Il declino del cacao di questa settimana ha rappresentato un evento finanziario eccezionale: in effetti, il rally della commodity alimentare durava da più di tre anni, ma in questo caso hanno avuto la meglio le previsioni globali di offerta, influenzate in maniera negativa dall’incertezza politica della Costa d’Avorio, il maggior produttore al mondo. Tale calo, poi, ha trascinato verso il ribasso anche due altre commodities su cui spesso fanno molto affidamento gli investitori, il cotone e il succo d’arancia. C’è poi da aggiungere come il Ghana, seconda nazione a livello internazionale nel campo della produzione di cacao, abbia acquistato un numero maggiore di semi dagli agricoltori nel corso di questa stagione, visto che il clima mite e l’utilizzo dei pesticidi e dei fertilizzanti hanno consentito di potenziare i raccolti; i prezzi sono saliti di ben diciassette punti percentuali a novembre, subito dopo la pubblicazione degli esiti elettorali ivoriani e l’incertezza della vittoria finale tra Gbagbo e Ouattara.
Itway: Assemblea Azionisti approva il Bilancio
L’Assemblea degli Azionisti di Itway, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore dell’Information Technology, ha approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2009-2010, caratterizzato da una crescita del fatturato del 5,3% passando da 104,2 milioni di euro a 109,7 milioni di euro, mentre il risultato netto, negativo per 2,44 milioni di euro, registra un peggioramento rispetto ai -1,25 milioni di euro dell’esercizio annuale precedente. Quello approvato dall’Assemblea degli Azionisti è il Bilancio relativo all’esercizio sociale che va dell’1 ottobre del 2009 al 30 settembre 2010, caratterizzato altresì da margini reddituali in flessione anche per quel che riguarda il margine operativo lordo, a 0,29 milioni di euro rispetto ai 1,46 milioni di euro dell’anno fiscale precedente; allo stesso modo il risultato operativo si è attestato in rosso per 1,1 milioni di euro rispetto ad un attivo di 0,47 milioni di euro dell’anno precedente. Al termine dell’anno fiscale, la posizione finanziaria netta di Itway registra un indebitamento pari a 19,5 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro al 30 settembre dell’anno 2009.
Ascopiave sigla proposta di convenzione con 74 Comuni
Ascopiave, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore del gas naturale, ha raggiunto un accordo con 74 di complessivi 93 Comuni-siti delle Province di Treviso, Belluno, Pordenone e Venezia. A darne notizia, nel corso di un Consiglio di Amministrazione, è stato Gildo Salton, Presidente di Ascopiave, il quale ha altresì precisato come gli accordi riguardino la definizione concordata del “VIR”, il Valore Industriale Residuo. Ai fini della sottoscrizione delle convenzioni, le necessarie formalità sono in corso e riguarderanno per i 74 Comuni, l’80% della rete di distribuzione del gas che Ascopiave gestisce sul totale dei 93 Comuni. In accordo con quanto messo in risalto dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari con una nota, la convenzione sul VIR permette di limitare i rischi di contenzioso nell’ambito delle gare per l’assegnazioni di nuove convenzioni finalizzate alla distribuzione del gas; in questo modo, infatti, le gare possono grazie alle convenzioni svolgersi senza clima di incertezza e senza possibili conflitti.
L’oro perde appeal come bene rifugio?
Forse sono stati fin troppo trionfalistici i toni utilizzati per accogliere i continui rialzi dell’oro nel 2010: il nuovo anno è infatti cominciato in maniera più dimessa, con il biondo metallo che non è riuscito ancora a eguagliare il picco del 29%, performance che gli ha consentito di surclassare gli investimenti più tradizionali, quali titoli di Stato e azioni. A cosa è dovuto questo indebolimento? È indubbio che la preziosa commodity stia perdendo fascino come bene rifugio, la conferma arriva soprattutto dalla perdita di ben sei punti percentuali per quel che concerne il valore totale, un calo che ha allontanato appunto l’oro dal suo record di dicembre, quando furono toccati 1.431,25 dollari l’oncia. Non è comunque un vero e proprio allarme, più che altro stupisce il fatto che questa regressione sia giunta in concomitanza con l’alta inflazione e il dollaro debole nei confronti dell’euro, due condizioni che lasciavano presagire ben altri scenari.
Bond egiziani: rendimenti da record a causa delle proteste
Le obbligazioni dell’Egitto denominate in dollari hanno subito un calo piuttosto consistente nel corso di questa settimana, declino che ha provocato il rialzo dei rendimenti fino a livelli da record: si tratta della conseguenza economica principale delle forti proteste che stanno purtroppo caratterizzando il paese africano, in cui divampano le manifestazioni contro il presidente Hosni Mubarak. Fitch è già pronta a tagliare il rating della nazione (da “stabile” a “negativo”), dunque le prospettive sono tutt’altro che incoraggianti. I bond in questione sono quelli che scadranno nel 2020: il loro rendimento è cresciuto di ben 47 punti base, fino all’attuale 6,78%, percentuale che identifica un rischio di default molto alto.
