggiormente in ascesa in questo senso. Il gruppo austriaco ha dunque dato fiducia ai dati fatti registrare dal governo di Manila, capace di guadagnare quaranta punti percentuali dall’inizio del 2010 e con delle prospettive future ancora migliori per quel che concerne il prodotto interno lordo e i redditi di impresa.
Deutsche Bank quota sei nuovi Etc su petrolio, oro e gas
Agricoltura, gas naturale, petrolio, oro ed energia: sono queste le materie prime che vengono replicate dai nuovi sei Exchange Traded Commodities lanciati oggi da Deutsche Bank sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana. A dire la verità, comunque, la vera e propria società emittente responsabile di questa quotazione è Deutsche Bank Etc Index Plc, una delle controllate più attive a livello di investimenti finanziaria dell’istituto creditizio di Francoforte. Analizziamo nel dettaglio tutti questi strumenti, cercando di esaminarne gli elementi più interessanti. Si comincia anzitutto con un Etc “agricolo”, il Db Agricolture Booster Euro Hedged (il codice Isin è DE000A1ED2G8), passando poi per il Db Natural Gas Booster Euro Hedged e il Db Energy Booster Euro Hedged.
Tesoro snobbato dagli obbligazionisti: Eni batte i Btp
Il soggetto privato che batte letteralmente lo Stato: uno scenario impensabile per quel che riguarda l’universo degli investimenti finanziari del nostro paese, e invece questa situazione si è verificata. Gli attori protagonisti di questa rivoluzionaria “pellicola” sono l’Ente Nazionale Idrocarburi e il Tesoro italiano, più precisamente il prestito obbligazionario della nota spa e i Buoni del Tesoro Poliennali. In effetti, il bond di Eni è stato in grado di garantire un rendimento pari al 3,56%, una percentuale migliore rispetto a quella pagata dal corrispondente Btp degli ultimi giorni, vale a dire il 3,71%. Che cosa vuole significare questa differenza? I risparmiatori ritengono in questo preciso momento storico che lo Stato sia più rischioso rispetto all’azienda privata, una tendenza che viene confermata dai 2,3 miliardi di richieste per il titolo obbligazionario in questione.
Terna: Italia-Montenegro, via libera al ponte elettrico
Terna, società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel dispacciamento dell’energia elettrica, ha reso noto nella giornata di ieri, martedì 23 novembre 2010, d’aver siglato l’accordo definitivo grazie al quale potrà partire la fase di sviluppo del primo “ponte elettrico” con l’area dei Balcani; trattasi infatti di un accordo finalizzato a realizzare tra l’Italia ed il Montenegro l’interconnessione elettrica nell’ambito di un percorso di cooperazione industriale iniziato negli anni scorsi. L’accordo definitivo è stato sottoscritto ieri, in presenza di Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico, con la “CGES”, CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD, che è un operatore di trasmissione locale, e con lo Stato del Montenegro che a sua volta è il socio di maggioranza di “CGES“. Le intese a livello intergovernativo, in accordo con quanto mette in risalto Terna con un comunicato ufficiale, sono iniziate nel dicembre del 2007 quando al Ministero dello Sviluppo Economico c’era l’attuale leader del PD Bersani.
Franklin Templeton, terzo trimestre da record per i fondi aperti
Il nome di Franklin Templeton è sinonimo, a livello internazionale, alla gestione degli investimenti finanziari, in particolare i fondi comuni; anche la sussidiaria italiana della compagnia di San Mateo (California) può vantare queste importanti dimensioni, dunque i risparmiatori del nostro paese non possono che rallegrarsi per i risultati fatti registrare nel corso del terzo trimestre del 2010. In effetti, la società americana è risultata la migliore in assoluto per quel che riguarda la raccolta nei fondi aperti. C’è comunque da precisare che si tratta di un dato che lascia fino a un certo punto stupiti, visto che le sgr estere stanno vivendo attualmente un momento più che positivo e già a settembre si era fatta sentire in tutta la sua chiarezza la voce dell’industria straniera in questo segmento, con una chiusura trimestrale pari a 4,67 miliardi di euro relativi alla raccolta.
Obbligazioni: Impregilo lancia emissioni per 300 milioni di euro
Anche Impregilo scende in campo per quel che riguarda l’emissione di prestiti obbligazionari annunciando l’avvio del collocamento di obbligazioni per complessivi 300 milioni di euro attraverso la società olandese, controllata al 100%, Impregilo International Infrastructures N.V.. Trattasi, nello specifico, di due prestiti obbligazionari, destinati agli investitori istituzionali italiani ed esteri, con scadenza rispettivamente al 2015 ed al 2013. Un prestito da 150 milioni di euro, con scadenza nel 2015, è a tasso fisso, mentre l’altro, sempre da 150 milioni di euro, è a tasso variabile con scadenza nel 2013 a fronte, per entrambe le emissioni, della garanzia di Impregilo S.p.A. e successiva quotazione presso la Borsa del Lussemburgo. Per quel che riguarda la destinazione delle risorse acquisite con i due prestiti, Impregilo con un comunicato ufficiale ha fatto presente che i proventi saranno destinati per il sostegno della propria attività.
