La figura di Steve Jobs è stata senza dubbio decisiva e rivoluzionaria per l’intero settore tecnologico: la sua creatura, la Apple, ha soddisfatto milioni e milioni di consumatori ed era inevitabile che anche la sua morte avesse delle ripercussioni evidenti in molti ambiti. In effetti, dal momento della sua scomparsa, il titolo del colosso di Cupertino ha subito degli sbalzi piuttosto evidenti. Tutto è cominciato proprio lo scorso 5 ottobre, il giorno della morte di Jobs, quando il New York Stock Exchange ha fatto registrare una perdita di terreno molto corposa, ance se poi si è ottenuta una importante compensazione grazie al lancio e alle successive vendite dell’iPhone 5.
Pimco e Source unite dall’emissione di un Etf high yield
È un buon momento quello attuale per sottoscrivere Exchange Traded Products (Etp): Source è una protagonista assoluta in questo senso, ma l’ultimo spunto che merita un approfondimento è quello di una collaborazione della stessa piattaforma con Pimco, la società attiva nell’ambito della gestione patrimoniale. Si tratta, nello specifico, del lancio di un Etf, vale a dire il Pimco Short-Term High Yield Corporate Bond Index Source, una denominazione complessa per un prodotto che però si presenta in maniera molto interessante. Anzitutto, bisogna precisare che la quotazione ha avuto luogo presso il London Stock Exchange, mentre il funzionamento vero e proprio prevede la replica dell’indice Bank of America Merrill Lynch 0-5 Year Us High Yield Constrained.
La Costa Rica pianifica le emissioni di bond del 2012
Il governo della Costa Rica cercherà di vendere almeno cinquecento milioni di dollari in titoli obbligazionari nel corso di quest’anno: l’intento della nazione centroamericana è quello di sostenere in maniera adeguata la crescita economica, cercando di migliorare al contempo il proprio sistema infrastrutturale, come ha anche sottolineato Fernando Herrero, ministro delle finanze. In questo modo, il paese si unisce idealmente a Bolivia e Trinidad & Tobago, le quali hanno annunciato di recente i loro piani obbligazionari con l’identica denominazione in dollari americani, il tutto per ridimensionare i costi di indebitamento. Le obbligazioni costaricane dovrebbero beneficiare di una scadenza pari a dieci anni, con il rendimento che deve invece ancora essere discusso.
Premafin vola in Borsa dopo assemblea azionisti
Premafin vola oltre il 15% ed entra di diritto nei titoli più speculativi degli ultimi mesi; il book di negoziazione è sotto assedio da quanto FonSai . L’assemblea degli azionisti di Fondiaria-Sai di oggi discute dell’aumento di capitale da 1.1 miliardi di euro e fin’ora quello che è emerso sono le partecipazioni come di seguito; 5% Palladio e 3% Sator, mentre le quote maggiori sono di Premafin (35.76%) e Unicredit (6.98%).
Anche se l’andamento in Borsa di Premafin è ormai estremamente chiaro e probabilmente sarà lo stesso anche domani, meno trasparente sono le decisioni dell’assemblea; le fonti riportano informazioni ben diverse, visto che alcuni sostengono che l’aumento di capitale potrà essere fatto solo con operazione Unipol, mentre una parte della cronaca sostiene esattamente l’opposto e cioè che l’accordo con Unipol non è necessario.
I rally delle commodities presso il Chicago Board of Trade
Il grano, il mais e i semi di soia sono stati i protagonisti assoluti del rally che ha caratterizzato quest’ultima settimana presso il Chicago Board of Trade: la constatazione deriva ovviamente dalle ultime contrattazioni che hanno coinvolto la piazza americana. In effetti, se si osserva da vicino cosa è successo per quel che concerne il grano, le spedizioni del mese di maggio di questi contratti futures hanno fatto registrare un incremento di 0,7 punti percentuali, con la quota che si è attestata sui 6,695 dollari il bushel, dopo aver anche toccato i 6,73 dollari, vale a dire il livello più alto dallo scorso 5 marzo.
Almarai debutta ufficialmente nel mondo dei sukuk
Hsbc Saudi Arabia ha reso noto di essere l’unica banca incaricata di gestire il primo programma di sukuk di Almarai: l’emissione appena menzionata prevede un importo complessivo di un miliardo di riyal (circa 267 milioni di dollari americani) con la compagnia in questione che rappresenta la più grande società alimentare dell’area del Golfo per quel che concerne il volume di mercato. Un piano finanziario simile consente indubbiamente ed effettivamente di raggranellare il denaro necessario per accedere al mercato di riferimento in maniera rapida ed efficiente, la scelta ideale per tutti quegli emittenti che hanno intenzione di puntare alla flessibilità.
Previsioni prezzo Benzina 2012
Anche se i trascorsi più e meno recenti dovrebbero aver fugato ogni dubbio, la credenza comune è ancora quella che il prezzo della benzina dipenda dal prezzo del petrolio. Per quanto possa sembrare strano, secondo i dati raccolti il prezzo della benzina si potrebbe benissimo considerare come un’entità a se stante in grado di subire grandi variazioni senza che il prodotto grezzo aumenti o diminuisca.
Di questo possiamo prendere visione semplicemente sovrapponendo il grafico del Brent Crude Oil a quello del prezzo della benzina in Italia; i livelli raggiunti con la bolla speculativa degli anni scorsi non sono rientrati come sarebbe dovuto succedere ed anzi nella fase laterale che è seguita il prezzo del prodotto finito ha continuato ad aumentare senza più minimamente seguire l’andamento del Petrolio grezzo.
