Rendimax Vincolato: scende la soglia minima d’ingresso

La soglia minima di accesso al prodotto Rendimax Vincolato si è oramai più che dimezzata passando da 5.000 euro a 2.000 euro. E’ questa una delle recenti novità comunicate da Banca Ifis sul prodotto di punta per la gestione della liquidità, Rendimax appunto, che nella versione Base, ovverosia senza vincoli alle giacenze, rende attualmente il 2,09% annuo lordo con la capitalizzazione degli interessi su base trimestrale. Con depositi pari a minimo 2.000 euro, quindi, il titolare di Rendimax Base può attivare il prodotto Vincolato anche fino a scadenze che arrivano a 18 mesi. E’ questa un’altra delle ultime novità annunciate da Banca Ifis a fronte di un tasso di interesse, proprio sulla scadenza a diciotto mesi, pari al 3,33% lordo che corrisponde al 2,43% netto. E’ possibile attivare Rendimax Vincolato anche su scadenze inferiori e, in base alle condizioni vigenti, con i seguenti rendimenti: 2,75% annuo lordo a 365 giorni, 2,60% a 270 giorni, 2,50% a 180 giorni, 2,40% a 90 giorni, 2,30% a 60 giorni e 2,25% a 30 giorni. Quindi, con Rendimax è possibile vincolare la liquidità non solo a breve, ma anche a brevissimo termine.

Irlanda: il ministro Lenihan avverte gli obbligazionisti senior

Il ministro delle Finanze irlandesi, Brian Lenihan, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione in cui versano i bond della nazione nordeuropea: il suo principale avvertimento è andato soprattutto agli obbligazionisti senior dei titoli bancari, i quali dovranno condividere tutte le paure collegate al salvataggio finanziario di Dublino. Come se non bastasse, l’ingresso di un nuovo esecutivo potrebbe mietere ulteriori “vittime” dal punto di vista economico. Le elezioni sono previste per il prossimo 25 febbraio e l’impegno di Fianna Fail, il partito dell’attuale premier Brian Cowen, è quello di rinegoziare completamente l’accordo di sostegno da 67,5 miliardi di euro lanciato da Ue e Fmi. Perché questi obbligazionisti godono di una protezione così bassa?

Futures: i semi di soia eguagliano il record del 2008

Il rialzo fatto registrare presso il Chicago Board of Trade dai semi di soia è davvero rilevante: la commodity alimentare è infatti riuscita a guadagnare fino ai livelli da record che erano stati raggiunti ben trenta mesi fa, approfittando anche del contemporaneo boom del grano. La situazione che influenza i beni in questione è quella dell’Argentina, dato che molte navi sono state bloccate presso i porti della nazione sudamericana, una sorta di sciopero che sta favorendo la crescita della domanda per quel che concerne le esportazioni americane. Una delle conseguenze principali riguarda gli investitori finanziari; in effetti, i contratti futures che si riferiscono alle spedizioni commerciali di marzo hanno aggiunto 13,75 centesimi di dollaro alla loro quotazione (+1%), attestandosi a 14,26 dollari per ogni singolo bushel (l’unità di misura statunitense che equivale a circa 27 chilogrammi di grano).

Fotovoltaico Kerself: Ecoware, 2011 parte col botto

La controllata Ecoware del Gruppo Kerself, quotato in Borsa a Piazza Affari ed attivo nel settore delle fonti rinnovabili, ha iniziato il 2011 col botto ed in particolare con la sottoscrizione di contratti che, dopo appena un mese, presentano un controvalore pari a ben 33 milioni di euro. A darne notizia è stata con un comunicato ufficiale proprio Kerself nel ricordare come la società padovana Ecoware sia una controllata specializzata nella progettazione, realizzazione ma anche installazione, con la formula “chiavi in mano”, di parchi e sistemi fotovoltaici. Nel dettaglio, su un totale di 33 milioni di euro di contratti quello più grosso, per un controvalore pari a 20 milioni di euro, è stato stipulato con Louis Seck, il Ministro del Senegal per le energie rinnovabili; la commessa, nello specifico, prevede, nella regione di Dakar, la fornitura, sempre con la formula chiavi in mano, di tre impianti fotovoltaici di taglia industriale aventi ciascuno una potenza pari a 3 MW.

