La netta conquista della Camera da parte dei Repubblicani di questa settimana potrebbe avere un impatto negativo non solo sul mondo finanziario statunitense, ma anche e soprattutto sugli Exchange Traded Fund che sono collegati all’ambito delle biotecnologie; una recente ricerca del New York Times ha messo in luce, infatti, come la voce “ricerca e sviluppo” da parte delle agenzie con scopi non militari, includendo quindi anche la ricerca sanitaria e scientifica, corra il rischio di subire un calo di 12,3 punti percentuali, assestandosi a quota 57,8 miliardi di dollari, ben al di sotto degli auspicati 66 miliardi del presidente Obama. Cosa può succedere a questo punto? Tra gli enti maggiormente coinvolti figurano sicuramente i National Institutes for Health, visto che le stime parlano di una perdita molto vicina ai tre miliardi (-9% dei finanziamenti), la National Science Foundation (si rischia un vero e proprio crollo, 19 punti percentuali in meno di budget) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (si prospetta addirittura un -34%).
Investimenti News
Italcementi: migliora l’indebitamento nei primi nove mesi
Grazie ad una attenta gestione dell’attività finanziaria, il Gruppo Italcementi al termine dei primi nove mesi del 2010 ha conseguito una riduzione dell’indebitamento che si è attestato a 2.357 milioni di euro, in calo di oltre 101 milioni di euro rispetto al valore dell’indebitamento alla fine del primo semestre 2010. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato proprio il Gruppo Italcementi dopo che il consiglio di amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari ha esaminato ed approvato i dati dei primi nove mesi del 2010, caratterizzati da un calo dei ricavi consolidati, da 3.847,5 milioni di euro a 3.665,9 milioni di euro, per effetto delle politiche restrittive sui bilanci pubblici adottate dai Paesi delle economie industrializzate. Questo di conseguenza non ha permesso al Gruppo Italcementi di poter consolidare i segnali di ripresa che la società aveva rilevato alla fine del primo semestre 2010. In particolare, il Gruppo Italcementi ha dovuto far fronte nel periodo ad una pressione significativa e di natura concorrenziale dei prezzi in alcuni mercati; ma ciò nonostante, grazie ad incisive azioni di efficienza industriale, il Gruppo Italcementi è comunque riuscito a contenere i costi operativi.
Deutsche Bank, Express e Discount certificates per il Sedex
“Passion to perform” recita espressamente il motto di Deutsche Bank e le nuove iniziative finanziarie dell’istituto di Francoforte confermano questa volontà di porre in essere le migliori performance a livello finanziario: la banca tedesca ha infatti dato il via da due giorni alle negoziazioni di due nuovi certificati di investimento, i quali beneficeranno appunto di questo marchio e della quotazione presso il Sedex, il mercato telematico dove si scambiano prodotti derivati appunto. Di cosa si tratta esattamente? La scelta di Deutsche Bank è andata nella direzione di due tipologie di certificato, l’Express e il Discount, con la proposta di due distinti prodotti. Ma procediamo con ordine.
Pirelli & C.: investimenti a 1,9 miliardi euro in cinque anni
Dal 2011 al 2015 Pirelli & C. punta ad investimenti per 1,9 miliardi di euro a fronte di una focalizzazione della produzione sul segmento premium che presenta tassi di crescita superiori alla media di mercato. Il tutto a fronte di una contestuale focalizzazione anche su quelle aree che presentano un rapido sviluppo economico, ma anche sui mercati maturi allargando la produzione del segmento premium ai prodotti “verdi” e sostenibili. Sono queste alcune delle informazioni interessanti fornite da Pirelli & C. in concomitanza con la presentazione del Piano Industriale dal 2011 al 2013, quindi triennale, ma con visione fino al 2015. La società punta altresì ad un forte sviluppo nell’area Asia-Pacific, ed a servire il mercato dell’area “Nafta” attraverso un nuovo stabilimento, in Messico, per il quale è previsto un investimento iniziale pari a 210 milioni di dollari. Per i tre anni dal 2011 al 2013, Pirelli & C. stima di crescere con una media annua di espansione dei ricavi dell’8% a fronte di un Ebit che al 2013 è previsto attestarsi all’interno della fascia del 10,5%-11,5%.
