Giuliano Zuccoli è stato confermato alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Edison. A darne notizia è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che l’Assemblea degli Azionisti, riunitasi presso la sede di Foro Buonaparte, ha sia approvato il Bilancio 2010, sia, tra l’altro, nominato il CdA composto da un totale di 13 amministratori. Oltre a Giuliano Zuccoli, gli altri consiglieri sono Henri Proglio, Gian Maria Gros-Pietro, Renato Amilcare Ravanelli, Gregorio Gitti, Thomas Piquemal, Adrien Jami, Paolo Rossetti, Andrea Viero, Jean Louis Mathias, Bruno Lescoeur, Klaus Stocker e Mario Cocchi. Quest’ultimo, in particolare, è stato eletto dalla lista presentata dall’azionista Carlo Tassara Spa, mentre gli altri 12 sono stati tratti dalla lista presentata da Transalpina di Energia Srl, l’azionista di controllo di Edison. Gli amministratori nominati rimarranno in carica per la durata di un esercizio, e quindi fino all’approvazione del Bilancio di Edison alla data del 31 dicembre del 2011.
Platino: fondi in espansione grazie agli ottimi profitti di Lonmin
Gli investitori internazionali hanno decisamente aumentato le loro holding nei fondi focalizzati sul platino: tale ritmo non è stato registrato per nessun altro metallo prezioso nei primi mesi di quest’anno, ragione per la quale si può ipotizzare una forte speculazione sui consumi record. Volendo essere più precisi, c’è da dire che gli assets nei fondi in questione sono cresciuti di ben quattordici punti percentuali, attestandosi a quota 42,8 tonnellate; il valore complessivo è di circa 2,5 miliardi di dollari, con i prezzi che sono conseguentemente voltati fino al loro livello più alto dell’ultimo triennio. In particolare, occorre sottolineare come questo fermento sia stato agevolato senza dubbio dai profitti riportati da Lonmin Plc, terzo produttore al mondo di platino, il quale dovrebbe raddoppiare i propri introiti quest’anno, così come sta avvenendo per Impala Platinum Holdings Limited (+49% di guadagni).
Bond svizzeri: boom delle vendite grazie all’India
I forti incrementi fatti registrare in questi ultimi giorni dai titoli obbligazionari denominati in franchi svizzeri sono dovuti principalmente a un paese, l’India: sono infatti indiane le compagnie che hanno sottoscritto tali prodotti per un ammontare complessivo di un miliardo di dollari, circa un quarto delle emissioni totali in questo 2011. Nel dettaglio, l’istituto di credito statale Idbi Bank provvederà a incontrare gli investitori svizzeri proprio nel corso del prossimo mese, anche perché c’è la forte volontà di diventare la quarta emittente della nazione asiatica per quel che concerne i prestiti in valuta elvetica; in aggiunta, Union Bank of India ha quotato dei bond che giungeranno a maturazione nel 2015 e che andranno a beneficiare di un rendimento pari al 3,375%.
Aumento di capitale Itway: chiusa l’offerta in opzione
Con il termine del periodo di riofferta in Borsa, si è ufficialmente chiuso l’aumento di capitale di Itway, società quotata in Borsa a Piazza Affari. In particolare, rispetto alla sottoscrizione dell’aumento al 39,48%, nel periodo di riofferta in Borsa dei diritti, ai sensi del Codice Civile, nelle sessioni del 13, 14, 15, 18 e 19 aprile 2011, non sono stati sottoscritti ulteriori titoli Itway S.p.A. di nuova emissione. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stata proprio Itway S.p.A. nel precisare, quindi, come la sottoscrizione dell’aumento di capitale sia di conseguenza rimasta ferma ad una quota pari al 39,48%, corrispondente a numero 3.487.976 titoli che sono stati sottoscritti al termine del periodo di offerta. In ragione delle rispettive partecipazioni, il 29% circa dei nuovi titoli sottoscritti, pari a numero 2.562.322 azioni ordinarie Itway di nuova emissione, ha riguardato gli azionisti Giovanni Andrea Farina, Cesare Valenti e Anna Rita Gavioli sulla base degli impegni precedentemente assunti.
TXT e-solutions: Assemblea nomina i nuovi amministratori
L’Assemblea degli Azionisti di TXT e-solutions, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ad attiva nella fornitura di software, soluzioni e servizi per le grandi aziende, a livello internazionale, si è riunita ed ha tra l’altro nominato i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; i componenti nominati rimarranno in carica per tre esercizi e, in particolare, fino all’approvazione del Bilancio societario al 31 dicembre del 2013. Il Consiglio di Amministrazione è composto di complessivi sette amministratori; i componenti sono stati eletti in base alle liste presentate, e sono nello specifico Franco Cattaneo, in possesso dei requisiti di indipendenza, Alvise Braga Illa, Paolo Enrico Colombo, Marco Edoardo Guida, Adriano De Maio, in possesso dei requisiti di indipendenza, Paolo Matarazzo ed Andrea Cencini. L’Assemblea degli Azionisti di TXT e-solutions, riunitasi presso la sede sociale, ha inoltre eletto i componenti del nuovo Collegio Sindacale.
