Dove investire se riparte l’economia cinese

Gli ultimi dati macroeconomici cinesi hanno evidenziato una ripresa dell’attività economica nel paese del Dragone, da qualche tempo finito sotto i riflettori sui timori di un hard landing. L’ultimo market mover pubblicato è quello relativo all’indice Pmi manifatturiero Hsbc, che a ottobre è salito a 49,1 punti dai 47,9 di settembre. Il dato conferma i segnali di ripresa dell’economia locale, dopo che la scorsa settimana erano giunte buone indicazioni dal pil, dalla produzione industriale, investimenti e consumi interni.

Secondo gli analisti di Unicredit appare molto difficile un taglio dei tassi, considerando che l’inflazione è scesa su livelli molto bassi: la scorsa settimana il dato evidenziava un +1,9% anno su anno, contro il 6% dello scorso anno. Il trend positivo dell’inflazione ha finora consetito alla People’s Bank of China (Pboc) di intervenire con manovre di stimolo monetario a sostegno dell’economia reale, tagliando per ben tre volte il tasso di riserva obbligatoria delle banche, riducendo i tassi di interesse e aumentando la banda di fluttuazione dello yuan a +/-1% da +/-0,5%.

Gli esperti di Unicredit, però, non escludono un taglio dello 0,5% del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche, oltre a qualche misura fiscale selettiva in attesa del cambio al vertice nel partito comunista in occasione del 18-esimo Congresso del Partito il prossimo 8 novembre. Secondo Morgan Stanley i timori sulla frenata della Cina sono stati finora eccessivi. Gli esperti della banca americana pensano che il pil cinese possa stabilizzarsi nel tempo attorno al 7,5%, con un maggiore focus sui consumi interni per controbilanciare il calo dell’export in USA ed Europa.

Per approfittare del recupero della Cina, gli esperti di Morgan Stanley consigliano di puntare sull’indice Hang Seng China Enterprises piuttosto che sul più noto indice Hang Seng, in quanto nel secondo caso il rapporto prezzo/utili è più alto del 32%. Se l’economia cinese dovesse ripartire, Morgan Stanley consiglia di investire sulla borsa di Johannesburg perché il Sudafrica ha un forte legame commerciale con la Cina. A Wall Street, invece, meglio puntare su azioni come Bristol-Myers e Dow Chemicals.

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