London Stock Exchange: al via nuove quotazioni su Shanghai

London-stock-exchangeIl Gruppo London Stock Exchange e Seaspan Corportation, una società di trasporti di Hong Kong, potrebbero considerare una strategica quotazione azionaria della stessa compagnia cinese, in modo da raggiungere un numero sempre più alto di aziende estere che traggono il massimo vantaggio dalla domanda interna e da uno yuan sempre più forte. La piazza londinese, in pratica, ha intenzione di quotare in Cina un punto di riferimento commerciale entro la fine del 2011. Seaspan sembra la candidata più accreditata in questo senso, ma il suo interesse all’operazione finanziaria dipende soprattutto dall’apertura alle compagnie che operano oltreoceano da parte dello Shanghai Stock Exchange. Anche Hsbc, Standard Chartered e Nyse Euronext sono fortemente interessante a uno sbarco nel territorio dell’ex Impero Celeste, un appetito che è cresciuto in maniera esponenziale alla luce dell’ultimo annuncio della Banca Centrale della Cina di voler applicare un tasso di scambio più flessibile, un chiaro invito alla speculazione sulla valuta nazionale.

 

Secondo gran parte degli analisti, tra l’altro, un alto numero di compagnie estere nel listino di Shanghai consentirebbe agli investitori asiatici di avere molte più possibilità di diversificare i loro risparmi. Come ha spiegato più volte Goldman Sachs, i mercati azionari cinesi sono molto più immaturi rispetto ai suoi concorrenti a livello regionale; un’operazione di questo tipo permetterebbe, pertanto, di intensificare gli scambi, i quali attualmente sono a un livello ancora troppo basso. Lo Shanghai Stock Exchange sta anche tentando di rendere concrete delle nuove regole per le società estere che avranno intenzione di investire qui.

 

Le uniche preoccupazioni sussistono dal punto di vista legale. In effetti, la legislazione attualmente vigente non copre in maniera perfetta gran parte delle questioni che sono collegate proprio alle compagnie d’oltreoceano, in particolare rispetto all’emissione di bond e titoli azionari denominati in yuan. La quotazione, infine, dovrebbe riguardare anche il comparto degli Etf e dei fondi comuni di investimento sempre espressi nella moneta cinese.

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