Cina: il 1° marzo le banche lanceranno swap valutari

L’ultima mossa finanziaria della Cina riguarderà soprattutto quegli investitori che sono interessati ai contratti swap: a partire dal prossimo 1° marzo, infatti, l’ex Impero Celeste lancerà questi specifici titoli collegati alla propria valuta e destinati, in particolare, ai clienti delle banche, così come è stato precisato dall’ente regolare degli scambi esteri del paese asiatico. La decisione è stata adottata al fine di agevolare la copertura monetaria, visto che il commercio cinese continua a espandersi a ritmi impressionati e gli investimenti cross-border hanno cominciato ad accelerare. Gli istituti di credito di Pechino e dintorni hanno avviato per la prima volta il trading di swap valutari nel mercato interbancario circa tre anni e mezzo e fa, più precisamente a partire da agosto 2007.


Le nuove regole a cui stiamo accennando vogliono per l’appunto semplificare le procedure che consentono l’accesso al mercato, in base a quanto emerge da una nota della State Administration of Foreign Exchange; i contratti in questione comprendono un interesse sul reddito e presentano dei riferimenti molto più lunghi rispetto agli swap in valuta estera, il cui tipico termine è fissato in un anno o anche meno. Gli istituti potranno in questo modo determinare in maniera accurata e dettagliata le divise valutarie, oltre alle caratteristiche degli stessi contratti swap; i tassi di interesse di questi ultimi, inoltre, possono essere ricavati da entrambe le parti, anche se tutto deve rimanere in linea con le regole fissate da People’s Bank of China, la banca centrale, in merito ai depositi e ai prestiti.

Come è noto, uno swap valutario rappresenta un accordo e in questo caso si deciderà lo specifico ammontare di yuan e delle altre valute estere, ai quali saranno applicati i pagamenti di una serie di interessi. La transazione prevede che il reddito in valuta estere non possa essere scelto in maniera individuale, dunque sarà un compito specifico delle banche quello di gestire le operazioni nel relativo segmento.

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