Buoni Fruttiferi febbraio 2011: le sei nuove serie

Sono sei anche per il corrente mese di febbraio 2011 le nuove serie di Buoni Fruttiferi. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato l’emittente, la Cassa Depositi e Prestiti che, in particolare, ha fatto presente come le serie di gennaio 2011, “P40”, “X08”, “M55”, “J08”, “D13” e la serie “B75”, non siano più sottoscrivibili; le nuove serie, sottoscrivibili come al solito presso gli Uffici di Poste Italiane, sono la  “P41”, “X09”, “M56”, “J09”, “D14” e la serie “B76”. Tutti i Buoni Fruttiferi, lo ricordiamo, offrono la garanzia massima, ovverosia quella dello Stato italiano, a fronte della garanzia di restituzione del capitale investito; inoltre i Buoni Fruttiferi possono essere sottoscritti anche via Internet con Poste Italiane per chi ha accesso ad Internet attraverso il conto BancoPosta.

Entrate: nessun prelievo aggiuntivo sui prestiti obbligazionari

Una situazione particolare che si può incontrare nell’ambito dei prestiti obbligazionari, riguarda quelli della durata superiore ai diciotto mesi: in effetti, può accadere che vi siano dei problemi in relazione agli interessi se i prodotti sono stati nuovamente acquistati da coloro che li hanno emessi prima della scadenza naturale. Ebbene, in base a quanto si evince dalla risoluzione 11/E che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a pubblicare ieri, non deve essere avviato il prelievo aggiuntivo del 20%, ma i titoli in questione devono comunque essere negoziati sul mercato di riferimento. Tra l’altro, una conclusione simile poteva essere estrapolata anche da una comunicazione del 2009 della Consob, la quale aveva dettato regole piuttosto severe a tal proposito.

India: ecco gli strumenti su cui focalizzare il portafoglio

La lettera” I” della sigla Bric identifica l’India ed è forse la più gettonata del gruppo per quel che riguarda gli investitori del nostro paese, ma non solo: l’interesse nei confronti della nazione asiatica in qualità di economia emergente dipende soprattutto dall’automazione e standardizzazione dei vari servizi, oltre all’invidiabile livello dei costi e a quello delle conoscenze e competenze. Come si può focalizzare dunque in maniera corretta il proprio portafoglio su quest’area geografica? L’economia dell’India è in una buona fase di crescita, ma in realtà i pericoli e gli ostacoli esistono anche per essa: ad esempio, la vasta popolazione non rappresenta certo un elemento vantaggioso, vista l’eterogeneità delle razze e dei redditi, con ampie fasce di povertà.

Mondo Tv: accordo co-produzione serie animata Beast Keeper

Si chiama “Beast Keeper”, ed è una serie animata per la quale Mondo Tv, società quotata in Borsa a Piazza Affari, è co-produttrice con una quota di proprietà pari all’80%. Questo dopo un accordo che la società attiva nel nostro Paese ed all’estero nella produzione e distribuzione di cartoni animati ha siglato con le società Kappa Edizioni S.r.l., Starbright S.r.l. e Ponpoko Productions Ltd.. “Beast Keeper” è una serie animata in 2D composta da un totale di 52 episodi ciascuno della durata di 13 minuti circa, e sarà pronta, essendo già in produzione, entro l’autunno dell’anno 2012. La titolarità della property “Beast Keeper” è di Ponpoko, mentre la cura dei soggetti è a cura di  Kappa Edizioni S.r.l. che già si occupa della realizzazione del fumetto. Mondo TV per la serie animata “Beast Keeper” si occuperà invece sia della produzione esecutiva, sia, sotto la regia dell’Amministratore Delegato e Presidente di Mondo Tv, Orlando Corradi, delle sceneggiature.

Emak: ricavi consolidati 2010 in aumento

I ricavi 2010 di Emak, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nella produzione e distribuzione di macchine per l’agricoltura ed il giardinaggio, ha archiviato l’esercizio 2010 con un aumento del fatturato del 6,2% a 206,9 milioni di euro. Sono questi i dati preliminari forniti in data odierna con un comunicato ufficiale dalla società che, inoltre, ha fatto presente come nel Q4 2010 le vendite abbiano fatto registrare una crescita superiore alla media annuale con un +9,3% a 42 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre dell’anno 2009. Queste le risultanze sui dati di prechiusura 2010 che sono stati esaminati in data odierna, lunedì 31 gennaio 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Emak. A livello geografico, dopo i segnali di crisi registrati nell’anno precedente, Emak ha riportato buone performance di vendite nei mercati di Turchia, Russia, Germania e Paesi asiatici. Per quel che riguarda l’Ebitda, questo stando ai dati preliminari è aumentato rispetto allo scorso anno attestandosi all’11%.

Nuovo record dello stagno: superati i 30mila dollari

È senza dubbio lo stagno il protagonista principale del segmento dei metalli: il bianco elemento è stato infatti capace di mettere a segno una performance fenomenale al London Metal Exchange, superando in scioltezza i 30.000 dollari per tonnellata di quotazione e realizzando quindi un record importante. Tra l’altro, il rally in questione viene favorito dalle decisioni del governo dell’Indonesia, paese leader nelle esportazioni. In effetti, Giacarta è pronta a limitare l’export nel caso di rialzi superiori a quello attuale, dato che si prevedono investimenti ed estrazioni piuttosto consistenti (il limite più probabile sarà quello delle 100.000 tonnellate all’anno). Ogni stima è stata revisionata e ritoccata a causa proprio di queste performance, ma bisogna anche tenere conto che il 2010 dello stagno non è stato uno degli anni migliori, condizionato in larga misura dal clima avverso e da una crisi già radicata.

Cina: il 1° marzo le banche lanceranno swap valutari

L’ultima mossa finanziaria della Cina riguarderà soprattutto quegli investitori che sono interessati ai contratti swap: a partire dal prossimo 1° marzo, infatti, l’ex Impero Celeste lancerà questi specifici titoli collegati alla propria valuta e destinati, in particolare, ai clienti delle banche, così come è stato precisato dall’ente regolare degli scambi esteri del paese asiatico. La decisione è stata adottata al fine di agevolare la copertura monetaria, visto che il commercio cinese continua a espandersi a ritmi impressionati e gli investimenti cross-border hanno cominciato ad accelerare. Gli istituti di credito di Pechino e dintorni hanno avviato per la prima volta il trading di swap valutari nel mercato interbancario circa tre anni e mezzo e fa, più precisamente a partire da agosto 2007.

L’Anasf vara il manuale per gli investimenti responsabili

Investire in maniera proficua e responsabile è ancora possibile al giorno d’oggi e l’interesse che viene mostrato da alcuni organismi del settore ne è una chiara testimonianza: in particolare, si pensa sempre più a tematiche importanti come l’ambiente, le questioni sociali o anche la governance aziendale, anche se a dire il vero l’Italia non è ancora ai livelli del Vecchio Continente. I promotori finanziari sono una delle categorie maggiormente coinvolte in tal senso, tanto che l’Anasf (sigla che identifica l’Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari) e il Forum per la finanza sostenibile hanno deciso di lanciare un manuale appositamente pensato per questi soggetti, grazie alla preziosa collaborazione di Eurizon e Intesa Sanpaolo. Che cos’ha di così rivoluzionario e innovativo questo documento?

Prelios cede complesso immobiliare in Germania

Il Gruppo Prelios ha ceduto a Hesse Newman Capital AG, una società tedesca, un importante complesso immobiliare, denominato “Blankenese Bahnhofsplatz“, ad Amburgo. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare come l’iniziativa di sviluppo urbano, completata nel 2010, faccia capo per il 47% proprio al Gruppo Prelios, per il 50% a ING Real Estate Development, ed il restante 3% ad altri soci. Per conto di Classic Value 2, un proprio fondo chiuso di investimento, Hesse Newman Capital AG acquisisce così gli asset a fronte di una valorizzazione pari a 73 milioni di euro circa; di questi, 68 milioni di euro vengono pagati al closing dell’operazione, mentre i restanti 5 milioni di euro saranno saldati nell’arco dei prossimi 30 mesi a seguito dell’affitto di una quota di spazi ancora liberi che è pari al 7%. L’operazione a vantaggio di Prelios, che in trasparenza mantiene nel progetto una quota pari al 5%, genera complessivamente una cassa pari a sei milioni di euro circa.

Exor: Alpitour chiude un altro anno record

Si è chiuso con un altro Bilancio record l’anno fiscale 2009-2010 per la società Alpitour. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata la Exor nel sottolineare come il fatturato netto del tour operator sia cresciuto anno su anno del 12,6% a 1.227,1 milioni di euro a fronte di un Ebitda balzato del 20,9% a 50,4 milioni di euro; come diretta conseguenza l’utile nell’anno è balzato del 199,5% a a 12,4 milioni di euro rispetto ai 4,1 milioni di euro del Bilancio 2008-2009; forte è stato allo stesso modo anche l’incremento della posizione finanziaria netta che passa da 66,5 milioni a a 89,6 milioni con un incremento di 23,1 milioni di euro. Sia il Bilancio consolidato, sia il progetto di Bilancio di Alpitour, sono stati approvati a Torino dal Consiglio di Amministrazione della società sotto la presidenza di Daniel John Winteler.