Piano di accumulo su azioni, Etf e fondi

Una strategia di lungo periodo che può offrire interessanti ricompense è quella di accumulare piccole somme, ad esempio su base mensile, e sfruttare l’effetto della capitalizzazione di lungo termine con un versamento ad esempio di appena 100 euro distribuito per 18 anni. La strategia può essere molto profittevole se si accompagna alla tendenza dell’indice o dell’asset class cui è diretto l’investimento. Questo è il punto di forza dei cosiddetti “Pac”, ovvero i piani di accumulo del capitale, che prevedono il versamento di una quota costante a data prestabilita.

Investire in orologi da collezione

Puntare sulla decorrelazione con orologi e gioielli, mentre i mercati finanziari continuano a muoversi in un clima di forti turbolenze. Il settore luxory resta senza dubbio tra quelli maggiormente in grado di resistere alla crisi e anche di preparare il terreno per future grandi ricompense. Di recente il famoso collezionista Alfredo Paramico ha acquistato il segnatempo Eberhard & Co “Sistema Magini” per 56.000 euro per conto del fondo di investimento Precious Time, specializzato in orologi vintage da tasca e da polso. Tra l’altro Paramico è il gestore del fondo.

Migliori fondi di liquidità per diminuire il rischio euro

Per diminuire il rischio euro nel proprio portfolio è possibile acquistare valuta estera, direttamente o attraverso fondi di liquidità. Investire in monete estere, ovvero in valute diverse da quella in cui si realizza la normale gestione dell’economia familiare, è senza dubbio un compito molto difficile non solo per i piccoli risparmiatori ma anche per i più esperti e/o professionisti del settore. La difficoltà delle scelte in campo valutario arrivano dall’incertezza e dalla continua variabilità dei tassi di cambio. Vediamo quali sono le migliori performance a 12 mesi, superiori o vicine alla doppia cifra, dei fondi di liquidità.

Documento “kiid” per i fondi comuni al debutto

A partire da oggi sarà obbligatoria l’adozione del cosiddetto kiid, ovvero l’acronimo di key investor information document, il documento che dovrà essere rilasciato a ogni investitore che acquista quote in un fondo comune di investimento. Secondo quanto affermato dagli addetti ai lavori, le case di investimento sono già pronte da tempo che perché la vigilanza italiana ha preteso l’obbligo del kiid per tutti i fondi Ucits e per quelli non armonizzati. Il kiid sostituirà il prospetto semplificato del 2002 e servirà per rendere più trasparente l’approccio pre-contrattuale nell’ambito dell’informativa da dare a ciascun cliente.

Dove investono i migliori fondi di Wall Street

In un’intervista del CorrierEconomia a due tra i migliori money manager di fondi azionari americani collocati in Italia, ovvero il Pioneer Funds US Fundamental Growth e il Janus Us Venture Fund, emerge l’allocazione tattica dei fondi di investimento che hanno battuto ripetutamente l’indice S&P500 negli ultimi due anni e mezzo. Conviene oggi investire a Wall Street? Su quali titoli o settori conviene puntare? Innanzitutto l’economia americana sta viaggiando a ritmi moderati di crescita, attualmente intorno al 2% su base annua. Il rallentamento economico è una conseguenza del processo di riduzione dell’indebitamento a seguito della crisi finanziaria del 2008.

Crisi settore risparmio gestito in Italia

L’ultimo studio elaborato da McKinsey sull’industria del risparmio gestito evidenzia una frenata della ripresa globale del settore dell’asset management, a causa della forte volatilità dei mercati, delle difficoltà macroeconomiche e per le continue turbolenze legate soprattutto alla crisi dei debiti sovrani europei. La redditività del settore resta la più alta tra tutti gli altri comparti finanziari: 13% contro l’8% delle assicurazioni e il 5% delle banche. Gli attivi gestiti sono però fermi ai livelli del 2007 a 38.000 miliardi di euro. In particolare, in Italia gli asset under management sono scesi dell’8% nel 2011.

Risparmio gestito: ottime performance per Poste e Arca Sgr

La raccolta del risparmio gestito nei primi tre mesi di questo anno ha messo in evidenza dei dati e dei protagonisti ben precisi: l’analisi in questione, infatti, ha consentito di comprendere come una delle migliori performance sia senza dubbio quella di Poste Italiane, la quale è stata in grado di raggranellare risorse finanziarie fino a un totale di ben tredici miliardi di euro. La stima in questione risulta essere più comprensibile se si ricorda che le gestioni separate del ramo Vita sono rientrate alla base, dato che fino a poco tempo fa queste stesse attività facevano capo alla banca svizzera Crédit Suisse (non è casuale nemmeno che il gruppo elvetico abbia fatto segnare un calo di dodici miliardi in tal senso). Il secondo miglior andamento del comparto è quello di una celebre società di gestione del risparmio, Arca.

Franklin Templeton trionfa agli Oscar del Risparmio

Le premiazioni dell’Oscar del Risparmio hanno sancito una vittoria importante per quel che concerne il mercato dei fondi comuni: in effetti, Franklin Templeton è stata in grado di piazzarsi al primo posto nella speciale classifica delle migliori case di investimento. A cosa si deve questo successo? Il premio è stato assegnato per dei motivi ben precisi, vale a dire la qualità ottimale dei prodotti finanziari che sono messi a disposizione, oltre al sostegno che viene fornito alle reti. In questa maniera, quindi, la conseguenza inevitabile è stata quella di un riscontro puntuale e opportuna per quel che riguarda i dati relativi alla raccolta e alle preferenze della clientela.

