I motivi per investire in francobolli

Ci sono degli investimenti finanziari che potrebbero sembrare “bizzarri”, ma che in realtà possono anche consentire di ottenere dei ricavi interessanti. Uno di questi è quello relativo ai francobolli. Si tratta di una soluzione che non viene molto praticata all’interno del nostro paese e allo stesso modo anche nel resto del mondo, ma questa particolarità può essere spiegata in modo semplice. Un elemento a favore dei francobolli è rappresentato senza dubbio dalla loro rivalutazione media che fanno registrare nel giro di un anno.

Come scegliere il miglior conto corrente

Aprire un conto corrente assomiglia un po’ a un acquisto importante e di un certo peso: questa operazione può quindi essere paragonata all’acquisto di uno strumento tecnologico, visto che non vale la pena spendere cifre esagerate se non si devono sfruttare chissà quali funzioni. Lo stesso discorso vale anche per tali prodotti finanziari, dunque ci si può chiedere in modo legittimo quale sia il conto migliore, alla luce di tutte le spese, degli sportelli che sono resi disponibili, degli interessi a cui bisogna far fronte e della solidità dell’istituto di credito a cui si fa affidamento in questo caso. Ebbene, la risposta dipende essenzialmente dal rispetto di alcuni punti.

La Malesia è sempre più leader del mercato dei sukuk

Il motto ufficiale della Malesia recita espressamente “l’unità è forza”: ebbene, l’unità e la forza della nazione asiatica sono ben testimoniate in questo momento storico dagli investimenti finanziari, dato che l’emissione totale di sukuk sia per scopi governativi che societari sono destinati a raggiungere un totale molto importante nel corso di quest’anno, vale a dire 44 miliardi di dollari americani, di cui un buon 60% sarà riferibile a questo paese (si tratta di circa ventisei miliardi di dollari per la precisione). Se si vuole effettuare un confronto interessante, c’è da dire che lo scorso anno le quotazioni globali erano di gran lunga inferiori, di poco superiori ai ventisei miliardi.

I dati economici americani sospingono i futures sul rame

Il rame ha subito il primo rialzo degli ultimi tre giorni, dopo che le ultime pubblicazioni statistiche hanno messo in luce un sostanziale miglioramento del mercato del lavoro e una accresciuta fiducia da parte dei consumatori: in aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno la ripresa dell’economia degli Stati Uniti, il secondo maggior paese al mondo per quel che concerne i consumi di tale metallo. Secondo alcuni analisti finanziari, poi, l’outlook in questione può essere definito come “abbastanza costruttivo”, visto che perfino l’economia della Cina sta andando meglio di quanto si possa credere.

Calendario festività Pasqua

Borsa Italiana fa’ il week-end lungo; con la chiusura di oggi lo stop alle contrattazioni inizia e durerà fino a Martedì mattina, quando si riprenderanno gli scambi dove si sono lasciati. Il mercato ha appena chiuso un’ottava estremamente difficile in cui il FTSE-Mib è tornato in zona critica e lo spread è salito a livelli di pericolo.

La perdita di quota 15000 sull’indice italiano sfiorata ieri ha spaventato buona parte degli investitori che hanno preferito liquidare le posizioni in vista proprio dei 4 giorni di stop che oggi iniziano in Europa, con l’Eurex che chiude i battenti insieme a Piazza Affari.

Nei prossimi giorni difficilmente nel resto del mondo avremo notizie tali per cui Martedì mattina si avrà il timore di un gap, ma chi ha scelto di restare sul mercato corre comunque dei rischi non indifferenti nel breve termine visto che l’indice italiano minaccia quota 14000 prima di ripartire e tentare il recupero.

Emissione BOT trimestrali ed annuali dell’11 Aprile 2012

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per l’11 Aprile prossimo un’asta di BOT per un importo complessivo pari a 11 miliardi di euro. Il 16 dello stesso mese vengono a scadere BOT per 8,25 miliardi di euro, tutti con scadenza annuale, mentre quelli proposti sono sia di tipo annuale che di tipo trimestrali. I primi avranno durata a 91 giorni (quindi scadenza al 16/07/2012) e saranno emessi per un importo complessivo di 3 miliardi di euro. I Buoni Ordinari del Tesoro annuali invece saranno emessi per un importo complessivo di 8 miliardi di euro ed avranno scadenza al 12 Aprile 2013 per una durata complessiva di 361 giorni considerando il regolamento dell’emissione previsto per il 16 Aprile prossimo.

Come di consueto i titoli saranno sottoscrivibili per un minimo di mille euro e le partite prenotate al momento della sottoscrizione potranno essere negoziate sul mercato MOT secondo gli orari di Borsa.

Le ultime aste obbligazionarie dell’Ungheria

Il governo ungherese ha già ricevuto scommesse e ordini per quasi settantacinque miliardi di fiorini in relazione ai relativi titoli obbligazionari: bisogna comunque precisare che l’offerta in questione, come accade di consueto, è stata molto più bassa e pari a circa quarantatre miliardi complessivi. L’emittente era però intenzionata ad assegnare un valore leggermente superiore in questo senso, ma gli strumenti hanno poi beneficiato di un altro importo. Entrando più nel dettaglio di questo lancio finanziario, c’è da sottolineare come i rendimenti medi siano stati fissati circa sette-dieci punti base al di sopra di quelli della giornata di ieri (si sta facendo riferimento al benchmark), mentre risultano essere più alti di circa 8-19 punti nel confronto con la precedente asta di bond che si è tenuta due settimane fa.