Fondi pensione: le performance del primo trimestre sono positive
I primi tre mesi di questo 2011 si sono caratterizzati per un andamento davvero interessante in relazione alla previdenza complementare: ben il 68% degli investimenti effettuati in questo modo ha infatti totalizzato una performance in crescita, con una media davvero appetibile dello 0,37%. Lo scostamento verso l’altro può sembrare a prima vista non molto incoraggiante, ma in realtà gli indici di riferimento sono stati di gran lunga superati. In effetti, occorre tenere conto che il mercato in cui sono negoziati questi fondi è dominato da una fortissima volatilità, ragione per la quale ogni segno più va trattato col massimo riserbo; le quote dei dipendenti sono rimaste pertanto al sicuro e, come ha messo in luce Assofondi Pensione, i principali strumenti del segmento si sono ben comportati. L’unico problema di queste stime è il breve termine, il quale non consente di comprendere se i fondi siano stati davvero ottimi dal punto di vista qualitativo.
I bond da banco: pregi e difetti della proposta dell’Abi
I titoli obbligazionari sono spesso associati a denominazioni difficili e ad iniziative volte a modificarne le caratteristiche e le peculiarità: rientra a pieno titolo in questa tendenza anche l’ultimo progetto dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), la quale, in risposta alle richieste della Consob in merito alla raccolta, si sta rivolgendo con sempre maggiore attenzione ai bond creditizi. Che scenario si può prospettare a tal proposito? Bisogna anzitutto precisare che gli strumenti in questione sono soltanto un’ipotesi da perfezionare per il momento, visto che si tratta di “bond da banco” che andranno a beneficiare di una suddivisione ben precisa: i pilastri potrebbero dunque essere la selezione in base a criteri di semplicità, liquidità e durata temporale, l’individuazione di apposite procedure per quel che concerne i prospetti informativi, l’adeguamento di questi ultimi alle normative della Comunità Europea e una procedura informatica volta a disciplinare la categoria dei “non equity”.
Aeffe: fatturato Q1 2011 sale in progressione
Il giro d’affari del primo trimestre 2011 di Aeffe, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore degli articoli di lusso, principalmente calzature e pelletteria, è cresciuto del 17% rispetto allo stesso trimestre 2010. A darne notizia è stata la società in concomitanza con l’approvazione, da parte dell’Assemblea dei Soci, del Bilancio 2010, caratterizzato in particolare da una lieve crescita dei ricavi, passati da 217 milioni a 219 milioni di euro, a fronte di un Ebitda in netta inversione; rispetto ai -12,9 milioni di euro del 2009, infatti, l’Ebitda di Aeffe al 31 dicembre 2010 è passato in positivo attestandosi a 3,54 milioni di euro, corrispondenti all’1,6% sul fatturato. L’anno si chiude con una perdita netta, pari a 12,5 milioni di euro, che segna comunque un ampio miglioramento rispetto ai -20,1 milioni di euro al 31 dicembre del 2009.
Gruppo Save alza il dividendo del 10,65%
Aumenta del 10,65%, anno su anno, il dividendo che, a valere sull’esercizio 2010, sarà riconosciuto agli azionisti del Gruppo Save. L’Assemblea degli Azionisti del Gruppo, riunitasi presso la la Sala Cerimoniale dell’Aeroporto di Venezia, ha infatti approvato il Bilancio 2010 nonché la proposta di pagamento di un dividendo pari a 0,34149 euro, corrispondente appunto ad un incremento del 10,65% rispetto a quello pagato ai Soci lo scorso anno. Nel dettaglio, il 2010 per la società aeroportuale s’è chiuso con un fatturato consolidato che si è attestato a 337 milioni di euro a fronte di un Ebitda salito dell’11,2% a 66,9 milioni di euro rispetto ai 60,1 milioni di euro al 31 dicembre dell’anno 2009. Luce verde anche per l’Ebit, cresciuto anno su anno del 17,6% a 40,8 milioni di euro, e per l’utile netto che è schizzato del 47,7% a 27,6 milioni di euro rispetto ai 18,7 milioni di euro di profitti netti con cui il Gruppo Save aveva chiuso l’esercizio 2009.
