Negli ultimi tempi il boom del mercato obbligazionario sta partorendo il successo di prodotti finanziari fino a qualche tempo fa dimenticati dagli investitori, ovvero i covered bond, che sono obbligazioni garantite. In realtà, i covered bond si fanno apprezzare molto per il fatto di essere inquadrati come una sorta di prodotti “rifugio”, in grado di garantire una sorta di immunità dal cosiddetto bail-in, ovvero il processo di controllo delle banche centrali, dal default degli stati sovrani e dalla natura intrinseca del contratto che continua a funzionare anche in caso di fallimento dell’emittente.
Telecom Italia prossime mosse
Cosa farà Telecom Italia nei prossimi giorni e nelle prossime settimane? E’ questa la domanda che decine di migliaia di investitori si stanno ponendo in queste ore, alla ricerca di una linea interpretativa sul futuro dell’operatore italiano. Giovedì scorso il gruppo ha discusso a lungo del possibile spin-off della rete, senza assumere alcuna decisione, e rinviando di fatto ogni presa di posizione “ufficiale” al prossimo consiglio di amministrazione del 6 dicembre.
Previsioni bond paesi emergenti 2013 secondo Jp Morgan Am
Nonostante la corsa messa a punto negli ultimi mesi, i bond dei paesi emergenti restano ancora molto attraenti per la maggior parte dei gestori dei fondi di investimento. E’ chiaramente indispensabile una certa selettività se si vuole trovare valore ed evitare brutte sorprese e/o eccessivi rischio (come il caso dell’Argentina, tornata di nuovo a essere a rischio default). Ad ogni modo, in termini relativi, le obbligazioni dei paesi emergenti offrono ancora rendimenti più elevati rispetto a quelli dei paesi maturi, con 240-250 punti di spread sui bond governativi americani.
La Mongolia cerca investitori per i propri bond
La Mongolia sta incontrando i propri potenziali investitori da pochissimi giorni a questa parte: l’obiettivo è quello di discutere una imminente vendita di un titolo obbligazionario denominato in dollari, anche se la pausa imposta dalle festività americane per il Ringraziamento hanno un po’ bloccato l’iter in questione. Non è la prima volta che si parla del paese dell’Asia settentrionale in relazione a un investimento simile. Ad esempio, alla fine di agosto col fondo di Silk Road si è potuto investire su Mozambico, Myanmar e Mongolia; un precedente che invece non incoraggia alla stessa maniera è quello di oltre un anno fa, quando a ottobre del 2011 la Mongolia cancellò l’emissione di bond in dollari.
Amaro Averna verso la quotazione
L‘amaro Averna, uno dei liquori storici delle tavole italiane, potrebbe presto sbarcare in Borsa. A darne intuizione è il mandato, alla Vitale & Associati, al fine di vagliare le opzioni dispnibili e scegliere la migliore opportunità di sviluppo, con l’ingresso di nuovi soci di minoranza. L’obiettivo del gruppo (che fattura 200 milioni di euro, in gran parte in Italia) è quello di trovare un fondo che punti sul finanziamento della crescita internazionale, eventualmente anche attraverso acquisizioni societarie.
Commerzbank-Kepler: due certificati quotati sul Sedex
Commerzbank e Kepler Capital Management hanno deciso di unire le loro forze per mettere a disposizione dei certificati di investimento collegati a determinate azioni del continente europeo: qual è l’obiettivo della banca tedesca e della compagnia finanziaria svizzera? Si tenta di innovare in maniera decisa l’investimento nei titoli azionari, quindi da quattro giorni il comparto Sedex di Borsa Italiana ha accolto due certificati, vale a dire il Cash Collect legato ai titoli europei e focalizzato sulle esportazioni e il Discount Certificate sugli indici internazionali. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando del prodotto su Strategia Euro Export e lo strumento legato a ben tre indici, vale a dire gli Hsi (Hang Seng Indexes), lo S&P 500 e il Dj Eurostoxx 50.
I futures bovini in crescita grazie alla domanda di carne
I futures sulla carne bovina sono riusciti ad ampliare il loro rally, nonostante il ridimensionamento dell’offerta di manzo statunitense: più che altro, l’influenza principali per quel che riguarda questi strumenti finanziari è stata esercitata dall’accresciuta domanda di carne, visto che i grossisti hanno provveduto a rifornirsi in maniera adeguata prima che comincino le festività natalizie. La produzione commerciale di manzo americano nei dieci mesi che si sono conclusi lo scorso 31 ottobre è scesa infatti di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima.
