Fondi Comuni di Investimento: patrimonio gestito sopra i 1.000 miliardi di euro

Si è attestato oltre i mille miliardi di euro, al 31 dicembre del 2010, il patrimonio gestito in Italia dall’industria dei Fondi Comuni di Investimento. A darne notizia è stata Assogestioni che nella giornata di ieri, giovedì 3 marzo 2011, ha pubblicato il Report relativo al quarto trimestre 2010 sulla “Mappa trimestrale del risparmio gestito“. Nel dettaglio, il patrimonio gestito si attesta a 1.007 miliardi di euro a fronte di una raccolta complessiva pari a 26 miliardi di euro; in particolare, Assogestioni ha rilevato come le gestioni di portafoglio abbiano apportato oltre 18 miliardi euro, mentre sugli OICR aperti il 58% del patrimonio investito va ai fondi di diritto estero. Relativamente al solo quarto trimestre 2010, la raccolta netta per l’industria dei Fondi Comuni di Investimento è stata archiviata con flussi in uscita pari a 1,3 miliardi di euro. A fine anno l’asset class più ampia di investimenti in Fondi risulta ancora una volta essere rappresentata dagli Obbligazionari, che “coprono” all’incirca un terzo del patrimonio gestito complessivo; un quinto degli asset viene detenuto dai prodotti Bilanciati.

Non è stato di certo un 2010 favorevole invece per i Fondi Comuni di Investimento Monetari che, nello specifico, chiudono l’anno con un patrimonio a quota 73 miliardi di euro a fronte di flussi annuali in uscita per ben 28 miliardi di euro.

Per quel che riguarda invece l’anno 2011, ricordiamo che a gennaio la raccolta per i Fondi Comuni di Investimento si è attestata in negativo a fronte però di un flusso elevato di sottoscrizioni per i Fondi Azionari, quelli Flessibili e quelli Bilanciati. Ed in materia di Fondi Comuni di Investimento di diritto italiano c’è da far presente come il Governo, attraverso il cosiddetto Decreto Milleproroghe, abbia messo in atto la riforma della tassazione dei Fondi Comuni di Investimento di diritto italiano equiparandola a quella degli omologhi prodotti comunitari; con la conseguenza ed il vantaggio che in questo modo non si andranno a generare effetti distorsivi della concorrenza nel settore del risparmio gestito.

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