Libretto di risparmio postale con classe di rendimento oro

poste-italianeCome ottenere un rendimento più alto da un libretto di risparmio postale nominativo? Ebbene, le classi di rendimento per questi strumenti finanziari a basso rischio, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e distribuiti in esclusiva dal Gruppo Poste Italiane, sono due: la classe di rendimento “giallo”, e la classe di rendimento “oro” che offre sulle giacenze in libretto degli interessi più elevati. Al momento dell’apertura del libretto di risparmio postale nominativo la classe di rendimento è quella base, ovverosia la classe di rendimento “giallo” che può passare a quella “oro” se, al momento della definizione della classe di rendimento, la variazione della giacenza sul libretto nell’anno di riferimento è cresciuta di almeno il 35% rispetto all’anno precedente.

Nel dettaglio, in accordo con quanto viene spiegato dalla Cassa Depositi e Prestiti sul proprio sito Internet, se nel 2008 la giacenza sul libretto è cresciuta di oltre il 35% rispetto alla giacenza media del 2007, allora il libretto di risparmio nominativo nel 2009 avrà una classe di rendimento “oro”; se invece nel 2008 rispetto al 2007 la giacenza media è diminuita oppure è cresciuta ma meno del 35%, allora la classe di rendimento sarà quella “giallo”.

La Cdp, inoltre, fa presente che un libretto di risparmio postale nominativo aperto entro il 31 marzo di ogni anno, assume la classe di rendimento base, ovverosia la “giallo”, ma può comunque concorrere all’ottenimento per l’anno solare successivo della classe di rendimento “oro” nel caso in cui vengano rispettati gli incrementi della giacenza media come sopra descritto.

Ma a quanto ammontano gli interessi della classe di rendimento “giallo” e quelli per la classe “oro”? Ebbene, attualmente, in accordo con quanto si legge sempre sul sito Internet della Cassa Depositi e Prestiti, dallo scorso 1 maggio 2010 il rendimento “giallo” sui libretti di risparmio nominativi ordinari è pari allo 0,35% annuo lordo, mentre la classe “oro” rende lo 0,85% lordo, ovverosia, tolte le tasse al 27%, lo 0,62% netto annuo.

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