Saipem: nuovi contratti per $ 1,2 miliardi

Ammontano a ben 1,2 miliardi di dollari americani i nuovi contratti onshore che si è aggiudicata la Saipem. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la società italiana quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come i contratti riguardino il Kuwait e la Siria. Nel dettaglio, nel nord del Kuwait, Saipem ha acquisito da Kharafi National una commessa nell’ambito di “Early Production Facility“, un progetto finalizzato allo sfruttamento del giacimento Jurassic che si trova a cinquanta chilometri circa di Kuwait City. In particolare, la commessa prevede che i lavori vengano completati entro il secondo trimestre dell’anno 2013 a fronte, da parte di Saipem, di servizi e lavori di ingegneria, di approvvigionamento, costruzione e messa in esercizio delle strutture per il trattamento di olio e gas.

Mediobanca, in scena il Terzo Atto con bond in dollari ed euro

Mediobanca, l’istituto di credito milanese attivo in larga misura nei servizi finanziari, è l’autentica protagonista delle emissioni della giornata odierna: la banca fondata da Enrico Cuccia ha deciso infatti di lanciare le sue nuove obbligazioni Terzo Atto, dei bond che consentono agli investitori di beneficiare di alcune caratteristiche molto interessanti, prima fra tutte il tasso variabile. Tali prodotti, anzitutto, sono stati sottoscritti presso l’EuroMot, il mercato delle obbligazioni telematiche di Borsa Italiana, e possono essere suddivisi in due grandi branche, vale a dire gli strumenti denominati in dollari statunitensi e quelli in euro. Analizzando nel dettaglio l’offerta, c’è da dire che le obbligazioni a stelle e strisce giungeranno a scadenza nel 2015 (la durata è quinquennale), mentre il loro codice Isin di riferimento è IT0004669120; nel caso dei bond “europei”, invece, l’Isin è IT0004669138, ma la scadenza rimane sempre la stessa.

Kerself: piano industriale e finanziario, via libera del CdA

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Kerself ha approvato, a valere sugli anni dal 2010 al 2014, il Piano industriale e finanziario che prevede, tra l’altro, il conseguimento di un valore della produzione pari a 330 milioni di euro circa nell’anno in corso, e di 800 milioni di euro nell’anno 2014. Il Piano, in particolare, contempla altresì un aumento di capitale per un controvalore fino a 50 milioni di euro per cassa ed in opzione ai soci unitamente sia alla conferma dei fidi che sono attualmente in essere, sia il riscadenziamento e la rimodulazione del debito a medio e lungo termine, includendo anche il leasing; in più, il Piano precede altresì la concessione di linee di credito commerciali e di firma che siano coerenti con le attività industriali della società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore delle energie rinnovabili. Intanto, con un comunicato ufficiale, il Consiglio di Amministrazione di Kerself, tra l’altro, ha revocato a Pier Angelo Masselli, l’Amministratore Delegato, le deleghe ed i poteri a lui conferiti attribuendoli, per quel che riguarda la carica di Ad, a Marco Giorgi, il Vice Presidente del Gruppo Kerself.

Enel: Moody’s mette rating in creditwatch

L’Agenzia di rating Moody’s ha messo il rating del colosso energetico Enel in creditwatch, ovverosia sotto osservazione, per un possibile declassamento. In particolare, è stato messo sotto osservazione il rating a lungo termine di Enel, attualmente pari ad “A2”, e quello a breve termine che attualmente è pari a “Prime-1”. Ciò nonostante l’Agenzia di rating Moody’s abbia comunque riconosciuto al Gruppo Enel, rispetto all’ultima rilevazione sul rating risalente al mese di aprile dello scorso anno, la capacità di riduzione del proprio indebitamento finanziario netto con la conseguenza del miglioramento dei parametri legati alla misurazione del credito; questo, in particolare, è avvenuto sia a seguito di un aumento di capitale, per un controvalore pari all’incirca ad otto miliardi di euro, ed al piano di dismissioni portato avanti nel biennio 2009-2010 tra cui, di recente, il collocamento sul mercato delle azioni della controllata verde EGP – Enel Green Power.

Renault: i Samurai Bond battono i titoli di Mazda

Il piano che Bank of Japan sta approntando in questi giorni è piuttosto preciso: l’istituto di credito centrale del Giappone ha infatti intenzione di acquisire 35 trilioni di yen per quel che concerne gli assets finanziari, in modo da ridurre i tassi di indebitamento, una mossa che potrebbe agevolare le performance di Renault nei confronti di Madza Motor. Le vendite dei cosiddetti Samurai Bond (le obbligazioni quotate a Tokyo e denominate in yen, ma emesse da una compagnia non giapponese) da parte di aziende estere ha subito un rialzo importante quest’anno, vale a dire un incremento del 34%, attestandosi a quota 1,74 trilioni, il livello più alto da tra anni a questa parte.