Fondiaria-SAI: aumento di capitale, mandato CdA per Assemblea
Al fine di delegare per l’aumento del capitale sociale, per un controvalore massimo pari a 460 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-SAI ha deliberato per affidare al Presidente il mandato per la convocazione dell’Assemblea Straordinaria degli azionisti. A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio Fondiaria-SAI con un comunicato ufficiale nel precisare che il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione sarà determinato tenendo conto, al momento dell‘Offerta, delle condizioni di mercato. Intanto, ai fini della sottoscrizione integrale dell’aumento, in caso di quota inoptata dell’aumento di capitale stesso, il Gruppo assicurativo ha definito degli accordi, in qualità di Bookrunner e di Global Coordinator, con Credit Suisse Securities (Europe) Limited. L’operazione rientra negli obiettivi di Risk Tolerance che sono stati stabiliti dal Consiglio di Amministrazione di Fondiaria-SAI, e che fanno seguito alla decisione, risultante nel Contingency Plan che è stato esaminato il 10 novembre scorso, di studiare sia l’opzione per un aumento di capitale, sia per altre opzioni finalizzate sempre al rafforzamento patrimoniale.
Ctz e Bot semestrali: asta 25 novembre 2010
Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per giovedì prossimo, 25 novembre 2010, un’asta di BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, con scadenza a sei mesi, per un controvalore pari a 8,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei BOT 31.05.2011, con scadenza a 182 giorni a fronte della data di regolamento fissata per martedì prossimo, 30 novembre 2011; l’emissione è stata disposta dal MEF in concomitanza con la scadenza, in data 30 novembre 2010, di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari a 9,35 miliardi di euro. I risparmiatori potranno come al solito prenotare in asta i BOT, per lotti pari a mille euro nominali o multipli, entro e non oltre la giornata di domani, mercoledì 24 novembre 2010, mentre le domande in asta dovranno essere presentate dagli intermediari entro le ore 11 di giovedì 25 novembre.
Eurizon, i pac disponibili sulla piattaforma Online Sim
L’accesso alla piattaforma Online Sim, la società di intermediazione mobiliare milanese che vanta un’importante leadership per quel che riguarda il collocamento di fondi comuni di investimento, sta consentendo a molti risparmiatori di ottenere informazioni preziose: nello specifico, si tratta dei dati relativi ai Piani di Accumulo di Capitale di Eurizon, vale a dire le tipiche modalità di sottoscrizione di tali prodotti finanziari, le quali beneficiano soprattutto di flessibilità e accessibilità molto alte. I fondi di Eurizon, infatti, sono da sempre capaci di soddisfare in maniera piena qualsiasi tipo di esigenza che viene espressa dall’investitore.
ExtraMot, Banco Popolare quota un nuovo bond a tasso fisso
La giornata di ieri è stata foriera di novità per quel che riguarda l’universo finanziario che fa capo a Banco Popolare: il gruppo veronese ha infatti deciso di mettere a disposizione dei propri clienti un nuovo titolo obbligazionario dalle caratteristiche piuttosto interessanti, prima fra tutte il tasso fisso. In quale direzione è andata, con esattezza, la scelta dell’istituto creditizio? Anzitutto, occorre tenere a mente il codice Isin, il quale è XS0555834984, il quale ci fa immediatamente comprendere un aspetto peculiare del bond in questione; quest’ultimo è stato destinato alla negoziazione su ExtraMot, il segmento di Borsa Italiana che quota espressamente i prodotti obbligazionari di tipo corporate.
Lottomatica: GTECH, probabile contratto con Texas Lottery
La controllata statunitense di Lottomatica, la GTECH, è la probabile aggiudicataria di un contratto a lungo termine per i sistemi di lotterie istantanee e per quelle online; ad indicarlo è stata la Texas Lottery Commission al termine di una procedura di gara che, quindi, potrebbe portare alla stipula di un contratto avente una durata pari a ben sette anni con ulteriori quattro opzioni di rinnovo da due anni ciascuna. GTECH, in accordo con un comunicato ufficiale emesso dal Gruppo Lottomatica, auspica che il contratto con la Lotteria possa essere perfezionato entro il corrente anno tenendo conto del periodo previsto per l’eventuale presentazione di reclami. Quello con la Texas Lottery individua un sodalizio di lungo corso se si considera che GTECH fornisce dal lontano 1992 la tecnologia per le lotterie online.
Prysmian verso OPAS su Draka
Il Gruppo Prysmian ha comunicato al mercato la propria intenzione di voler lanciare un’OPAS, ovverosia un’Offerta Pubblica di Acquisto e di Scambio, sulla società Draka al fine di dar vita alla creazione di un’azienda leader al livello globale nel comparto della produzione di cavi per il settore delle telecomunicazioni e per il comparto dell’energia. Per ciascuna azione ordinaria Draka, Prysmian offre 17,201 euro a fronte di un’Offerta per cui ci sono alla base motivazioni significative sia di natura industriale, sia strategica. Con l’OPAS su Draka, infatti, si verrebbero a generare, tra l’altro, importanti complementarietà di know-how tanto per la gamma di prodotti quanto per la diffusione geografica. Il tutto a fronte di nessuna dismissione significativa o di break up per Draka, ragion per cui Prysmian stima una contestuale creazione di valore nonché di utili a partire dal 2011 grazie anche alla possibilità di generazione di sinergie e crescita organica. L’OPAS, a 17,201 euro, si compone di 8,60 euro pagabili in denaro per ciascuna azione ordinaria Draka, e l’importo restante per singola azione nel rapporto di 0,6595 azioni Prysmian per ogni azione ordinaria Draka.