BlackRock: iShares lancia due nuovi Etf

IShares, la divisione di BlackRock che si occupa soprattutto di Exchange Traded Fund, introdurrà a breve il suo terzo e quarto strumento di questo tipo: il lancio è imminente, tanto da essere in programma per questa settimana, quando conosceremo i nuovissimi iShares Global High Yield Corporate Bond Fund e l’iShares Morningstar Multi-Asset Income Index Fund. Si tratta di due strumenti che ampliano la gamma dell’unità in questione e che verranno collocati presso il Bats Exchange di Lenexa (Kansas City). Il primo fondo a cui si è fatto riferimento sarà strettamente collegato a un indice specifico, vale a dire il Markit iBoxx Global Developed Markets High Yield, il cui nome fa già ben intendere quale sia la caratteristica principale.

Spread Btp-Bund torna a livelli critici

Cresce il clima di crisi  sui listini di Borsa, con i bancari che guidano il ribasso mentre l’indice di riferimento registra un -3% complessivo per il settore. Il FTSE-Mib a metà seduta sfiora 15000 punti spaventando gli investitori che durante la prima fase della penultima seduta dell’ottava corrente hanno venduto a piene mani i titoli a maggiore capitalizzazione di Piazza Affari, eccezione fatta solo per Salvatore F., STM, Luxottica e Lottomatica, che in ogni caso guadagnano veramente poco terreno.

Tolte le buone notizie di Lottomatica, le uniche in grado di giustificare la sua posizione sul listino di oggi, per il resto sul mercato è confusione; lo spread torna a livelli di pericolo, andando a sfiorare quota 400 (che dai 375 punti non è così distante come vorremmo credere) e superando di gran lunga la quota di 330, ritenuta importante dagli analisti. Finita l’euforia per il Governo Monti? Forse si.

Lottomatica pronta a sbarcare in Irlanda?

La questione Irlandese pur essendo delicata è ben distante dalla situazione della Grecia; per quanto il Paese sia ora in difficoltà e lo sciopero Generale di qualche giorno fa’ ha aggravato la situazione, sembra che il Governo riesca ancora a prendere decisioni importanti e volte al riacquisto della fiducia e della stabilità. I 90 miliardi di debito presso il Fondo Monetario Internazionale sono una “zavorra” notevole per la ripresa, ma l’intenzione è sicuramente quella di uscire a testa alta da questo periodo difficile e lo dimostra la presa di posizione di oggi. Il Governo ha deciso di privatizzare la lotteria; da questa operazione vuole ricavare circa 600 milioni di euro per affidare in gestione tramite appalto tutto il sistema delle lotterie.

Cacao, i futures scendono ai livelli di gennaio

I contratti futures relativi al cacao sono scesi al loro livello più basso dallo scorso mese di gennaio a causa degli ultimi segnali sulla commodity, con la domanda prevista in forte rallentamento: la produzione mondiale della pianta in questione potrebbe infatti superare la domanda complessiva di 110mila tonnellate, come stimato dalla compagnia Asset & Resource Management Company. Le scorte, le quali sono monitorate in maniera costante dall’Intercontinental Exchange di New York, sono destinate a crescere fino a quasi 5,5 milioni di sacchi, il record maggiore dal mese di maggio del 1999.

I bond del Vietnam hanno il miglior rendimento dell’Asia

I bond vietnamiti denominati in dollari sono gli strumenti finanziari che hanno conseguito i maggiori guadagni nel corso di quest’anno nel continente asiatico: il motivo è presto spiegato, visto che il primo ministro Nguyen Tan Dung ha da tempo dichiarato guerra all’inflazione, accrescendo allo stesso tempo le riserve di valuta estera, favorendo in questa maniera la domanda per le azioni. I titoli in questione hanno garantito agli investitori un rendimento piuttosto consistente, pari a dieci punti percentuali, come mostrato chiaramente dagli indici di Hsbc. I ritorni economici di altre nazioni asiatiche sono ben lontani da questo livello, con le obbligazioni indiane che hanno superato di poco il 7%, mentre quelle cinesi sono poco al di sotto del 5%.

Scorporo Rete Telecom Italia 2012

Mentre Piazza Affari crolla per il sesto giorno di fila andando a sfiorare la quota strategica di 15500 punti, Telecom Italia “alza la testa” e guadagna, contro corrente, l’1.55% portandosi a quota 0.8860. L’ottimismo deriva dalle parole spese da Bernabè sullo scorporo della rete telefonica; secondo l’amministratore delegato l’effetto sarebbe positivo e lo prenderebbe in considerazione se questo volesse dire avere una regolamentazione più favorevole dell’attuale.

L’AD si riferisce probabilmente alla necessità di aggiornare la rete ed investire nel cablaggio della fibra dalle centraline alle case; l’investimento è oneroso ma con uno scorporo ed una regolamentazione migliore sarebbe plausibile prenderlo in considerazione, e tramite anche l’aiuto della Cassa dei Depositi e Prestiti si potrebbero trovare i fondi per l’intervento.

Facebook vale 103 miliardi di dollari

Cresce l’attesa per lo sbarco di Facebook a Wall Street, ma crescono anche i problemi; tra le curiosità sul mercato degli scambi secondari la più strana riguarda il taglio del personale alla SecondMarket che toccherà il 10% del personale proprio in virtù del fatto che non servirà più regolamentare gli attuali scambi di azioni sul mercato secondario, una volta che Facebook sarà   ufficialmente in Borsa a Wall Street.

FACEBOOK, LA VALUTAZIONE SALE A CENTO MILIARDI DI DOLLARI

Ma quanto vale Facebook? Solo pochi giorni fa’ abbiamo appreso che il valore della società era sceso in prossimità di 90 miliardi di dollari, cifra comunque estremamente interessante. Oggi si torna nuovamente oltre i fatidici “100” e le ultime danno ben 103 miliardi di dollari di valore alla realtà creata da Mark Zuckerberg.