L’importanza del Kiid per gli investitori finanziari

Il Kiid, sigla che sta a identificare il Key Investor Information Document, è il documento che contiene tutti i dati e le informazioni più importanti per quel che riguarda gli investitori: in pratica, questi ultimi avranno la possibilità di conoscere nel dettaglio e di approfondire gli elementi peculiari di un prodotto e di uno strumento, con l’innegabile vantaggio di un linguaggio piuttosto agevole. Tale novità si deve principalmente alla disciplina Ucits IV, la quale ha voluto apportare questa innovazione rilevante in materia di obblighi informativi nei confronti della clientela. Che cosa prevede esattamente il Kiid? Si tratta anzitutto di uno dei vari documenti di offerta dei fondi comuni di investimento, un alleato ideale del prospetto, oltre che una sostituzione piuttosto efficace del prospetto di tipo semplificato.

Come investire nei fondi

Dopo aver messo a segno una serie di performance negative, il mercato dei fondi ora potrebbe tornare nel mirino degli investitori. I costi di gestione poco competitivi, la grande scelta che confonde e disorienta insieme all’assenza di rendimenti minimi garantiti (che invece hanno altre forme di investimento) hanno allontanato negli anni il grande pubblico da questi prodotti finanziari, che però hanno un grande vantaggio: rispecchiano praticamente tutti i profili di investimento possibili oltre a non richiedere alcun intervento.

Le politiche di gestione di un fondo sono sempre definite nella documentazione, dove è presente anche un prospetto sui rendimento e sopratutto sui rischi. L’unica distinzione da fare immediatamente è quella di distinguere i fondi comuni di investimento dalle SICAV. Mentre nel primo caso è vero quanto riportato sopra, nel secondo la partecipazione è a livello societario e per questo comporta i diritti e doveri del caso (come il diritto al voto ad esempio).

Cosa sono gli organismi di investimento collettivo del risparmio

Cosa sono gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio? Nel testo unico della Finanza questi vengono definiti “organismi con forma giuridica variabile che investono in strumenti finanziari o altre attività somme di denaro raccolte tr ail pubblico di risparmiatori, operando secondo il principio della ripartizione dei rischi”. Questi vengono abbreviati con la sigla “OICR” e sostanzialmente si tratta di due diversi organismi:

  • i fondi comuni di investimento;
  • le società di investimento a capitale variabile (Sicav).

In tutti i casi si tratta di una raccolta di fondi che vengono poi gestiti con valori mobiliari (quindi azioni, obbligazioni, derivati e quant’altro, in base alla politica scelta ed al rischio che ci si vuole assumere). Le quote del fondo vengono poi acquistate o vendute sul mercato e nel tempo genereranno guadagni o perdite a seconda della gestione.

Pictet lancia una nuova application per iPad

Pictet diventa sempre più tecnologica: la celebre banca privata di Ginevra ha infatti deciso di lanciare una apposita application per iPad, in modo da concentrare l’attenzione sui fondi di investimento e di agevolare molte delle operazioni ad essi collegate. Si tratta di un’app che potrà essere scaricata in modo del tutto gratuito e direttamente dall’AppStore, una possibilità che è stata messa a disposizione da tre giorni per la precisione. Volendo essere ancora più precisi, bisogna specificare che l’iniziativa si deve in particolare a una delle varie divisioni del gruppo elvetico, vale a dire quella che si occupa di asset management. Che cosa sarà possibile effettuare in questa maniera?

H2O Asset Management si assicura la gestione del fondo Polaris

Il mandato ricevuto da H2O Asset Management in questi ultimi giorni è davvero importante e prestigioso: la compagnia londinese, celebre proprio per la sua gestione degli assets finanziari, dovrà infatti “prendersi cura” di un comparto del fondo di diritto lussemburghese Polaris Fund. Il nome Polaris fa immediatamente pensare all’omonima piattaforma che opera a livello del Vecchio Continente e che di solito viene incontro alle specifiche esigenze degli investitori di tipo istituzionale e professionale. L’importo dello strumento in questione è pari a cento milioni di euro, visto che si tratta di una strategia obbligazionaria globale e del tipo “total return”.

REvolution, il nuovo fondo immobiliare di Prisma Sgr

Prisma Sgr, la società di gestione del risparmio celebre per i suoi svariati prodotti finanziari, ha deciso di puntare con decisione sul comparto immobiliare: più precisamente, è stato lanciato un nuovo fondo di diritto italiano, pensato appositamente per gli investitori qualificati. In pratica, REvolution, questa la denominazione ufficiale dello strumento in questione, andrà a focalizzare la propria attenzione sugli edifici destinati all’uso residenziale. Inoltre, esso consentirà di acquisire degli immobili direttamente nelle aste giudiziarie, in modo da ottenere una ricollocazione adeguata sul mercato di riferimento. Il target che ci si è prefissi per quel che concerne la raccolta complessiva è pari a trenta milioni di euro, mentre la durata è stata fissata in sette anni.