Prada pensa a Hong Kong per la sua quotazione azionaria
Prada ha individuato una piazza finanziaria ben precisa per avviare la propria avventura azionaria: si tratta di Hong Kong, lo stock exchange dell’ex colonia britannica, una scelta particolare perché giunge dopo molte rinunce simili a causa delle avverse condizioni del mercato . Il cda della nota spa attiva nel mondo della moda ha deliberato l’inizio del processo di quotazione e già si è in grado di affermare che Banca Imi, Clsa (unità del gruppo Crédit Agricole), Goldman Sachs e Unicredit saranno gli istituti di credito che si occuperanno dell’offerta globale, nonché del collocamento dal punto di vista istituzionale. Patrizio Bertelli, ad della compagnia, si è mostrato molto soddisfatto della novità, la quale, a suo parere, confermerebbe la strategia di espansione avviata già da tempo a livello internazionale.
Fiera Milano perfeziona acquisto 75% Grupo Cipa
In linea con quanto già reso noto il 20 dicembre scorso alla comunità finanziaria, in data odierna, venerdì 28 gennaio 2011, Fiera Milano ha comunicato d’aver perfezionato l’operazione finalizzata all’acquisizione del 75% del capitale sociale dell’operatore brasiliano Grupo Cipa. Il prezzo complessivo di acquisizione è pari a 36,7 milioni di reais, corrispondenti a 16,2 milioni di euro circa. Di questi, 20,7 milioni di reais, pari a 9,1 milioni di euro circa, sono stati corrisposti da Fiera Milano in concomitanza con il perfezionamento dell’operazione di acquisizione, mentre i restanti 16,0 milioni di reais, pari a 7,1 milioni di euro circa, saranno pagati da Fiera Milano nell’arco di tre anni in funzione dei target del MOL, il Margine Operativo Lordo, negli anni che vanno dal 2011 al 2013. In accordo con una nota ufficiale emessa da Fiera Milano, il Margine Operativo Lordo nel periodo è atteso a 6,8 milioni di reais, pari a 3 milioni di euro circa; nel caso in cui l’obiettivo del MOL non venisse raggiunto, l’importo differito di riferimento verrà ridotto in misura proporzionale.
NoemaLife vince gara Azienda Ospedaliera di Lodi
NoemaLife, società quotata in Borsa a Piazza Affari, sull’MTA, il Mercato Telematico Azionario, ed attiva nel comparto dei sistemi informativi in ambito sanitario, ha vinto una gara d’appalto presso l’Azienda Ospedaliera di Lodi. A darne notizia è stata proprio NoemaLife nel precisare come la commessa, avente un controvalore pari a 800 mila euro, sia finalizzata alla realizzazione di un sistema RIS/PACS, Picture Archiving and Communication System, per i servizi di radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Lodi. Il contratto prevede sia la fornitura del sistema, sia la relativa manutenzione, per un periodo pari a sei anni; il sistema permetterà di gestire in maniera informatizzata la gestione delle attività di diagnostica per immagini che vengono svolte presso l‘Azienda Ospedaliera di Lodi. In questo modo, tra le diverse unità operative dislocate sul territorio, ed in particolare tra i quattro presidi ospedalieri, sarà possibile andare a condividere i dati, ma anche le immagini ed i referti.
Zijin potrebbe convertire i bond di Glencore in titoli azionari
Zijin Mining Group, azienda leader in Cina per quel che concerne la produzione e raffinazione di oro e metalli non ferrosi, ha in mente di convertire alcuni strumenti finanziari che erano stati acquistati tempo fa da Glencore International: tali bond potrebbero dunque diventare delle azioni e il motivo della conversione è molto semplice, visto che la compagnia svizzera è intenzionata a pianificare un’offerta pubblica iniziale sulle piazze di Hong Kong e Londra. Le obbligazioni convertibili a cui ci stiamo riferendo furono acquisite verso la fine del 2009 per un importo totale di duecento milioni di dollari, in quella che fu ribattezzata una “partnership strategica di lungo termine”. Anche il vicepresidente di Zijin, Lan Fusheng, ha confermato la possibile operazione.
Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, Fausto Marchionni si è dimesso
Fausto Marchionni si è dimesso dalla carica di Presidente e Amministratore Delegato di Milano Assicurazioni, e da quella di Amministratore Delegato di Fondiaria-Sai. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio Fondiaria-Sai S.p.A. con il Consiglio di Amministrazione che, assieme a quello di Milano Assicurazioni, ha preso atto della decisione di Fausto Marchionni di abbandonare le cariche restando comunque consigliere in entrambe le società, fino alla naturale scadenza dei rispettivi mandati, nonché Presidente di due società controllate da Fondiaria-Sai S.p.A., ovverosia Siat e Pronto Assistance. In nome e per conto degli azionisti, il Presidente di Fondiaria-Sai S.p.A., Jonella Ligresti, ha ringraziato Fausto Marchionni, entrato in SAI 45 anni fa, “per il prezioso contributo fornito in tutti questi anni con assoluta dedizione allo sviluppo del Gruppo Fondiaria Sai”.
Fiat: risultati 2010 sopra i target
Il Gruppo Fiat nel 2010 ha ottenuto risultati sopra i target previsti che, tra l’altro, erano stati rivisti al rialzo. A darne notizia è la multinazionale torinese con un comunicato ufficiale che alza il velo sui dati annuali e del quarto trimestre 2010, corrispondenti al periodo precedente la scissione parziale proporzionale tra la società Fiat Auto e Fiat Industrial. Nel dettaglio, il fatturato 2010 del Gruppo Fiat è balzato rispetto al 2009 del 12,3% a 56,3 miliardi di euro; l’utile della gestione ordinaria, a fronte di un margine sui ricavi pari al 3,9%, è raddoppiato passando a 2,2 miliardi di euro rispetto ai 1,1 miliardi di euro dell’esercizio 2009. Nel 2010 torna l’utile per il Gruppo Fiat, che per l’interno anno si è attestato a 600 milioni di euro rispetto ad un rosso di 848 milioni di euro riportato nel 2009. Dal punto di vista prettamente finanziario, a fine 2010 l’indebitamento netto industriale si è attestato a 2,4 miliardi di euro rispetto ai 4,4 miliardi di euro di fine 2009. Il tutto a fronte di una liquidità che da un anno all’altro per il Gruppo Fiat è aumentata da 12,4 miliardi di euro a 15,9 miliardi di euro.
Ubs conferma la propria predilezione per gli Etf
La Swx Swiss Exchange, la borsa svizzera di Zurigo, è stata protagonista giusto una settimana fa di una interessante quotazione: Ubs ha infatti lanciato sulla piazza elvetica tre nuovi Exchange Traded Fund, i primi che vengono appositamente legati a indici di materie prime, in base a quanto è stato disposto dall’Ucits III (Undertakings for Collective Investments in Transferable Securities). Di cosa si tratta esattamente? Due di questi prodotti sono stati lanciati per venire incontro alle esigenze dei clienti istituzionali: Ubs Etf Dj-Ubs Commodity Index Sf-I e Ubs Etf Cmci Composite Sf-I sono le soluzioni ideali in tal senso, mentre l’Ubs Etf Cmci Composite Sf-A (il codice Isin di riferimento è IE00B56HXD74) può rappresentare una buona diversificazione per gli investitori retail.
Le banche indiane lanciano i primi bond in franchi svizzeri
Le principali banche indiane hanno cominciato a vendere per la prima volta negli ultimi ventiquattro anni delle obbligazioni denominate in franchi svizzeri: la scelta della divisa elvetica non è casuale, visto che sta crescendo l’interesse europeo nei confronti dei mercati emergenti e del loro debito sovrano. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che State Bank of India sta pianificando la quotazione di titoli di questo tipo, una decisione che non può che essere letta come la principale conseguenza dell’emissione di Union Bank of India, la quale ha portato fino a 160 milioni di franchi l’ammontare totale dei propri bond (il rendimento è pari al 3,375%). Sono gli stessi istituti che parlano di un’apertura nuova e innovativa che vedrà coinvolte altre società emittenti.
Conto corrente remunerato Barclays
Il tasso di interesse annuo lordo, sulle somme depositate sul conto, per un periodo pari a dodici mesi, e fin dal primo euro, è pari a ben il 3%; inoltre, a zero euro di canone mensile ci sono incluse le carte di credito, le carte di debito internazionale, ma anche i prelievi che sono gratis non solo in Italia, ma anche presso tutti gli sportelli Atm dell’Eurozona; inoltre, è gratuita sia l’operatività via Internet, sia allo sportello. Si presenta così il “Conto Corrente Barclays al 3%“, un prodotto che si presenta da un lato come un conto corrente low cost con tutti i servizi, e dall’altro come un conto corrente che offre un tasso di interesse sulle giacenze al pari di un conto di deposito remunerato. L’offerta, salvo proroghe, è attualmente valida con Barclays fino al 31 gennaio del 2011 a fronte di un tasso creditore che, al termine della promozione, sarà pari all’1% annuo lordo.