Rbs: bond, sempre bond, fortissimamente bond

Royal Bank of Scotland ha già deciso la data esatta in cui lancerà sul Mercato delle Obbligazioni Telematiche (uno dei principali segmenti di Borsa Italiana) i suoi nuovi titoli obbligazionari: si tratta, in effetti, di tre bond che verranno messi a disposizione dall’emittente britannica a partire dal prossimo 27 settembre. Non bisogna comunque dimenticare che tali strumenti finanziari saranno disponibili anche presso un’altra piazza finanziaria, vale a dire l’EuroTlx (il mercato presso cui avvengono gli scambi organizzati di contratti conclusi). Il celebre istituto di credito di Edimburgo conferma in tal modo la propria “predilezione” per gli strumenti di questo specifico comparto, rinnovando in maniera decisa la propria gamma. Di cosa si tratta esattamente?

Popolare di Vicenza e Intesa pensano al collocamento di bond ibridi

I bond ibridi hanno questo nome così particolare a causa della loro principale peculiarità: in effetti, questi strumenti finanziari presentano delle caratteristiche che sono proprie sia dei titoli azionari che di quelli obbligazionari, dunque sono in grado di fornire agli investitori un maggiore rendimento, ma anche un rischio molto più alto (soprattutto in fase di liquidazione). Ebbene, questi prodotti sembrano attirare l’attenzione di diversi istituti di credito del nostro paese: gli ultimi in ordine temporali sono stati Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Vicenza. Cerchiamo di analizzare nel dettaglio queste due specifiche emissioni. Anzitutto, c’è da approfondire l’offerta messa a disposizione da Banca Popolare di Vicenza.

Rbs in gran spolvero, lanciate tre obbligazioni strutturate

La giornata di oggi è piuttosto importante per Royal Bank of Scotland: l’istituto di credito britannico ha infatti scelto questo giorno per porre in essere la quotazione di tre nuove obbligazioni strutturate (si tratta di quei prodotti il cui rendimento è correlato agli indici di uno o più strumenti finanziari: in questo caso il rischio si riferisce soltanto al rendimento del capitale), le quali potranno essere negoziate presso l’Euro Tlx, il mercato delle obbligazioni appunto. La denominazione scelta dal gruppo di Edinburgo per il primo strumento è Royal Scala Crescente. I soggetti interessati potranno contare su una scadenza a sei anni, visto che i bond in questione giungeranno a compimento il 30 settembre del 2016. Spostando poi la nostra attenzione sugli aspetti più squisitamente finanziari, c’è da dire che si partirà con una cedola pari al 3%, mentre poi, grazie soprattutto a degli scatti annuali di 0,25 punti percentuali, l’ultimo rendimento sarà pari al 4,25%.

Unicredit, indiscrezioni parlano del lancio di un covered bond

Manca soltanto l’ufficialità, ma pare assai probabile che Unicredit, uno dei principali gruppi bancari del nostro paese, sia fortemente intenzionata a lanciare sul mercato un nuovo covered bond (ricordiamo che si tratta di obbligazioni garantite, caratterizzate soprattutto da una forte liquidità e da un basso rischio): lo strumento finanziario in questione avrà una durata di cinque anni e verrà sostanzialmente garantito da alcuni mutui di tipo residenziale e di qualità italiani. Le principali indiscrezioni, inoltre, parlano con insistenza di un pool di istituti di credito pronti a gestire questa emissione, vale a dire colossi come Hsbc, Ing, Royal Bank of Scotland e Bnp Paribas. Il lancio è molto atteso, potrebbe avvenire nei prossimi giorni, qualcuno azzarda già la data di domani. Si parlava in precedenza di mutui residenziali, ma cosa si intende con questa specifica garanzia?