Rating Francia per S&P
Chiusura di settimana in chiaro scuro per i mercati finanziari. Sul fronte obbligazionario si registra un lieve calo dello spread tra Btp e Bund, in una giornata nella quale il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha ribadito che la Bce è pronta a intervenire con lo scudo anti-spread. La notizia di ieri è, tuttavia e almeno per quanto concerne i confini transalpini, che S&P ha confermato il rating di Aa+ della Francia con outlook negativo. Una scelta che fa seguito al declassamento da parte di Moody’s, che ha retrocesso il rating della Francia ad Aa1.
Argentina rischia un nuovo default
Gli economisti li chiamano debitori seriali, ovvero emittenti che per propria natura non riescono a fare a meno di dichiarare periodicamente lo stato di fallimento. L’Argentina è un caso emblematico di come un paese con enormi ricchezze naturali non sia in grado di scrollarsi di dosso l’eticchetta di debitore seriale, visto che oltre dieci anni dopo l’ultima ristrutturazione del debito il paese rischia nuovamente di finire in default. L’antefatto ci porta però negli Stati Uniti: la scorsa notte un giudice di New York ha stabilito che Buenos Aires dovrà pagare anche i possessori di bond che non accettarono la ristrutturazione successiva al default del 2001.
Société Générale emette Samurai Bond dopo quattro anni
Société Générale, tra gli istituti di credito più importanti di Francia, è tornata a emettere Samurai Bond dopo oltre quattro anni dal momento in cui si è registrata per l’offerta di tali titoli: con questo termine si intende un bond che è denominato in yen e che è quotato a Tokyo da parte di una società di nazionalità non giapponese (bisogna dunque sottostare ai regolamenti nipponici). L’importo complessivo scelto dalla banca transalpina è pari a settanta miliardi di yen (circa novecento milioni di euro per la precisione), ma per quale motivo si è tornati a tale soluzione dopo tanto tempo?
Downgrade per Sony e Panasonic
Sony e Panasonic, due tra i più noti marchi dell’industria elettronica giapponese, sinonimo di innovazione di tradizionale qualità in tutto il mondo, sono appena stati declassati da una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che ha definito “junk” (“spazzatura”) il giudizio sul merito delle società. Ma vediamo insieme per quali motivi è stata assunta tale decisione, e cosa potrebbe ora accadere agli investimenti in Sony e in Panasonic alla luce di queste preannunciate novità.
Classifica 10 azioni di borsa più care del mondo
Un’interessante indagine dell’ufficio studi de Il Sole-24 Ore ha dimostrato che oggi ci sono azioni che quotano su livelli incredibilmente elevati e difficilmente acquistabili dai risparmiatori retail con disponibilità di denaro limitate. Il quotidiano economico-finanziario ha stilato una classifica delle azioni più care del mondo, dalla quale si evince che il gradino più alto del podio spetta alla holding finanziaria americana Berkshire Hathaway, controllata dal guru della finanza mondiale Warren Buffet, che per qualche tempo è stato anche l’uomo più ricco del pianeta.
L’India introdurrà uno sconto sugli Etf
Il governo indiano sta considerando seriamente di offrire dei veri e propri sconti per quel che riguarda gli Exchange Traded Fund collegati al settore pubblico: l’intento è quello di attrarre il maggior numero di investitori finanziari e di assicurare che il piano di disinvestimento sia posto in essere correttamente. Come ha precisato il Ministero delle Finanze del paese asiatico, lo sconto iniziale sarà pari al 5%, una offerta a cui poi potrà aggiungersi un altro 5% come bonus fedeltà in favore di tutti quei soggetti che hanno investito su strumenti finanziari di questo tipo. L’agevolazione andrà a riguardare il valore netto dell’asset, il quale sarà calcolato sulla base del prezzo azionario medio delle compagnie.
Lottomatica emette bond da 500 milioni
Il consiglio di amministrazione di Lottomatica ha approvato nella giornata di ieri l’emissione di un senior bond non convertibile riservato a investitori istituzionali per un controvalore massimo pari a 500 milioni di euro. L’eurobond dovrebbe essere emesso a breve e sarà garantito da Invest Games Sa, Gtech holdings, Gtech Corp e Gtech Rhode Island. Nel comunicato della società dei giochi italiana si legge che l’emissione obbligazionaria servirà a rifinanziare una parte dell’indebitamento del gruppo e a sostenere le attività generali del gruppo.