Il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto d’aver disposto per giovedì prossimo, 10 febbraio 2011, con data di regolamento al 15 febbraio, un’asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, per un ammontare complessivo pari a 7,5 miliardi di euro. Trattasi, nello specifico, dei Bot 15.02.2012 con scadenza a 365 giorni che saranno collocati dal Tesoro in concomitanza con la scadenza, in data 15 febbraio 2011, di 7,7 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro, tutti con scadenza a dodici mesi. Come al solito i risparmiatori potranno prenotare i titoli in asta per il tramite degli intermediari e per importi pari a nominali 1.000 euro o multipli. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fornito un aggiornamento dei Bot in circolazione, pari a 138.346,896 milioni di euro, che, alla data dello scorso 31 gennaio 2011, risultavano essere così distribuiti: 54.190 milioni di euro di Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza a sei mesi, e 84.156,896 milioni di euro di Bot annuali.
Investire a rate: il PAC, piano di accumulo capitale
Il PAC, piano di accumulo capitale, può rappresentare un servizio di investimento ideale per chi non dispone di importanti somme di denaro iniziali e che vuole costruirsi un capitale per le più diverse finalità, da utilizzare come anticipo per l’acquisto di un immobile e per poter quindi accendere un mutuo, oppure per la costituzione della propria liquidazione o pensione piuttosto che da destinarsi allo studio dei propri figli o più semplicemente per comprare un automobile.Il meccanismo che sta alla base di questo servizio è l’investimento a rate ossia l’acquisto periodico e sistematico delle quote di uno o più fondi comuni di investimento per un intervallo di tempo che viene definito all’inizio del piano.
Considerando che il valore delle quote di un fondo varia tutti i giorni in funzione delle oscillazioni dei mercati, questo sistema durante la fase di accumulo consente di beneficiare soprattutto dei momenti di ribasso poiché è maggiore il numero di quote acquisite.
In questo modo mediando il prezzo di acquisto è possibile realizzare delle performance di rendimento interessanti anche qualora le quote del fondo accumulate dovessero essere vendute ad un prezzo inferiore rispetto a quello del primo acquisto.
Oro e argento: nuove scommesse degli investitori
Il mese di gennaio è stato uno dei peggiori per i metalli preziosi e le loro performance, ai minimi dopo oltre due decenni: ora, però, gli investitori finanziari hanno a disposizione ben 102 miliardi di dollari per scommettere sul rialzo dei prezzi in tale comparto, così da accumulare più riserve auree rispetto alle banche centrali e più argento rispetto alle dotazioni americane. Le stime parlano chiaro, gli analisti si attendono una crescita dell’argento pari al 23% prima della fine di quest’anno e di altri venti punti percentuali in relazione all’oro. Tra l’altro, Ubs ha previsto la più forte domanda industriale dal 1990 (argento) e la seconda maggior vendita di prodotti collegati all’andamento del biondo metallo.
Portogallo: cessione da 3,5 miliardi di euro per i bond sindacati
Ammontano a ben 3,5 miliardi di euro le obbligazioni a cinque anni che il Portogallo ha provveduto a vendere nella sua prima vendita di bond sindacati dell’anno: i titoli in questione hanno beneficiato di un prezzo pari a 360 punti base al di sopra del tasso midswap di mercato, secondo quanto rilevato dagli analisti finanziari. L’ultima cessione di questo tipo era avvenuta praticamente un anno fa, il 10 febbraio del 2010. C’è da dire, tra l’altro, che la differenza di rendimento tra le obbligazioni lusitane a dieci anni e i bund tedeschi ha raggiunto un vero e proprio record per quel che concerne l’area dell’euro; la nazione dovrebbe seguire con tutta probabilità l’esempio della Grecia, alla disperata ricerca di un pacchetto di salvataggio economico dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.
Aicon: dipendenti in stato di agitazione
In data odierna, lunedì 7 febbraio 2011, i dipendenti di Aicon, società quotata in Borsa a Piazza Affari, hanno indetto lo stato di agitazione. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio la società attiva nel settore della progettazione, costruzione e commercializzazione di navi da diporto e di imbarcazioni a motore di lusso. La decisione dei dipendenti fa seguito ad un’Assemblea generale che ha portato le Rappresentanze Sindacali ad indire per oggi lo stato di agitazione a seguito del mancato pagamento di una quota della retribuzione del mese di dicembre del 2010 per la quale, precisa Aicon, comunque è stato già versato un acconto. I dipendenti, inoltre, sono in stato di agitazione anche per spettanze pregresse come causa dell’attuale tensione a livello finanziario che il Gruppo Aicon sta attraversando. Citando il sopravvenire di fattori rilevanti, Aicon ha reso noto alla comunità finanziaria che buona parte dei lavoratori della Aicon Yachts SpA sarà posta in regime di solidarietà.