Fondi comuni: le novità proposte da Eurizon Capital
Il campo dei fondi, armonizzati e non, è caratterizzato da due novità piuttosto interessanti ideate da Eurizon Capital: si tratta, nello specifico, di un fondo non armonizzato (il codice Isin è IT0001273769) e di un altro che è invece armonizzato (IT0001050167). Ci sono tratti comuni e differenze tra le due proposte che vanno analizzate nel dettaglio. Anzitutto, il fondo non armonizzato è stato studiato per perseguire un investimento finalizzato alla creazione di valore aggiunto, un obiettivo da raggiungere in relazione alle performance di due indici, il Ftse Eurotop 100 in Euro (al 95%) e il JP Morgan Euro Cash Index 1 mese. Lo scostamento da questi benchmark è sostanzialmente rilevante e, come è intuibile, la focalizzazione va a riguardare le valute dei paesi che appartengono all’Unione Europea.
Arte: la situazione dei fondi di investimento
La crisi finanziaria globale ha rappresentato senza dubbio una bella “batosta” per i fondi di investimento nell’arte, in particolare quelli che erano stati lanciati con grande entusiasmo nel 2006: gli esempi in questo senso non mancano di certo e si può citare, tra tutti, l’hedge fund Trading Art, il quale è stato poi costretto a chiudere la sua avventura in una triste liquidazione già nel 2009. Lo stesso destino è capitato anche ai prodotti Osian’s, visto che gli investitori hanno preferito accantonare queste scelte ai primi sentori della congiuntura economica negativa. L’esempio italiano più lampante di questa tendenza è quello di Sorgente, la società di gestione del risparmio che aveva perfezionato due anni fa l’acquisto di una pinacoteca da Vegagest, beneficiando, tra l’altro, dell’autorizzazione della Banca d’Italia, ma che al momento non risulta operativo. Il 2011, però, è cominciato in maniera più incoraggiante per questo segmento di mercato.
Assicurazioni Generali ottiene licenza in Vietnam
Via libera all’operatività del colosso triestino delle assicurazioni Generali in Vietnam. La società quotata in Borsa a Piazza Affari, infatti, ha ottenuto dal Ministero delle Finanze di Hanoi la licenza per operare in un Paese che, come messo in risalto da Generali con una nota, in termini di crescita in Asia è secondo solamente alla Cina. E così la società triestina potrà operare nel ramo vita attraverso la Generali Vietnam Life Insurance Company, una società controllata interamente dalle Assicurazioni Generali, ed avente la sede a Ho Chi Minh City; già dalla fine del 2009, tra l’altro, Generali aveva aperto proprio a Ho Chi Minh City un ufficio di rappresentanza. Per quel che riguarda le prospettive di sviluppo nell’area, Generali ha fatto presente come lo scenario sia estremamente favorevole per l’industria delle assicurazioni se si considera che solo nello scorso anno la crescita settoriale è stata pari a ben il 22% in virtù di componenti e di fattori positivi quali lo sviluppo demografico e l’attuale bassa penetrazione assicurativa, corrispondente solamente all’1,6% del prodotto interno lordo.
Snam Rete Gas: utili e ricavi Q1 2011 in crescita
Si è chiuso con una moderata crescita dei principali indicatori economici il primo trimestre 2011 di Snam Rete Gas. Giovedì scorso, sotto la presidenza di Salvatore Sardo, il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari ha esaminato ed approvato i dati Q1 2011, caratterizzati nello specifico da una crescita dei ricavi totali del 2,9% a 824 milioni di euro a fronte di un utile operativo salito del 6,1% a 519 milioni di euro, ed un utile netto in progresso anno su anno dell’1,3% a 305 milioni di euro. Il tutto a fronte, nel periodo, di investimenti tecnici pari a 268 milioni di euro, ed un cash flow da attività operativa che si è attestato a 524 milioni di euro. A livello di business, Snam Rete Gas nel trimestre ha immesso nella rete di trasporto un totale di 23,59 miliardi di metri cubi di gas con una contrazione contenuta, anno su anno, e pari all’1,6%, mentre nei tre mesi il numero di contatori attivi è salito dell’1,2% attestandosi a quota 5,86 milioni.
Iron Mountain placa gli investitori con un nuovo dividendo
Iron Mountain Incorporated, compagnia statunitense attiva prevalentamente nei servizi di registrazione, è stata persuasa da un’altra società, la Elliott Management, a modificare la propria strategia obbligazionaria: in particolare, l’azienda di Boston sta cercando di convincere i propri investitori circa le possibilità offerte dal mercato dei bond e dal relativo dividendo che potrebbe essere ottenuto. I titoli in questione ammontano a trecento milioni di dollari, vantano un rendimento pari all’8% e giungeranno a maturazione nel mese di giugno del 2020. Proprio nel corso delle contrattazioni di ieri, questi stessi strumenti hanno conseguito il loro primo ricavo dopo sei giorni, attestandosi a quota 103,5 centesimi di dollaro, secondo quanto stimato da Trace, il sistema di prezzo della Financial Industry Regulatory Authority.