Lipper sancisce il successo trimestrale degli hedge fund
Lipper Inc., sussidiaria newyorkese di Thomson Reuters, è nota anche e soprattutto per le sue ricerche analitiche molto dettagliate sul mondo degli hedge fund: rientra proprio in questo campo l’ultima indagine finanziaria, visto che l’Hedge Fund Composite Index della stessa compagnia americana ha rilevato come il comparto dei fondi speculativi sia stato in grado di realizzare una delle migliori performance degli ultimi sedici mesi. Il segmento in questione, infatti, ha totalizzato degli ottimi guadagni nel corso del mese di settembre, quindi si tratta di dati piuttosto recenti; i rendimenti medi ammontano a 4,05 punti percentuali, mentre la redditività del terzo trimestre del 2010 si è attestata attorno al 6,89%, il che significa che in un sol colpo sono stati spazzati via tutti i timori relativi ai tre mesi precedenti, quando gli hedge fund si erano fatti notare per i pesanti ribassi.
Encana, obbligazioni in declino a causa dei prezzi del gas naturale
Encana Corporation rappresenta una delle maggiori compagnie nordamericane attive nella produzione di gas naturale (il 95% delle attività si riferisce a questo settore): questa stessa società canadese (la sede principale si trova a Calgary) si è fatta notare nel mese appena concluso per il pesante ribasso subito dalle proprie obbligazioni, un dato che deve essere raffrontato con i guadagni ottenuti dalle principali concorrenti dell’industria energetica. In particolare, i prezzi del gas dovrebbero continuare a rimanere depressi, tanto che la stessa Encana potrebbe decidere di rispolverare il proprio programma di hedging. I titoli della società con scadenza a febbraio 2038 hanno ceduto il 2,6% del loro valore nel corso del mese di ottobre: la stima proviene direttamente dalle rilevazione di Trace, il sistema che fissa i prezzi dei bond e che fa capo alla Financial Industry Regulatory Authority.
Giappone, Corea e Singapore: quali prospettive per i bond asiatici?
Gli occhi degli investitori finanziari devono essere rivolti con una certa attenzione al continente asiatico: in effetti, vi sono diversi eventi e vicende economiche che potrebbero influenzare in maniera decisiva il trading in questione, soprattutto per quel che concerne il mercato obbligazionario locale e quello delle valute. I paesi maggiormente coinvolti in questo senso sono quattro, India, Giappone, Singapore e Corea del Sud. Procediamo comunque con ordine. Anzitutto, c’è da dire che la Reserve Bank of India potrebbe incrementare in modo deciso il tasso benchmark di acquisto, portandolo dall’attuale 6% a un più sostanzioso 6,25%, così come emerge dalle ultime rilevazioni degli analisti; l’attuale rendimento dei bond con scadenza a marzo del 2020 è pari all’8,11%, mentre la rupia viene scambiata a quota 44,48 nei confronti del dollaro.
Mercato obbligazionario, primi giorni di scuola per Luxottica
L’alunno è un po’ attempato per la “scuola”, ha trentanove anni e viene da Agordo, ma per il mercato obbligazionario non è mai tardi per cominciare: Luxottica, il noto gruppo bellunese attivo nella produzione e commercializzazione di occhiali, ha fatto il suo esordio sul segmento dei bond da poco più di una settimana, ma gli obiettivi sono già ambiziosi, si punta, in particolare, a una raccolta pari a 500 milioni di euro. Si tratta, comunque, di una scelta strategica, visto che il debito in scadenza deve essere rifinanziato in maniera urgente e per ottemperare a questo obbligo i titoli obbligazionari rappresentano una delle soluzioni più gettonate. Inoltre, i tassi di interesse attuali sono piuttosto bassi e questo non può che essere un incentivo per Luxottica.
CIR: AXA Private Equity rileverà quote KOS
A supporto dei propri progetti di crescita, per KOS, società controllata dal Gruppo CIR, arriveranno nuove risorse. Questo dopo che, in accordo con quanto comunicato giovedì scorso alla comunità finanziaria proprio dal Gruppo CIR, è stato siglato un accordo con AXA Private Equity per rilevare una quota pari al 41,1% di KOS attraverso un aumento di capitale riservato, nonché attraverso l’acquisizione delle quota possedute da buona parte dei soci di minoranza della società italiana attiva nel campo dell’assistenza socio-sanitaria. In particolare, a fronte di un impegno finanziario complessivo, da parte di AXA Private Equity, pari a 150 milioni di euro, nell’arco dei prossimi tre anni la società salirà in KOS fino a possedere, con ulteriori operazioni di aumento di capitale, il 46,7% della società. A regime, in ogni caso, CIR rimarrà azionista di maggioranza di KOS con una quota nella società pari al 51% al totale completamento e perfezionamento delle operazioni sopra descritte.
