Henderson lancia il segmento high-yield in euro

Henderson Global Investors, società finanziaria che fa parte dell’omonimo gruppo irlandese, ha deciso di lanciare un nuovo segmento relativo ai bond denominati in euro e dall’alto rendimento: il nome del comparto in questione fa già intendere molte caratteristiche, vale a dire Henderson Horizon Euro High Yield Bond. Non si sta parlando di una compagnia qualsiasi, visto che pochi giorni fa è stata inclusa tra i migliori gestori al mondo del 2012 secondo Citywire. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la gestione del comparto sarà assegnato al team che si occupa del reddito fisso, mentre la guida vera e propria spetterà a due persone, vale a dire Stephen Thariyan e Chris Bullock.

Migliori bond ad alto rendimento con cedole superiori all’8%

I bond ad alto rendimento (detti anche high yield bond) sono titoli obbligazionari maggiormente speculativi, in quanto presentano rating bassi nella scala di valutazione di Standard & Poor’s (BBB-), Fitch (BBB-) e Moody’s (Ba3). A fronte di un elevato rischio tassi e di emittente, offrono cedole che spesso toccano addirittura il 10%. Se lo scorso anno le emissioni di bond ad alto rendimento avevano raggiunto i 241 miliardi di euro (una cifra considerata molto alta), quest’anno il mercato degli high yield bond dovrebbe toccare 350 miliardi di dollari.

Depositi Bnl in crescita

Bnl ha comunicato che nel corso del terzo trimestre 2012, nonostante la congiuntura sfavorevole, l’istituto di credito ha mostrato un incremento del 3,5 per cento dei depositi rispetto al terzo trimestre 2011. Una crescita principalmente imputabile alle imprese e alla pubblica amministrazione e meno, evidentemente, alle famiglie.  Vediamo allora quali sono le principali considerazioni che possiamo trarre nei confronti di un investimento in Bnl e, soprattutto, quali sono le determinanti che hanno condotto tale apprezzamento dei depositi bancari Bnl.

Come investire sui Btp a 1-3 anni con gli Etf

Il 15 novembre 2012 è sbarcato a Piazza Affari sulla piattaforma EtfPlus di Borsa Italiana un nuovo Etf della Lyxor (gruppo Société Générale), che permette di replicare l’andamento del mercato dei Btp di breve termine. Si tratta del nuovo Lyxor Etf Mts 1-3 Italy Government Bond, che ha come codice Isin FR0011313741 e codice Bloomberg BTP13 IM. Questo Etf, che ha come lotto minimo di una quota circa 100 euro, permette di investire sui titoli di stato italiani con scadenza che va dai 12 ai 36 mesi.

L’Uruguay emette un bond ultratrentennale

L’Uruguay ha quotato un bond globale da 853 milioni di dollari: si tratta di un titolo obbligazionario che tenta di sfruttare il lunghissimo termine, visto che la scadenza dello stesso è prevista per il 2045 (la durata è dunque ultratrentennale). In aggiunta, il rendimento garantito dal governo di Montevideo è pari a 4,125 punti percentuali, come parte del programma che prevede la ristrutturazione del debito e che include anche un riacquisto di debito valutario estero per un importo di cinquecento milioni di dollari. Quali sono le intenzioni del paese sudamericano?

Investire in obbligazioni americane nel 2013 secondo Ing

L’economia americana sta fornendo buone indicazioni nelle ultime settimane, sebbene la crescita continui ad avvenire a ritmi modesti e l’occupazione resti su livelli preoccupanti. A seguito della riconferma di Barack Obama alla Casa Bianca, non ci saranno cambiamenti nelle strategie di politica monetaria della Federal Reserve, che continuerà a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici e i rendimenti di Treasury Bond su livelli molto bassi. Questo contesto dovrebbe favorire ancora per molto tempo le obbligazioni societarie americane.

Ubs punterà sul business italiano degli Etf

Ubs non si limita soltanto a consigliare azioni europee: il celebre istituto di credito svizzero è infatti pronto a buttarsi a capofitto in un’avventura che si preannuncia proficua. Il collegamento tra queste intenzioni e il nostro paese è presto detto. Nel dettaglio, la banca di Basilea e Zurigo ha deciso di sviluppare il proprio business relativo agli Exchange Traded Fund per quel che concerne l’Italia, tanto è vero che il progetto è stato fatto partire con la nomina di un responsabile per il Belpaese in relazione a tali strumenti finanziari (nello specifico si tratta di Simone Rosti).