Anche per Philogen è giunto il momento della quotazione azionaria
Philogen, la società biotecnologica italo-svizzera (la sede principale è però quella di Siena) attiva sin dal 1996, è alle prese con una fondamentale offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione: questa specifica operazione riguarda, nello specifico, circa il 23% dell’intero capitale (volendo essere più precisi il 22,93%), anche se a dire la verità gli investitori retail potranno approfittarne soltanto in parte, visto che ad essi è riservato un misero 10%. Ciò nonostante, le altre caratteristiche di riferimento sono piuttosto interessanti, vale a dire un prezzo di collocamento che viene ad essere ricompreso tra un minimo di 4,75 euro e un massimo di 6,10 euro per ogni singolo titolo azionario, mentre la valorizzazione finanziaria andrà ad oscillare tra poco meno di 171 e più di 219 milioni.
Lottomatica: CdA approva guidance 2011-2013
Il Consiglio di Amministrazione di Lottomatica ha approvato la guidance 2011-2013. A darne notizia è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari con un comunicato ufficiale in concomitanza, inoltre, con il rilascio dei dati preconsuntivi relativo all’anno 2010 che, nello specifico, si chiude con un fatturato di 2,3 miliardi di euro a fronte di un Ebitda a 812 milioni di euro ed un risultato di pertinenza del Gruppo in pareggio. A conclusione del 2010 la posizione finanziaria netta della società si è attestata a 2,98 miliardi di euro a fronte del piano di rifinanziamento completato senza il prestito obbligazionario ibrido. Per quel che riguarda la guidance 2011 – 2013, nel triennio si stima il conseguimento di un cash flow cumulato pari a 650-800 milioni di euro a fronte, alla fine del 2013, di un rapporto tra la posizione finanziaria netta e l’Ebitda pari a 2,6-2,8.
Canada: nuove regole per il riscatto dei bond ibridi
L’ente regolatore delle banche canadesi ha richiesto con urgenza ai prestatori del paese di evitare i riscatti dei cosiddetti bond ibridi: si tratta di quegli strumenti finanziari a metà strada tra il debito puro e il titolo azionario, i quali sono in calo da almeno sei mesi a causa del riacquisto che potrebbe avvenire a prezzi inferiori rispetto a quelli correnti. Gli istituti di credito della nazione nordamericana, dunque, si vedono costrette a puntare alla maggiore ampiezza possibile, in modo da scambiare i titoli alla pari. Secondo Julian Pope, vicepresidente del comparto obbligazionario di Desjardins Securities, si tratta di ottime notizie per quegli investitori che detengono appunto bond; il messaggio è chiaro, si sta chiedendo alle banche di non esercitare una opzione call alla pari anche se questo fosse possibile e praticabile.
Aeffe: ricavi 2010 in moderata crescita
Si è chiuso con ricavi in moderata crescita il 2010 per Aeffe Spa, società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, stando ai dati preliminari che sono stati comunicati dalla società nella giornata di venerdì scorso, 4 febbraio 2011, il 2010 s’è chiuso con una crescita del giro d’affari dell’1%, rispetto al 2009, a 219 milioni di euro, mentre a tassi di cambio costanti il dato registra una variazione negativa, ma molto contenuta, dello 0,6%. Considerando solo l’ultimo trimestre del 2010, pur tuttavia Aeffe Spa ha conseguito rispetto allo stesso periodo del 2009 un balzo dei ricavi dell’11,2%. La società, lo ricordiamo, opera nei settori delle calzature, del prêt à porter e della pelletteria con marchi del calibro di Pollini, Alberta Ferretti, JP Gaultier e Moschino. Secondo quanto dichiarato dal Presidente Esecutivo di Aeffe Spa, Massimo Ferretti, nel 2010 la società ha fatto registrare un andamento del giro d’affari in continuo miglioramento grazie alle buone performance dei negozi a gestione diretta che sono state pari al 17% su base annua, ed a +27% nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Reply compra società inglese
Reply, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva sia nella progettazione, sia nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e sui media digitali, si è rafforzata in Europa con un’acquisizione. Questo è avvenuto attraverso l’acquisto della quota maggioritaria di “avantage“, una società inglese che si occupa, nell’ambito dei Financial Services, di consulenza sulla Regulatory Compliance e sul Risk Management. Nel dettaglio, la società quotata sul segmento STAR organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha acquisito il 51% delle quote ed il 90% dei diritti di voto di “avantage” che nell’ultimo esercizio di bilancio annuale, a fronte della presenza di uffici non solo a Londra, ma anche ad Amsterdam, Lussemburgo e Edimburgo, ha conseguito un giro d’affari pari a 10,7 milioni di sterline. L’acquisto del 51% di avantage, una società che attualmente non ha alcun indebitamento finanziario, è avvenuto per Reply a fronte di un corrispettivo pari a 6,9 milioni di sterline, di cui 4,8 milioni di sterline regolati per cassa, al momento delle firme di cessione, ed i restanti 2,1 milioni di sterline dilazionati in tre anni.