Citigroup: nuova obbligazione con cedola fissa e successive variabili

CitiCitigroup, nota azienda finanziaria statunitense, punta con decisione verso le innovazioni nel campo degli investimenti: il nuovo prodotto che viene messo a disposizione, tramite emissione, dalla compagnia di New York, è una interessante obbligazione, denominata, per essere più precisi, CitiFirst Tasso Fisso-Variabile 2016. Questo nome così particolare fa già comprendere alcune delle caratteristiche che contraddistinguono il bond in questione. Di cosa si tratta esattamente? In pratica CitiFirst è un’obbligazione che beneficia di una cedola fissa iniziale, mentre quelle che seguiranno la prima saranno tutte variabili. L’emissione è stata riservata, occorre precisarlo, al Mot, vale a dire il Mercato Obbligazionario Telematico che fa parte di Borsa Italiana.

 

Obbligazioni Enel 2010: esito collocamento e rendimenti

enel01gLe obbligazioni Enel 2010 a tasso fisso e variabile, destinate al pubblico dei risparmiatori europei, sono andate letteralmente a ruba. Dopo aver innalzato a tre miliardi di euro il quantitativo offerto, e dopo aver annunciato la chiusura anticipata del collocamento, il colosso elettrico italiano, nei tempi previsti ed indicati nel prospetto informativo, ha infatti comunicato l’esito definitivo del collocamento nonché i rendimenti offerti dalle due tipologie di obbligazioni. Ebbene, per i titoli a tasso fisso, ovverosia i Bond Enel TF 2010-2016, il prezzo di emissione è stato fissato al 99,89% del valore nominale, ragion per cui, a fronte di un rendimento nominale al 3,50%, il rendimento effettivo è al 3,52% lordo, ovverosia, togliendo il 12,50% di tassazione, il 3,08% netto annuo per sei anni.

Obbligazioni Enel 2010: collocamento chiuso in anticipo

enel-obbligazioniL’Offerta sul mercato di obbligazioni Enel per i risparmiatori italiani ed europei si chiude oggi, venerdì 19 febbraio 2010; la società elettrica, avvalendosi della facoltà di chiusura anticipata, così come descritto nel prospetto informativo, ha infatti comunicato nella giornata di ieri il close dell’operazione prima del previsto. Inoltre, l’importo massimo collocabile è stato elevato a complessivi tre miliardi di euro a seguito della domanda elevata che porterà al “tutto esaurito” e con tutti i dettagli relativi alla conclusione dell’Offerta che saranno resi noti ai risparmiatori ed alla comunità finanziaria entro venerdì prossimo, 26 febbraio 2010. Ci sono infatti da comunicare i rendimenti lordi annui offerti dai Bond emessi che, lo ricordiamo, sono due: uno è a tasso variabile e l’altro è a tasso fisso con un rendimento che sarà calcolato e definito solo dopo la chiusura del collocamento dei prestiti obbligazionari.

Via libera al bond Enel: rendimenti dal 3,4 al 4%

enel-300x225La Consob ha dato finalmente il suo via libera all’emissione delle obbligazioni dell’Enel, le quali beneficiano sia di un tasso fisso che di un tasso variabile: si tratta di un prodotto finanziario riservato espressamente alla clientela retail, e in proposito la società ha già provveduto a comunicare tutti i dettagli dell’operazione. Anzitutto, il valore complessivo massimo di questa offerta ammonta a circa 2 miliardi di euro, anche se bisogna sottolineare che l’importo potrà essere incrementato fino a 3 miliardi. La clientela retail di riferimento sarà rappresentata, in particolare, da belgi, francesi, tedeschi e lussemburghesi: l’offerta avrà inizio fra tre giorni per poi concludersi il 26 febbraio, ma sono previste delle possibili chiusure anticipate o delle proroghe, secondo quanto verrà indicato dal prospetto. Come si potrà procedere in questo senso? Le sottoscrizioni potranno avvenire presso i collocatori delle obbligazioni dell’Enel a tasso fisso o variabile, partendo da un investimento minimo di 2.000 euro, ovvero due obbligazioni del valore nominale di 1.000 euro ciascuna.

