Come investire in yuan cinesi

Il mercato internazionale delle valute estere è in costante crescita tra il pubblico dei risparmiatori retail. Finora, però, tra le proposte dei numerosi forex broker manca la valuta della seconda potenza economica mondiale. Si tratta dello yuan (o renminbi) della Cina. Il problema è che Pechino non ha un mercato finanziario completamente liberalizzato e la sua valuta non è ancora pienamente convertibile. Quindi per fare contrattazioni sullo yuan è necessario rivolgersi a banche specializzate nelle movimentazioni di valute estere offshore, ma soprattutto sapere bene come muoversi.

Investire nel Forex 2012

Dovendo scegliere gli investimenti migliori per tutto il 2012 la maggior parte dell’attenzione è ricaduta sulle commodities e sui metalli preziosi. Il caso del mercato delle valute va’ trattato a parte e per il momento non serve scendere nel dettaglio dei singoli cambi perchè il quadro generale è uguale per tutti e le premesse sono ben chiare.

La crisi dei mutui sub-prime ha destabilizzato il Dollaro USA e tutti i cambi interessati anche se il 90% dell’attenzione è ricaduta sull’Euro, visto che sembrava essere la valuta pronta a sostituire il Dollaro USA. In realtà la conseguenza della crisi è stata una bolla speculativa che invece di definire una tendenza sui fondamentali dell’Euro ha scatenato un rialzo motivato dal crollo del Dollaro USA.

Cina: il 1° marzo le banche lanceranno swap valutari

L’ultima mossa finanziaria della Cina riguarderà soprattutto quegli investitori che sono interessati ai contratti swap: a partire dal prossimo 1° marzo, infatti, l’ex Impero Celeste lancerà questi specifici titoli collegati alla propria valuta e destinati, in particolare, ai clienti delle banche, così come è stato precisato dall’ente regolare degli scambi esteri del paese asiatico. La decisione è stata adottata al fine di agevolare la copertura monetaria, visto che il commercio cinese continua a espandersi a ritmi impressionati e gli investimenti cross-border hanno cominciato ad accelerare. Gli istituti di credito di Pechino e dintorni hanno avviato per la prima volta il trading di swap valutari nel mercato interbancario circa tre anni e mezzo e fa, più precisamente a partire da agosto 2007.

Cina, vendita in blocco dei Dim Sum Bond

Gli investitori finanziari si stanno abituando a nomi sempre più bizzarri per quel che riguarda i titoli obbligazionari: si va dai Kangaroo Bond, fino ai Formosa Bond, senza dimenticare i Matrioshka Bond. Le sperimentazioni che avvengono da diverso tempo ad Hong Kong hanno invece messo a disposizione un nuovo modo per scommettere sugli apprezzamenti dello yuan cinese, i cosiddetti Dim Sum Bond. La scelta del nome (i dim sum sono dei bocconcini tipici della cucina dell’ex Impero Celeste) vuole forse sottintendere la loro appetibilità, ma più propriamente si tratta di strumenti quotati in yuan presso l’Hong Kong Stock Exchange, oltre che una piccola porzione del debito valutario di Pechino.