Gm, probabile rendimento al 6,5% per i bond a lungo termine

C’è sempre una prima volta nella vita: devono averlo pensato anche i vertici di General Motors in questi giorni, visto che il colosso automobilistico di Detroit è pronto a emettere obbligazioni dal rendimento molto vicino al 6,5%, i primi Cds sul debito della società americana dall’annuncio della bancarotta. I Credit Default Swap su questi titoli, infatti, si trovano attualmente a un prezzo medio di 338 punti base, secondo quanto rilevato da Barclays Capital, un livello notevolmente superiore agli swap di Ford, attestatisi a 258 punti nel corso delle ultime contrattazioni di Wall Street. Cosa vuol dire tutto questo? In base a quanto affermato dagli analisti di Crimson Capital Trading, il debito di Gm dovrebbe essere in grado di pagare cinquanta punti base in più rispetto ai bond di Ford che vantano la stessa scadenza.

Banco Popolare: aumento di capitale, via libera dal Consiglio di Gestione

Via libera dal Consiglio di Gestione all’aumento di capitale del Banco Popolare fino ad un controvalore massimo di due miliardi di euro. A darne notizia con un comunicato ufficiale, nella giornata di ieri, è stato il Gruppo bancario nel precisare come la deliberazione del Consiglio di Gestione sia in conformità a quella dello scorso 11 dicembre 2010 da parte dell’Assemblea Straordinaria dei Soci del Banco Popolare. Sull’operazione, inoltre, il Banco Popolare ha altresì ottenuto il nulla osta della Banca d’Italia a procedere con l’operazione di aumento di capitale. Nel dettaglio, l’aumento di capitale sarà realizzato con l’emissione a pagamento di nuove azioni ordinarie a favore sia degli azionisti del Banco Popolare, in proporzione alla azioni possedute, sia a favore di coloro che, sempre con diritto di opzione, sono possessori del prestito obbligazionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%”.

Fiat Industrial: azioni quotate dal 3 gennaio 2011

La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie, privilegiate ed a risparmio della società Fiat Industrial S.p.A., sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è fissata per lunedì 3 gennaio 2011. A darne notizia con un comunicato congiunto sono state Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. dopo che è stato ottenuto il via libera all’ammissione a quotazione dei titoli. Intanto è fissata per la giornata di domani, giovedì 16 dicembre 2010, la stipula dell’atto di scissione tra Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A.; nel frattempo, con una maggioranza composta da consiglieri indipendenti, è stato nominato il Consiglio di Amministrazione di Fiat Industrial. In particolare, i membri del CdA di Fiat Industrial sono i seguenti: Sergio Marchionne, il Presidente, Alberto Bombassei, Tommaso Padoa-Schioppa, John Elkann, John Zhao, Gianni Coda, Giovanni Perissinotto, Libero Milone e Robert Liberatore; per quel che riguarda invece i Comitati interni al Consiglio, la loro composizione sarà in una fase successiva stabilita dal CdA.

Sul segmento OICR è di casa il nuovo Etf di Ishares

La data odierna è fondamentale per quel che riguarda l’emissione degli Exchange Traded Fund e il segmento Oicr (acronimo che identifica gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio): in effetti, Ishares Plc, leader mondiale in tale ambito, ha reso possibile la negoziazione di un nuovo prodotto di cui essa stessa sarà emittente. La compagnia specialista dell’offerta in questione, invece, sarà Susquehanna International Securities, la quale fa parte dell’omonimo gruppo privato, specializzato negli investimenti in titoli azionari. Lo strumento a cui ci stiamo riferendo assumerà una ben precisa denominazione, vale a dire Ishares Markit Iboxx Euro High Yield, un nome che fa già comprendere alcune delle caratteristiche più importanti di cui potranno beneficiare i risparmiatori.