 

Bond retail Enel: lotto minimo 2.000 euro

enel01gE’ in rampa di lancio l’emissione del Bond retail del colosso energetico italiano Enel. La società ha infatti incassato il nulla osta da parte della Consob alla pubblicazione del prospetto relativo ad un’offerta pari a due miliardi di euro di obbligazioni retail, ovverosia riservate al pubblico dei risparmiatori non solo in Italia, ma anche in Europa. L’emissione di Bond segue quelli che Enel ha emesso con grande successo nelle scorse settimane a favore degli investitori istituzionali; i risparmiatori italiani, e quelli di Francia, Germania, Lussemburgo e Belgio potranno aderire al Bond Enel che è di due tipi: c’è infatti la possibilità di aderire al Bond a tasso fisso, oppure a quello a tasso variabile. Per entrambe le tipologie la scadenza è pari a sei anni con lotto minimo pari a 2.000 euro nominali e rimborso integrale del capitale investito a scadenza; i titoli saranno regolarmente quotati in Italia sul MOT, il Mercato Telematico delle Obbligazioni.

Seat lancia nuovo bond settennale a tasso fisso e variabile

SEAT_Pagine_GialleDopo l’annuncio dell’emissione obbligazionaria, ecco che Seat Pagine Gialle ha provveduto a lanciare il nuovo bond: si tratta di un interessante prodotto finanziario, il quale verrà reso disponibile in due tranche, una a tasso fisso (con un’opzione di ritiro anticipato dopo tre anni di vita) e un’altra a tasso variabile (il cosiddetto “callable” dopo due anni). La società emittente ha reso ufficiale, per l’appunto, un’emissione da 650 milioni di euro con scadenza nel 2017; c’è anche da dire, in questo caso, che il collocamento del bond in questione verrà curato da un pool di banche, il quale verrà composto da Citibank, Deutsche Bank, JP Morgan e Royal Bank of Scotland. L’obbligazione verrà sostanzialmente offerta agli investitori istituzionali e avrà come fine principale il rifinanziamento di una parte del prestito bancario esistente, oltre all’estensione della scadenza media del debito della stessa Seat Pagine Gialle. Solamente due giorni fa era stato anticipato il lancio di un bond tra 0,5 e 1 miliardo di euro.

 

Intesa lancia sul mercato eurobond per 2,5 miliardi

euroIntesa Sanpaolo, tra i principali istituti di credito del nostro paese, ha deciso di lanciare, nel corso della giornata di ieri, una doppia emissione in obbligazioni sull’euromercato per un totale di circa 2,5 miliardi di euro. Si tratta di un’emissione destinata ai mercati internazionali, che potrà essere sottoscritta dagli investitori istituzionali. Sostanzialmente, Intesa ha emesso due bond a valere sul proprio Programma Euro Medium Term Notes; la prima obbligazione presenta un tasso variabile a due anni ed ha un valore di 1,5 miliardi di euro, mentre la seconda, dotata di un tasso fisso a cinque anni, comprende il restante miliardo. Nel titolo a tasso variabile che si è appena delineato, la cedola trimestrale, la quale può anche essere pagata in via posticipata il 19 gennaio, il 19 aprile, il 19 luglio e il 19 ottobre di ogni anno a partire dal prossimo 19 aprile fino alla naturale scadenza, è pari al tasso Euribor a tre mesi, maggiorata poi di altri 30 punti base per ogni anno di riferimento. In questo caso, il prezzo per la riofferta è stato fissato in 99,90%.

 

Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014

obbligazione-tasso-variabileIl 20 novembre scorso, sul mercato obbligazionario gestito da Borsa Italiana S.p.A., sono ufficialmente partite le negoziazioni dell’obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014, con codice ISIN IT0004540842, e con un rating dell’emittente “AA-” assegnato dalla società specializzata Standard & Poor’s, ed un rating per l’emissione pari allo stesso modo ad “AA-” sempre emesso a cura di Standard & Poor’s. L’Obbligazione Mediobanca tasso variabile 2009/2014 è negoziabile per lotti pari 1.000 euro nominali, o multipli, per un totale di 650 milioni di euro di controvalore nominale dei titoli che sono in circolazione. L’obbligazione, in particolare, può essere particolarmente interessante per chi di norma destina una quota parte del proprio risparmio ai titoli emessi da società italiane a grande capitalizzazione, e punta a conseguire nel tempo dei rendimenti in linea con quelli attuali di mercato ma comunque superiori a quelli offerti da strumenti finanziari a breve termine come possono essere i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot).