Investire in azioni ad alto dividendo nel 2013 secondo Bny Mellon

Nonostante negli ultimi quattro mesi i mercati finanziari abbiano dimostrato di aver messo momentaneamente alle spalle le fasi più buie, come quelle che a corrente alternata hanno interessato la maggior parte degli asset finanziari mondiali negli ultimi 12 mesi, la crisi economico-finanziaria non ha di certo trovato ancora la sua via d’uscita definitiva. Tra le variabili macroeconomiche che continuano a spaventare investitori e gestori di tutto il mondo troviamo senza dubbio il debito pubblico in costante aumento, sia in Europa che negli Stati Uniti.

Ocse taglia stime sul pil italiano nel 2013

Questa mattina l’Ocse ha diffuso le sue previsioni macroeconomiche sull’Europa. Per quanto riguarda l’Italia, che secondo Goldman Sachs potrebbe essere la sorpresa del 2013, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico non ha evidenziato una view molto positiva sull’economia italiana, che viene vista in recessione anche nel 2013 più di quanto non si aspetti il governo. Inoltre, l’Ocse teme un maggiore rischio politico per il paese con le prossime elezioni previste nella primavera 2013 e non esclude una nuova manovra finanziaria nel 2014.

Sanzioni maxifrode UBS

La Financial Services Authority ha comminato un sanzione amministrativa pecuniaria a UBS, al termine del procedimento che fu originariamente avviato dopo la frode di Kweku Adoboli, che ha causato un buco da 2,3 miliardi di franchi svizzeri nei conti dell’istituto di credito elvetico. Una vicenda che si conclude con una multa di importo rilevante, che tuttavia trova anche la soddisfazione da parte del top management della banca svizzera, che si dice comunque contenta del fatto che questo capitolo si sia concluso con il riconoscimento degli sforzi effettuati dall’azienda.

Tre scadenze per i bond di Amazon

Investire nel commercio elettronico è un’alternativa da prendere in considerazione per diversificare il proprio portafoglio in modo adeguato: un esempio interessante ci viene dato dagli ultimi aggiornamenti sull’Ipo di Gilt, ma ancora di più dall’ultima emissione obbligazionaria di Amazon, la celebre compagnia americana che vende merci su Internet. Nello specifico, il colosso di Seattle ha deciso di lanciare bond per un importo complessivo pari a tre miliardi di dollari. Gli ordini sono stati superiori di oltre tre volte rispetto all’offerta, raggiungendo quota dieci miliardi di dollari.

Cinque anni in sordina per i fondi immobiliari

Un quinquennio davvero sconvolgente: i fondi immobiliari hanno vissuto e stanno tuttora vivendo un periodo davvero complicato, più precisamente i principali svantaggi li stanno subendo i sottoscrittori di tali prodotti. I cambiamenti sono stati numerosi, inoltre si è ridotta ulteriormente la quota relativa al patrimonio netto totale per quel che concerne i soggetti retail (quindi famiglie e privati), visto che si è passati dal 38% del 2007 al 18,4% della fine dello scorso anno. Sempre in merito ai fondi immobiliari, l’accordo tra Rothschild e Università di Parma ha rappresentato un momento importante quasi due mesi fa.

Investimento in commodity nel 2013 sconsigliato da Schroders

Le materie prime stanno attraversando una fase di alti e bassi con elevata volatilità dei prezzi, a causa dell’instabilità dei mercati finanziari e all’incertezza del quadro macroeconomico globale. Rispetto a venti anni fa, quando il settore delle commodity era riservato quasi esclusivamente agli operatori specializzati, oggi c’è molta finanza che rende le quotazioni eccessivamente volatili e di difficile previsione. Questo è in sintesi il pensiero di Mario Spreafico, direttore investimenti di Schroders Italia, intervistato dal quotidiano economico-finanziario Il Sole-24 Ore.

A2A colloca obbligazioni per investitori istituzionali

Gli oltre 4,5 miliardi di euro di richieste per l’ultima emissione obbligazionaria di A2A la dicono lunga sul successo di questa offerta: la celebre multiservizi bresciana ha infatti deciso di collocare un prestito di bond per un totale di 750 milioni di euro, con una durata complessiva di sette anni. Di conseguenza, la domanda da parte degli investitori istituzionali, gli unici coinvolti in questo caso, è stata sei volte superiore. Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche principali di tale strumento finanziario. Anzitutto, il rating del gruppo lombardo è pari a BBB con outlook negativo per Standard & Poor’s (affidabilità discreta), mentre Moody’s ha optato per un Baa3, sempre con l’outlook negativo (l’ultimo gradino dell’investment-grade).

