Chiusura di settimana in chiaro scuro per i mercati finanziari. Sul fronte obbligazionario si registra un lieve calo dello spread tra Btp e Bund, in una giornata nella quale il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha ribadito che la Bce è pronta a intervenire con lo scudo anti-spread. La notizia di ieri è, tuttavia e almeno per quanto concerne i confini transalpini, che S&P ha confermato il rating di Aa+ della Francia con outlook negativo. Una scelta che fa seguito al declassamento da parte di Moody’s, che ha retrocesso il rating della Francia ad Aa1.
Argentina rischia un nuovo default
Gli economisti li chiamano debitori seriali, ovvero emittenti che per propria natura non riescono a fare a meno di dichiarare periodicamente lo stato di fallimento. L’Argentina è un caso emblematico di come un paese con enormi ricchezze naturali non sia in grado di scrollarsi di dosso l’eticchetta di debitore seriale, visto che oltre dieci anni dopo l’ultima ristrutturazione del debito il paese rischia nuovamente di finire in default. L’antefatto ci porta però negli Stati Uniti: la scorsa notte un giudice di New York ha stabilito che Buenos Aires dovrà pagare anche i possessori di bond che non accettarono la ristrutturazione successiva al default del 2001.
Société Générale emette Samurai Bond dopo quattro anni
Société Générale, tra gli istituti di credito più importanti di Francia, è tornata a emettere Samurai Bond dopo oltre quattro anni dal momento in cui si è registrata per l’offerta di tali titoli: con questo termine si intende un bond che è denominato in yen e che è quotato a Tokyo da parte di una società di nazionalità non giapponese (bisogna dunque sottostare ai regolamenti nipponici). L’importo complessivo scelto dalla banca transalpina è pari a settanta miliardi di yen (circa novecento milioni di euro per la precisione), ma per quale motivo si è tornati a tale soluzione dopo tanto tempo?
Downgrade per Sony e Panasonic
Sony e Panasonic, due tra i più noti marchi dell’industria elettronica giapponese, sinonimo di innovazione di tradizionale qualità in tutto il mondo, sono appena stati declassati da una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che ha definito “junk” (“spazzatura”) il giudizio sul merito delle società. Ma vediamo insieme per quali motivi è stata assunta tale decisione, e cosa potrebbe ora accadere agli investimenti in Sony e in Panasonic alla luce di queste preannunciate novità.
Classifica 10 azioni di borsa più care del mondo
Un’interessante indagine dell’ufficio studi de Il Sole-24 Ore ha dimostrato che oggi ci sono azioni che quotano su livelli incredibilmente elevati e difficilmente acquistabili dai risparmiatori retail con disponibilità di denaro limitate. Il quotidiano economico-finanziario ha stilato una classifica delle azioni più care del mondo, dalla quale si evince che il gradino più alto del podio spetta alla holding finanziaria americana Berkshire Hathaway, controllata dal guru della finanza mondiale Warren Buffet, che per qualche tempo è stato anche l’uomo più ricco del pianeta.
L’India introdurrà uno sconto sugli Etf
Il governo indiano sta considerando seriamente di offrire dei veri e propri sconti per quel che riguarda gli Exchange Traded Fund collegati al settore pubblico: l’intento è quello di attrarre il maggior numero di investitori finanziari e di assicurare che il piano di disinvestimento sia posto in essere correttamente. Come ha precisato il Ministero delle Finanze del paese asiatico, lo sconto iniziale sarà pari al 5%, una offerta a cui poi potrà aggiungersi un altro 5% come bonus fedeltà in favore di tutti quei soggetti che hanno investito su strumenti finanziari di questo tipo. L’agevolazione andrà a riguardare il valore netto dell’asset, il quale sarà calcolato sulla base del prezzo azionario medio delle compagnie.
Lottomatica emette bond da 500 milioni
Il consiglio di amministrazione di Lottomatica ha approvato nella giornata di ieri l’emissione di un senior bond non convertibile riservato a investitori istituzionali per un controvalore massimo pari a 500 milioni di euro. L’eurobond dovrebbe essere emesso a breve e sarà garantito da Invest Games Sa, Gtech holdings, Gtech Corp e Gtech Rhode Island. Nel comunicato della società dei giochi italiana si legge che l’emissione obbligazionaria servirà a rifinanziare una parte dell’indebitamento del gruppo e a sostenere le attività generali del gruppo.