Source quota il suo Physical Gold P-Etc anche su Xetra
Source, tra le più celebri e importanti piattaforme finanziarie per quel che riguarda gli Etp (Exchange Traded Product), ha annunciato un nuovo prodotto che sta già beneficiando della sua prima quotazione: si tratta di un Exchange Traded Commodities collegato all’andamento dell’oro fisico, vale a dire il Source Physical Gold P-Etc, la cui denominazione è avvenuta ovviamente in euro. In aggiunta, bisogna anche ricordare che la negoziazione è avvenuta presso il sistema elettronico di trading Xetra. La gamma in questione viene dunque ulteriormente ampliata, tanto che questo strumento finanziario si accompagna idealmente ad altri Etc che sono stati quotati in Svizzera e nel Regno Unito in modo da denominare il tutto in dollari e in sterline.
Debito pubblico record in Spagna
Torna la paura dei debiti sovrani? Forse si. la BCE e tutta l’Unione Europea ha appena iniziato a risolvere, forse in via definitiva finalmente, la crisi della Grecia, approvando i piani di aiuti e chiedendo in cambio delle riforme precise, e fino a qualche minuto fa’ sembrava che tutto andasse per il meglio. Proprio nel momento in cui l’Euro abbassa la guardia arriva invece una nuova minaccia ed ha un nome già conosciuto: Spagna. Il debito pubblico sfiora il nuovo record; il rapporto tra debito pubblico e PIL è salito oltre il 68.5% rispetto al 61.2% nello stesso periodo dell’anno precedente.
A dire il vero anche in questo senso nessuno si aspettava un miglioramento, ma la notizia supera comunque le stime precedenti e rimette in gioco le precisioni. Alla luce dei nuovi dati il debito pubblico è previsto in salita per tutto il 2012.
Fiat: sotto accusa stipendio di milionario di Marchionne
Fiat nell’occhio del ciclone; mentre è in corso la ripresa e la stabilizzazione dei mercati finanziari, la storica azienda torinese si trova forse a passare il peggior momento degli ultimi anni. Nella giornata di oggi Mirafiori e Melfi sono chiuse per cassa integrazione mentre Cassino, Pomigliano e Sevel sono in sciopero. Susanna Camusso per la Cgil dichiara:
Noi chiediamo al governo che la Fiat investa in Italia, che faccia dei modelli per essere concorrenziale sul mercato europeo, non consideri l’Italia la ruota di scorta delle produzioni degli altri Paesi
A New York futures su caffè e zucchero in calo
L’Intercontinental Exchange di New York ha assistito al sostanziale rallentamento dei contratti futures collegati alle performance del caffè, una delle principali “soft commodities” in questo senso: le perdite, comunque, hanno riguardato anche gli stessi strumenti finanziari che osservano da vicino l’andamento del cacao, mentre lo zucchero ha fatto registrare dei cambiamenti appena percettibili. Facciamo dunque un po’ d’ordine. Per quel che riguarda il caffè, c’è da dire che la qualità arabica è scesa in maniera decisa, anche se si tratta di un livello superiore al minimo degli ultimi diciassette mesi. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che le spedizioni di maggio hanno subito un calo di 0,4 punti percentuali (settantacinque centesimi di dollaro in meno), raggiungendo in questa maniera quota 1,82 dollari la libbra.
Settore immobiliare negativo nel 2011
Durante il 2011 risulta che le compravendite immobiliari in Italia siano calate dell’1.9% a circa 1,300 milioni di transizioni totali durante tutto l’anno.
L’arretramento del mercato è stato generale e tutto sommato potevamo aspettarcelo; in un anno di profonda crisi con lo spread che ha spaventato l’Italia da Agosto scorso per la paura del default del Bel Paese, poche persone potevano pensare di acquistare immobili sia ad uso commerciale che ad uso residenziale, anche se effettivamente questo dato è stato smentito,
Sembra infatti che nell’ultimo trimestre ci sia stata una vaga ripresa del settore residenziale, anche se effettivamente non si fanno molte distinzioni nei dati diffusi; questi sono infatti generali e riguardano sia le famiglie che i grandi fondi immobiliari che, come sappiamo, quando tira aria di crisi ed i prezzi scendono non ci pensano due volte a tirare fuori i soldi e comprare a “sconto”.
H2O Asset Management si assicura la gestione del fondo Polaris
Il mandato ricevuto da H2O Asset Management in questi ultimi giorni è davvero importante e prestigioso: la compagnia londinese, celebre proprio per la sua gestione degli assets finanziari, dovrà infatti “prendersi cura” di un comparto del fondo di diritto lussemburghese Polaris Fund. Il nome Polaris fa immediatamente pensare all’omonima piattaforma che opera a livello del Vecchio Continente e che di solito viene incontro alle specifiche esigenze degli investitori di tipo istituzionale e professionale. L’importo dello strumento in questione è pari a cento milioni di euro, visto che si tratta di una strategia obbligazionaria globale e del tipo “total return”.
Conviene investire nel BTP-Italia?
Sembra proprio che il Governo stia puntando moltissimo sul nuovo BTP Italia appena presentato, tanto che qualcuno inizia a chiedersi se non ci sia qualche interesse strano dietro la prima asta del nuovissimo Buono.
La verità dei fatti è semplicemente che il MEF non può certo permettersi un “flop” sul mercato, proprio nel momento in cui si comincia a parlare di ripresa economica.
Pur essendo sempre il Buono del Tesoro Poliennale a 10 anni ad indicare il “benessere” del Paese e la sua posizione nell’Eurozona sappiamo quanto le scadenze a breve termine sono diventate importanti negli ultimi anni e sappiamo anche quanto sia alta la “concorrenza” tra prodotti di quel range di scadenza.