Contratti swap: la nuova era degli scambi over the counter

Lo spostamento di una larga porzione di derivati, soprattutto swap, nelle piazze dove si scambiano i contratti futures e nelle altre piattaforme regolate dovrebbe consentire un aumento di fiducia nei confronti del settore: si tratta del dato principale che è emerso dalla conferenza sugli strumenti derivati che ha coinvolto ieri a New York industrie e regolatori. Gli swap vengono attualmente emessi in modalità “over the counter”, il che consente alle controparti di negoziare i termini in maniera bilaterale. Questa tendenza, tra l’altro, si addice perfettamente alle esigenze di gran parte degli investitori, soprattutto di quelli che sono alla ricerca di hedge fund su misura. L’intenzione degli enti regolatori è quella di condurre gli swap nel mercato aperto, in modo da renderli disponibili a prezzi più bassi.


Il Dodd-Frank Act è la legge che, dopo l’approvazione della scorsa estate, sta cercando di riscrivere le regole della finanza, dunque non deve stupire più di tanto se ultimamente i contratti standardizzati vengono scambiati sia sulle piazze tradizionali che su quelle alternative (le cosiddette Swap Execution Facilities): la legge sarà lo spunto per un nuovo regolamento anche in Europa e in Asia, ma prima di tutto il primo passo verso la nuova era del mercato degli swap. Per i clienti e gli acquirenti, come ad esempio BlackRock, il potenziale relativo alle conseguenze non volute è molto alto: le preoccupazioni maggiori si riferiscono al fatto di dover scambiare prodotti in più piattaforme, mentre i venditori temono gli atteggiamenti degli altri protagonisti del mercato, in merito, in particolare, alle loro conoscenze del rischio.

Gli “attori” dell’over the counter sono anche preoccupati circa l’incremento della trasparenza e del fatto che molto probabilmente gli investitori dovranno pagare un premio ulteriore per poter assorbire in modo completo il rischio di liquidità in eccesso, visto che bisogna trovare una risposta al quesito su chi sarà effettivamente a pagare per la nuova struttura di mercato.

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