Poste Italiane: Moody’s conferma rating con outlook stabile
L’Agenzia di rating Moody’s Investors Service ha confermato su Poste Italiane, con outlook stabile, il rating di “Aa2”, lo stesso che l’Agenzia attualmente assegna anche alla Repubblica Italiana. A darne notizia venerdì scorso è stato proprio il Gruppo Poste Italiane nel sottolineare come la decisione da parte di Moody’s Investors Service rifletta sia l’elevato supporto dello Stato, sia i rischi di business dei servizi finanziari che vengono giudicati come contenuti; inoltre, è stata messa in risalto per Poste Italiane anche la buona qualità del credito. In vista della liberalizzazione del mercato postale, a partire dall’1 gennaio del 2011, ed in virtù degli effetti negativi possibili, Moody’s stima che contestualmente Poste Italiane possa proseguire sulla strada del miglioramento dell’efficienza attraverso la crescita di valore per quel che riguarda i servizi finanziari, ma anche attraverso il lancio di servizi e prodotti innovativi.
OICR strutturati: Lyxor propone degli Etf di tipo total return
Sono passati ormai due giorni da quando Lyxor Asset Management, la celebre società di gestione del risparmio francese, ha reso disponibile la negoziazione di alcuni nuovi strumenti dalla caratteristiche piuttosto interessanti: in questo caso, la compagnia transalpina ha voluto puntare sul comparto degli Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) di tipo strutturato. Di quali caratteristiche beneficiano questi prodotti? Anzitutto, bisogna sottolineare che i prodotti in questione saranno quattro, che la loro emissione è avvenuta all’interno di EtfPlus, mentre Multi Units France (la società di investimento a capitale variabile che opera in prevalenza nell’ambito del diritto francese) e Société Générale, il gruppo di cui fa parte la stessa Lyxor, svolgeranno il ruolo di, rispettivamente, società emittente e azienda specialista per l’investimento finanziario.
Credit Suisse, il fondo long-only punta sui trend più solidi
Credit Suisse, seconda banca di tutta la Svizzera, sta adottando delle strategie ben precise per quel che riguarda gli investimenti finanziari: l’ultima di esse, in particolare, si riferisce ai fondi comuni, visto che il gruppo creditizio di Zurigo ha deciso di focalizzare la propria attenzione sui cosiddetti strumenti “long-only” (letteralmente si tratta di fondi che puntano soprattutto sul lungo termine). Il nuovo prodotto, il Credit Suisse Solutions Megatrends è stato pensato appositamente per quella tipologia di investitori che hanno interesse a puntellare il loro portafoglio sugli archi temporali più ampi, anche perché l’obiettivo principale è quello di guadagnare attraverso i trend finanziari più solidi, senza far troppo riferimento alle performance dei mercati.
New York: in crescita i contratti futures sul gas naturale
Il gas naturale comincia a dominare la scena degli investimenti finanziari ancor prima dell’inizio vero e proprio della stagione più fredda: in effetti, stupisce soprattutto il rialzo fatto registrare dai relativi contratti futures, i quali hanno inanellato la loro quinta settimana consecutiva di guadagni, a causa soprattutto delle previsioni meteorologiche più rigide del normale che caratterizzeranno il mese di novembre e della conseguente domanda di carburante per il riscaldamento. Le temperature al di sotto della media stagionale dovrebbero riguardare, in particolare, la costa orientale degli Stati Uniti e parte del Golfo del Messico, secondo quanto rivelato dal Commodity Weather Group di Bethesda (Maryland).
Ascopiave si aggiudica gara Unigas Distribuzione
Grazie all’aggiudicazione di una gara con la società Unigas Distribuzione S.r.l., Ascopiave potrà rafforzare la propria presenza nella Regione Lombardia attraverso la gestione, in provincia di Bergamo, di oltre 80 mila nuovi clienti. A darne notizia è stata proprio Ascopiave dopo aver ricevuto la notizia inerente la decisione del CdA di Unigas Distribuzione di assegnare la gara alla società quotata in Borsa a Piazza Affari. La gara, in accordo con una nota ufficiale emessa da Ascopiave, ha previsto che Unigas Distribuzione S.r.l. andasse a selezionare un partner strategico nell’ambito di un progetto di rafforzamento sul territorio e di aggregazione industriale. Unigas Distribuzione S.r.l. è un’azienda che opera in trenta comuni della provincia di Bergamo con circa 83 mila clienti, una rete che si estende per quasi 900 chilometri, ed oltre 150 milioni di metri cubi di gas distribuiti solo lo scorso anno. Adesso Ascopiave, a seguito dell’aggiudicazione della gara, entrerà nel capitale di Unigas Distribuzione S.r.l. attraverso un’operazione di aumento di capitale riservato.