Amaro Averna verso la quotazione

L‘amaro Averna, uno dei liquori storici delle tavole italiane, potrebbe presto sbarcare in Borsa. A darne intuizione è il mandato, alla Vitale & Associati, al fine di vagliare le opzioni dispnibili e scegliere la migliore opportunità di sviluppo, con l’ingresso di nuovi soci di minoranza. L’obiettivo del gruppo (che fattura 200 milioni di euro, in gran parte in Italia) è quello di trovare un fondo che punti sul finanziamento della crescita internazionale, eventualmente anche attraverso acquisizioni societarie.

I 200 anni di storia dell’amaro Averna potrebbero così collimare con un – per certi versi – inatteso sbarco a Piazza Affari. Il tutto dovrebbe tuttavia passare attraverso l’ingresso nel capitale sociale di uno o due soci di minoranza che possano, con capitale fresco, sostenere la crescita internazionale. Ad esser oggetto di potenziale individuazione, un fondo di private equity specializzato in investimenti in piccole e medie azienda, con obiettivo temporale non di brevissimo termine.

Difficile, ad ogni modo, stabilire un timing della transazione. E’ tuttavia probabile che la famiglia Averna, che controlla la società e che è oramai giunta alla quarta generazione, possa puntare a una prima quotazione nel prossimo anno. Molto dipenderà – oltre che dall’individuazione di soci di minoranza solidi interessati all’operazione – anche dallo stato di salute dei mercati finanziari, che proprio nel 2013 potrebbero giungere a un contesto più favorevole per una IPO.

I soci attuali sarebbero pronti a diluire la propria posizione nel capitale sociale, ed hanno dato mandato a Vitale & Associati affinchè lo studio di consulenza possa studiare tutte le soluzioni possibili.

La società produce oggi l’amaro omonimo e, grazie a una serie di acquisizioni compiute negli ultimi 20 anni, la grappa friuliana Villa Frattina, l’amaro valtellinese Braulio, il Limoncello di Sorrento, il Nocino di Modena, diversi whiskey e rhum. Nel 1995 la società è entrata nell’alimentare rilevando la Pernigotti di Novi Ligure.

Seguiremo l’evoluzione di questa interessante operazione societaria anche nel corso dei prossimi mesi.

Lascia un commento