Mercati emergenti: investitori intimoriti dalla crisi egiziana
I fondi di investimento che osservano da vicino le performance dei principali mercati emergenti hanno riportato le loro prime perdite settimanali a causa della grave situazione politica che sta attanagliando l’Egitto: non solo, ma anche il record dei prezzi alimentari ha agevolato l’avanzata da parte dell’inflazione. Sono questi due motivi che hanno spinto gli investitori a ritirare ben 4,6 miliardi di dollari dagli Etf in questione, così come è stato evidenziato dai dati di Bank of America. In particolare, le perdite totali di tali strumenti ammontano a 7,2 miliardi di dollari, il livello più alto da tre anni a questa parte.
Futures: cala la speculazione, buoni ricavi per lo zucchero
I guadagni conseguiti dallo zucchero a New York sono il risultato principale della minore speculazione che sta regnando nella piazza americana; la robusta domanda che ha accompagnato la commodity ha influito notevolmente in questo senso, mentre cacao e caffè non sono riusciti a ripetere la stessa performance. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che il dolce alimento ha perso ben 9,3 punti percentuali nel corso della giornata di ieri, dopo che le vendite automatiche programmate dal computer avevano accentuato ancora di più il declino. I prezzi, comunque, sono più che raddoppiati dalla fine del mese di maggio e ciò lo si deve soprattutto ai cattivi raccolti e alle avverse condizioni climatiche.
Banca Generali: raccolta gennaio 2011 positiva
E’ iniziato nel migliore dei modi il 2011 per Banca Generali, società quotata in Borsa a Piazza Affari. La raccolta netta gestita, nello scorso mese di gennaio, si è infatti attestata a 145 milioni di euro a fronte di una raccolta netta totale a 106 milioni di euro; il tutto a fronte della crescita di “BG Selection” che solo a gennaio ha fatto registrare una crescita della raccolta pari a ben 126 milioni di euro. Nel dettaglio, sul totale di raccolta netta totale pari a 106 milioni di euro, 35 milioni di euro hanno riguardato Banca Generali Private Banking, mentre i restanti 71 milioni di euro sono stati realizzati dalla rete di Banca Generali. I dati dello scorso mese di gennaio, in accordo con quanto messo in risalto da Banca Generali con un comunicato ufficiale, confermano il trend di crescita che la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha fatto registrare nell’intero 2010 grazie soprattutto al grande successo conseguito sia proprio da BG Selection, sia dai prodotti assicurativi; intanto, la società rileva un progressivo switch dal risparmio amministrato, con -39 milioni di euro nello scorso mese di gennaio 2011, verso il risparmio gestito.
Gabetti Property Solutions: aumento di capitale sottoscritto al 73,3%
Si è chiusa con il 73,3% di adesioni l’offerta in opzione agli azionisti nell’ambito dell’aumento di capitale di Gabetti Property Solutions. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 4 febbraio 2011, è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nel settore immobiliare, nel precisare come, a sensi del Codice Civile, i diritti di opzione non esercitati, che sono pari a numero 31.565.538, saranno riofferti in Borsa a partire dalla seduta del 9 febbraio 2011. In ogni caso, la società con una nota ufficiale emessa ieri ha precisato come l’aumento di capitale, pari a complessivi 25 milioni di euro, risulterà integralmente sottoscritto in quanto le azioni corrispondenti ad eventuali diritti non esercitati saranno sottoscritte, in base agli impegni assunti, dalle banche nonché dagli azionisti Acosta S.r.l., Gian Luigi Croce e Marcegaglia S.p.A.. L’operazione di aumento del capitale sociale di Gabetti Property Solutions, lo ricordiamo, fa seguito a quanto deliberato nel novembre scorso dal Consiglio di Amministrazione della società, e successivamente in data 12 gennaio 2011 da parte dell’Assemblea degli Azionisti riunitasi in sede Straordinaria.