Come investire in obbligazioni

obbligazioni1Le obbligazioni sono titoli di debito che una società (o un ente pubblico) emette per poter reperire fonti di finanziamento alternative alle linee di credito bancarie, o ad altre forme ulteriori di indebitamento. Per colui che sottoscrive le obbligazioni, i titoli sono in grado di conferire un rendimento predeterminato (tasso fisso) o meno (tasso indicizzato), da corrispondere in una o più soluzioni. Ecco una rapida guida all’utilizzo dei bond.

Anzitutto, precisiamo come l’investimento in obbligazioni non sia dissimile a un investimento in altri strumenti finanziari. Occorrerà quindi munirsi di un rapporto bancario (deposito titoli) e procedere quindi a ordinare l’acquisto di un’obbligazione preferita sul mercato primario (cioè, per le obbligazioni di nuova emissione) o sul mercato secondario (ovvero, sul mercato delle obbligazioni già esistenti, che un precedente possessore mette in vendita). Eventualmente, ci si può anche dotare di un sistema di trading online per negoziare autonomamente i bond.

Una volta acquistate, le obbligazioni possono essere rivendute in qualsiasi momento: il prezzo dell’operazione potrebbe tuttavia essere inferiore a quello del precedente acquisto, ed è pertanto bene informarsi periodicamente sul prezzo corrente del titolo al fine di evitare di incappare in spiacevoli sorprese al momento della cessione del bond.

Se invece si preferisce mantenere fino alla scadenza l’obbligazione acquistata, il suo rendimento dipenderà dalla struttura dell’obbligazione stessa:

obbligazione con cedola: sono le obbligazioni più diffuse; il loro rendimento è determinato dalla corresponsione di una cedola di interessi periodici (di norma, una volta ogni sei mesi o dodici mesi); a sua volta la cedola può essere calcolata sulla base di un tasso di interesse fisso (interessi predeterminati fin dal momento della sottoscrizione del contratto) o di un tasso indicizzato (parametrato);

obbligazione zero coupon: sono le obbligazioni prive di cedole; il loro rendimento sarà unicamente determinato dalla differenza tra il prezzo di acquisto iniziale e il valore nominale di rimborso. Più ampio sarà il divario tra i due elementi numerici, e maggiore sarà anche il nostro guadagno finale.

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