Renault: i Samurai Bond battono i titoli di Mazda

Il piano che Bank of Japan sta approntando in questi giorni è piuttosto preciso: l’istituto di credito centrale del Giappone ha infatti intenzione di acquisire 35 trilioni di yen per quel che concerne gli assets finanziari, in modo da ridurre i tassi di indebitamento, una mossa che potrebbe agevolare le performance di Renault nei confronti di Madza Motor. Le vendite dei cosiddetti Samurai Bond (le obbligazioni quotate a Tokyo e denominate in yen, ma emesse da una compagnia non giapponese) da parte di aziende estere ha subito un rialzo importante quest’anno, vale a dire un incremento del 34%, attestandosi a quota 1,74 trilioni, il livello più alto da tra anni a questa parte.


Inoltre, occorre sottolineare come i rendimenti di tali titoli, paragonati all’andamento del debito governativo, siano scesi di tredici punti base; inoltre, il gap relativo alle società domestiche si è ridotto di altri due punti base. La politica di Bank of Japan sta favorendo quindi più i prestatori stranieri che quelli nazionali? Sembra proprio di sì, anche perché gli investitori stanno per ottenere degli spread relativamente più ricchi. I Samurai Bond di Renault vantano attualmente un rendimento pari al 2,09%: la scadenza è stata fissata a gennaio 2013, mentre sono ben 212 i punti base in più rispetto ai prodotti emessi dal governo di Tokyo con le stesse caratteristiche.

Queste performance sono la conseguenza più immediata della cessione, posta in essere dalla stessa azienda francese, di 45 miliardi di yen di strumenti a due anni: è molto interessante anche il confronto con le obbligazioni denominate in euro, con il rendimento in questione che è scivolato di ventotto punti base. I bond di Mazda, invece, vantano un profitto pari all’1,65% in relazione alla scadenza del 2013; lo spread si è assestato a quaranta punti base. Infine, il rating delle due compagnie è molto simile, BBB+ per Renault e BBB per Madza (entrambi identificano una discreta affidabilità).

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