Investire in covered bond

Negli ultimi tempi il boom del mercato obbligazionario sta partorendo il successo di prodotti finanziari fino a qualche tempo fa dimenticati dagli investitori, ovvero i covered bond, che sono obbligazioni garantite. In realtà, i covered bond si fanno apprezzare molto per il fatto di essere inquadrati come una sorta di prodotti “rifugio”, in grado di garantire una sorta di immunità dal cosiddetto bail-in, ovvero il processo di controllo delle banche centrali, dal default degli stati sovrani e dalla natura intrinseca del contratto che continua a funzionare anche in caso di fallimento dell’emittente.

Telecom Italia prossime mosse

Cosa farà Telecom Italia nei prossimi giorni e nelle prossime settimane? E’ questa la domanda che decine di migliaia di investitori si stanno ponendo in queste ore, alla ricerca di una linea interpretativa sul futuro dell’operatore italiano. Giovedì scorso il gruppo ha discusso a lungo del possibile spin-off della rete, senza assumere alcuna decisione, e rinviando di fatto ogni presa di posizione “ufficiale” al prossimo consiglio di amministrazione del 6 dicembre.

Previsioni bond paesi emergenti 2013 secondo Jp Morgan Am

Nonostante la corsa messa a punto negli ultimi mesi, i bond dei paesi emergenti restano ancora molto attraenti per la maggior parte dei gestori dei fondi di investimento. E’ chiaramente indispensabile una certa selettività se si vuole trovare valore ed evitare brutte sorprese e/o eccessivi rischio (come il caso dell’Argentina, tornata di nuovo a essere a rischio default). Ad ogni modo, in termini relativi, le obbligazioni dei paesi emergenti offrono ancora rendimenti più elevati rispetto a quelli dei paesi maturi, con 240-250 punti di spread sui bond governativi americani.

La Mongolia cerca investitori per i propri bond

La Mongolia sta incontrando i propri potenziali investitori da pochissimi giorni a questa parte: l’obiettivo è quello di discutere una imminente vendita di un titolo obbligazionario denominato in dollari, anche se la pausa imposta dalle festività americane per il Ringraziamento hanno un po’ bloccato l’iter in questione. Non è la prima volta che si parla del paese dell’Asia settentrionale in relazione a un investimento simile. Ad esempio, alla fine di agosto col fondo di Silk Road si è potuto investire su Mozambico, Myanmar e Mongolia; un precedente che invece non incoraggia alla stessa maniera è quello di oltre un anno fa, quando a ottobre del 2011 la Mongolia cancellò l’emissione di bond in dollari.

Amaro Averna verso la quotazione

L‘amaro Averna, uno dei liquori storici delle tavole italiane, potrebbe presto sbarcare in Borsa. A darne intuizione è il mandato, alla Vitale & Associati, al fine di vagliare le opzioni dispnibili e scegliere la migliore opportunità di sviluppo, con l’ingresso di nuovi soci di minoranza. L’obiettivo del gruppo (che fattura 200 milioni di euro, in gran parte in Italia) è quello di trovare un fondo che punti sul finanziamento della crescita internazionale, eventualmente anche attraverso acquisizioni societarie.

Commerzbank-Kepler: due certificati quotati sul Sedex

Commerzbank e Kepler Capital Management hanno deciso di unire le loro forze per mettere a disposizione dei certificati di investimento collegati a determinate azioni del continente europeo: qual è l’obiettivo della banca tedesca e della compagnia finanziaria svizzera? Si tenta di innovare in maniera decisa l’investimento nei titoli azionari, quindi da quattro giorni il comparto Sedex di Borsa Italiana ha accolto due certificati, vale a dire il Cash Collect legato ai titoli europei e focalizzato sulle esportazioni e il Discount Certificate sugli indici internazionali. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando del prodotto su Strategia Euro Export e lo strumento legato a ben tre indici, vale a dire gli Hsi (Hang Seng Indexes), lo S&P 500 e il Dj Eurostoxx 50.

I futures bovini in crescita grazie alla domanda di carne

I futures sulla carne bovina sono riusciti ad ampliare il loro rally, nonostante il ridimensionamento dell’offerta di manzo statunitense: più che altro, l’influenza principali per quel che riguarda questi strumenti finanziari è stata esercitata dall’accresciuta domanda di carne, visto che i grossisti hanno provveduto a rifornirsi in maniera adeguata prima che comincino le festività natalizie. La produzione commerciale di manzo americano nei dieci mesi che si sono conclusi lo scorso 31 ottobre è scesa infatti di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno prima.