Investire sulla Cina: i bond di Baidu
Baidu è il principale motore di ricerca in lingua cinese, la variante di Google per quel che riguarda l’ex Impero Celeste: visto che è stato suggerito di investire in Google a ottobre 2012, il mese di novembre può diventare invece l’occasione per puntare su questa alternativa asiatica. In effetti, la compagnia di Pechino ha provveduto a emettere 1,5 miliardi di dollari in titoli obbligazionari, con due scadenze specifiche, vale a dire cinque e dieci anni. Volendo essere ancora più precisi, comunque, l’offerta in questione è stata riservata principalmente agli investitori americani, come si può evincere dalla denominazione in moneta verde. Può essere conveniente un investimento di tale tipo?
Investire in Germania è pericoloso?
Investire in Germania potrebbe essere pericoloso. A sostenere la potenziale “bomba” tedesca è l’economista francese Jacques Attali, che intervistato da Il Messaggero, ha fatto il punto su quanto sta accadendo in Francia – dove Moody’s ha declassato il rating, generando di fatto un segnale di allerta per l’economia transalpina, e un nuovo campanello di allarme su quella europea. Ma le dichiarazioni più sorprendenti riguardano la Germania…
Migliori fondi che investono in Btp
Nonostante l’elevata volatilità generata dalla crisi finanziaria e dalla febbre dello spread, i money manager che gestiscono fondi di investimento focalizzati sui titoli di stato italiani sono riusciti a spuntare rendimenti al dir poco esaltanti, se considerati con la performance complessiva dei singoli bond o degli Etf che replicano gli indici obbligazionari. In tre anni i migliori gestori di Btp hanno guadagnato tra il 10% e il 20% netto, contro un 5% dei Btp triennali e della media degli Etf.
Piani di accumulo del capitale sul web
La crisi economica ha reso il risparmio una pratica sempre più difficile. Molta gente riesce con difficoltà a sbarcare il lunario, mentre altri sono preoccupati per il futuro. Sebbene la propensione media al risparmio sia complessivamente in diminuzione, l’arte del risparmiare resta ancora l’ancora di salvezza per chi intende tutelarsi dalla congiuntura avversa e dagli imprevisti futuri. Da una recente indagine Acri-Ipsos è emerso che quasi la metà degli italiani non riesce a stare tranquillo senza mettere del denaro da parte. Così, ecco che stanno sempre più tornando in auge i tradizionali piani di accumulo.
Futures sul rame possono tornare a salire grazie a Cina e fiscal cliff
Segnali di ripresa per i futures sul rame, dopo una fase discendete che dura ormai da un paio di mesi. La motivazione principale dovrebbe essere legata alle ricoperture di posizioni short e all’assuzione di nuove posizioni long da parte di numerosi CTA’s (Commodity Trading Advisors), che hanno un’esposizione a termine “long” sul metallo rosso. Questi investitori istituzionali stanno provando a spingere sull’acceleratore per provare a superare la resistenza di area 7.720 dollari per tonnellate, che costituisce al momento la base a tre mesi dei prezzi.
I bond decennali e ad alto rendimento dell’Ucraina
L’Ucraina rappresenta la nazione con il rating più basso tra quelle che hanno emesso debito nel corso di questo 2012: il riferimento va senza dubbio all’ultima offerta obbligazionaria, la quale ha riguardato un importo complessivo pari a 1,25 miliardi di dollari, una operazione resasi necessaria per venire incontro alla domanda di quegli investitori che puntano ad alti rendimenti. Investire in mercati emergenti a caccia di dividendi può essere utile, ma in questo caso si cerca proprio di sfruttare la situazione non proprio rosea del paese dell’Europa orientale.
Investire in Francia dopo declassamento Moody’s
Moody’s, una delle principali agenzie di rating al mondo, ha prodotto un declassamento del rating francese, a causa del “deterioramento delle prospettive economiche”. Il ministro dell’Economia Moscovici ha comunque voluto chiedere “calma”, precisando che il Paese andrà “avanti più rapidamente con le riforme. Paghiamo l’eredità del passato”. Ad ogni modo, la Francia ha dovuto dare addio alla prestigiosa tripla A, degradando il Paese da AAA a AA1.