Investire nelle borse europee a fine 2012 conviene?

Conviene investire nelle borse europee in questa parte finale del 2012? La domanda, oramai ben comune a tutti gli investitori dei mercati azionari, si è riproposta con insistenza alla chiusura della giornata di venerdì, che ha portato a termine una settimana da dimenticare per tutte le principali piazze finanziarie del vecchio Continente. Gli effetti dell’attesa per il rapporto della troika sul destino della Grecia, e la soluzione del fiscal cliff negli Stati Uniti, stanno infatti complicando – e non poco – il destino dei mercati secondari europei.

M&G scommette sulla fine dell’euro

Già alcuni mese fa il gruppo britannico M&G aveva sottolineato la propria posizione di forte scetticismo nei confronti della moneta unica europea. Ora ribadisce il concetto della propria scommessa contro l’euro, ritenendo che l’unica soluzione di lungo periodo della crisi europea è la fine dell’euro. A qualcuno potrà sembrare una provocazione, ma il gruppo M&G ha sempre dimostrato di essere profondamente critico nei confronti del progetto dell’unione monetaria europea. M&G scommette contro l’euro, mentre guarda con interesse agli Stati Uniti e pensia sia possibile una ripresa nel Regno Unito.

L’Indonesia emette il suo terzo sukuk sovrano

Il governo dell’Indonesia ha deciso di mettere a disposizione il suo terzo bond islamico: questo sukuk, il cui importo complessivo per quel che concerne l’offerta è pari a un miliardo di dollari, beneficia di una scadenza classica per il tipo di strumento di cui si sta parlando, vale a dire dieci anni, anche se a voler essere davvero precisi, bisogna sottolineare che si tratta di una porzione di un programma più ampio, il cui ammontare è almeno tre volte superiore. La scelta del governo di Giacarta conferma in maniera evidente come sia utile e conveniente investire in obbligazioni asiatiche a fine 2012.

Fiat quota europea ancora in calo

Nel corso del mese di ottobre Fiat ha immatricolato il 5,8 per cento in meno rispetto ad appena un anno fa. Complessivamente, nel corso dei primi dieci mesi del 2012 la contrazione delle immatricolazioni è stata prossima al 16 per cento, in un contesto (quello europeo) nel quale le vendite sono diminuite per il tredicesimo mese consecutivo, con meno di un milione di autovetture consegnate ai consumatori.

Sony torna dopo nove anni ai bond convertibili

Investire in Sony, se ne parlava giusto un mese e mezzo fa, ma l’argomento è ancora molto attuale: tanto è vero che il colosso nipponico dell’elettronica sta cercando di riprendersi da ben quattro anni consecutivi di perdite (sette mesi fa Sony era in perdita per 6,4 miliardi di dollari), un traguardo ambizioso che potrebbe essere raggiunto grazie alle obbligazioni convertibili. In effetti, la multinazionale di Tokyo sta pianificando nel dettaglio l’emissione di questi bond per un importo complessivo di 150 miliardi di yen (circa 2,5 miliardi di euro per la precisione).

L’aumento capitale della Cassa di Risparmio di Asti

L’ultima volta che si era parlato della Cassa di Risparmio di Asti risale allo scorso mese di settembre: in quel frangente, infatti, si fece riferimento a Monte dei Paschi e al blocco della cessione della quota in Biverbanca. Ebbene, a distanza di due mesi, oggi il consiglio di amministrazione dell’istituto di credito piemontese ha deciso di approvare in via definitiva l’aumento di capitale sociale che è stato proposto da tempo, vale a dire a titolo gratuito e anche a pagamento. Nello specifico, l’ammontare complessivo che è stato garantito in tal caso è pari a settanta milioni di euro, come si era venuto a sapere ad inizio agosto. Procediamo con ordine.

Anche in Europa si potrà scommettere sui mutui immobiliari USA

Poco meno di un mese fa avevamo già parlato della possibilità di una clamorosa bolla nel mercato dei mutui americani. Ora sembra che anche in Europa stia iniziando la caccia ad alcuni prodotti finanziari legati ai mutui immobiliari americani, come i Mortgage-Backed Securities (MBS), cioè quei prodotti partoriti dall’ingegneria finanziaria di Wall Street che solo qualche anno fa stavano per far crollare il sistema finanziario americano in quella che sarà ricordata come la peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione degli anni ’30 del secolo scorso.