Rbs scalda i motori del Sedex con quarantotto mini certificates

Il settore bancario con Monte dei Paschi e Mediobanca, quello automobilistico con Fiat, ma anche i servizi petroliferi (Saipem e Tenaris): sono questi alcuni dei comparti che fanno parte della vasta offerta messa a disposizione da Royal Bank of Scotland, il celebre istituto britannico che ha puntato con decisione sul Sedex e su una delle sue tipiche emissioni, quella dei Mini Futures Certificates. Come si può evincere da quanto descritto in precedenza, c’è un elemento preponderante in questo senso, vale a dire la forte presenza di titoli azionari del nostro paese. La quotazione della banca scozzese è valida dal lancio di due giorni fa, mentre la scadenza che è stata fissata, uguale e indistinta per ognuno dei quarantotto strumenti, è il 6 novembre del 2011.

Erg: OPA volontaria su Erg Renew

La società energetica ERG ha lanciato un’OPA, Offerta Pubblica di Acquisto, volontaria, sulla totalità delle azioni della società ERG Renew. A darne notizia in data odierna è stata proprio la società Erg dopo che il Consiglio di Amministrazione ha dato il via libera all’operazione sull’acquisizione dell’intera quota azionaria ancora in circolazione di Erg Renew ad un prezzo pari a 0,97 euro per azione. L’OPA volontaria, essendo Erg in possesso del 77,39% di ERG Renew, riguarda 29.999.407 azioni ordinarie ancora in circolazione con l’obiettivo del delisting, ovverosia la revoca dalla negoziazione in Borsa, sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario, delle azioni ERG Renew. Con l’OPA volontaria ERG ritiene che ERG Renew possa portare avanti meglio e con più rapidità i piani strategici di crescita, gli obiettivi di investimento, ed il proprio posizionamento sul mercato. In caso di piena adesione all’OPA volontaria, l’esborso massimo da parte di ERG S.p.A. sarà pari a 29.099.425 euro; per quel che riguarda il prezzo, fissato a 0,97 euro per ogni azione ERG Renew, Erg ha fatto presente come questo incorpori un premio del 34,5% rispetto ai valori di chiusura di Borsa di ieri.

Fotovoltaico: Alerion accetta offerta per cessione asset

Nell’ambito del proprio piano strategico, reso noto alla comunità finanziaria nello scorso mese di settembre, Alerion Clean Power S.p.A. ha accettato l’offerta vincolante con cui procedere nel comparto del fotovoltaico alla cessione di asset. Questo è quanto, in particolare, ha deliberato il Consiglio di Amministrazione della società nell’accettare l’offerta vincolante formulata dalla società HFV – Holding Fotovoltaica S.p.A. per l’acquisto di impianti fotovoltaici in esercizio. Nel dettaglio, gli impianti fotovoltaici in questione si trovano nei Comuni di Castellaneta, San Marco in Lamis e Pontenure a fronte di una potenza complessiva cumulata pari a 18,8 MW, ed una produzione di energia elettrica annua stimata in 26,3 GWh/anno. Al perfezionamento dell’operazione di cessione, in accordo con un comunicato ufficiale emesso proprio da Alerion Clean Power S.p.A., la società nel settore del fotovoltaico avrà impianti operativi pari ad una potenza complessiva cumulata di 4 MW a fronte di una produzione di energia elettrica annua pari a 7,4 GWh.

Hsbc si rivolge all’Italia con un nuovo fondo comune

I portafogli degli investitori italiani potranno finalmente tingersi delle tonalità della bandiera britannica, ma soprattutto dei colori più accesi della Cina: Hsbc Global Asset Management ha infatti deciso di riservare al nostro paese uno dei suoi ultimi collocamenti, vale a dire quello relativo al fondo obbligazionario Global Inflation Linked. Il comparto dell’omonima banca londinese, celebre per i suoi considerevoli guadagni che provengono direttamente da Hong Kong, ha ideato una soluzione piuttosto diversificata di bond governativi, titoli che saranno strettamente correlati al tasso di inflazione e che sono quotati dalle principali nazioni dell’Ocse, in primis il Canada, l’Australia, lo stesso Regno Unito, gli Stati Uniti e il Giappone, senza comunque dimenticare l’area dell’euro.

La Bri analizza i mercati: bene valutari e derivati, male i bond

Da Basilea sono giunte delle informazioni molto interessanti per quel che riguarda le scelte che gli investitori finanziari devono effettuare: la città svizzera rappresenta infatti la sede sociale della Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri), l’organizzazione internazionale che ha voluto analizzare nel dettaglio le principali performance dei mercati. Che cosa è emerso in questo senso? I dati più significativi giungono sicuramente dal segmento relativo agli investimenti in valute, i quali sono aumentati di ben venti punti percentuali nel corso degli ultimi tre anni; in tale caso, inoltre, bisogna sottolineare come le transazioni complessive siano state pari a 4.000 miliardi di euro da otto mesi a questa parte.