Volano ancora i contratti futures sui semi di soia

Sono già due giorni di fila che i contratti futures relativi ai semi di soia stanno avanzando in modo deciso: il rialzo in questione è stato sicuramente agevolato dalle attuali condizioni dei raccolti americani, rovinati in questi ultimi tempi dal clima caldo e secco del Midwest. L’effetto positivo ha poi contagiato anche i contratti relativi al grano, anch’essi in crescita. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che le spedizioni del mese di novembre relative a questa commodity alimentare sono aumentate di 0,6 punti percentuali, attestandosi a quota 13,705 dollari per ogni singolo bushel presso il Chicago Board of Trade. A Singapore, invece, la quotazione è stata ancora maggiore, sfiorando a ripetizione i 13,7 dollari. Si tratta sicuramente di un dato incoraggiante, anche perché gli stessi futures che ora si comportano in maniera eccellente, lo scorso anno hanno perso addirittura il 36%.

Zucchero, calano i prezzi ma rimane la tensione

Chiunque stia avendo a che fare con lo zucchero come commodity da contratto future si sarà sicuramente accorto di una tendenza di fondo dal punto di vista degli investimenti finanziari: in effetti, il bene in questione non raggiunge i propri livelli massimi dallo scorso mese di febbraio, ma la tensione rimane pur sempre altissima. Le ultime giornate di contrattazioni, poi, sono state caratterizzate dal ribasso del prodotto grezzo presso l’Intercontinental Exchange di New York (-1%). La quota attuale si aggira attorno ai 29,60 centesimi di dollaro per ogni singola libbra, ben al di sotto dei massimi più recenti, val a dire quei 31,69 centesimi che sono stati registrati non più tardi di una settimana fa.

Rame: futures in rialzo dopo lo sciopero dei minatori cileni

La crescita del rame come commodity da contratto future è dovuta principalmente a un evento: Bhp Billiton, celebre compagnia mineraria, ha infatti scelto di cancellare in toto gli equipaggiamenti relativi alla miniera Escondida del Cile, la maggiore fonte mondiale per quel che concerne il metallo. Tutto dipende da uno sciopero di una settimana indetto dai dipendenti. I minatori cileni sono alla ricerca di nuovi benefici e migliorie lavorative, ma il managament aziendale ritiene questa protesta illegale e si rifiuta di negoziare. Ma non si tratta soltanto di questo; in effetti, i prezzi sono risultati in rialzo anche a causa delle scarse produzioni realizzate da due colossi del settore, vale a dire Kazakhmys Plc e Oao Gmk Norilsk Nickel.

Commodities: rally del riso grazie alla domanda globale

Le commodities agricole sono davvero svariate, ma ve n’è una che si è comportata meglio delle altre: si tratta del riso, i cui prezzi sono cresciuti soprattutto a causa del contemporaneo aumento della domanda globale. Inoltre, non bisogna dimenticare nemmeno il contributo offerto dall’operazione posta in essere dal governo della Thailandia, che ha spinto verso l’alto i costi delle esportazioni, almeno in base a quanto rilevato dalla Thai Rice Exporters Association. In pratica, comunque, il volume del grano acquisito dallo stesso paese asiatico sarà determinante per il totale complessivo. Che cosa significano delle tariffe così alte, soprattutto per quel che concerne gli investimenti finanziari?

Semi di soia in crescita, è il rally più lungo dal 2007

Era dal mese di settembre del 2007 che i semi di soia non subivano un rialzo come sta accadendo in questi ultimi tempi: si tratta, in pratica, del rally più lungo da quattro anni a questa parte, favorito in larga misura dal fatto che vi sia una forte speculazione sul clima americano e sulle conseguenze relative ai raccolti (gli Stati Uniti rappresentano il maggior esportatore al mondo per quel che riguarda questa commodity e il grano). In effetti, le temperature in questione dovrebbero aumentare di oltre dodici gradi Fahrenheit al di sopra del normale, il tutto a partire da domani e per tutti i sette giorni successivi: l’area interessata sarà quella del Midwest, con il 46% dei raccolti di grano e il 44% di quelli di semi di soia che dovrebbero presentare strati arabili più secchi rispetto a quanto ci si aspetterebbe, una situazione che si protrarrà anche al mese di agosto. È normale quindi immaginare l’andamento dei relativi contratti futures.

Futures: calano suini e bovini a causa delle decisioni cinesi

La caduta dei contratti futures relativi ai bovini e ai suini è stata piuttosto imprevista: in particolare, questi due strumenti finanziari strettamente correlati al settore primario hanno subito l’influenza della domanda statunitense, la quale ha mostrato degli evidenti segni di rallentamento. La giornata di ieri, infatti, è stata caratterizzata da un calo di 1,8 punti percentuali da parte dei contratti collegati ai suini, il peggior declino da un mese a questa parte, tanto che la quotazione attuale è pari a 90,41 centesimi di dollaro per ogni singola libbra. Un’altra notizia che è stata determinante a tali fini è il fatto che la Cina importerà carne di maiale americano per far crescere i prezzi della carne nazionale, una indiscrezione che è giunta direttamente dalla Us Commodities Incorporated.

Il rame rallenta a causa del report Usa sull’occupazione

La caduta del rame a New York e Londra è stata tanto fragorosa quanto inattesa. Solamente pochi giorni fa, infatti, la commodity era riuscita a far registrare performance importanti, invece l’ultima settimana è stata contrassegnata da un declino che non veniva conseguito da almeno due settimane: in particolare, il calo è stato provocato dal rapporto statunitense sull’occupazione, con gli stipendi degli americani che sono cresciuti meno di quanto ci si aspettasse a giugno. Come si collegano questi due eventi? I datori di lavoro statunitensi hanno aumentato di 18mila unità la forza lavoro in questione, il dato più basso da ottobre scorso; di conseguenza, il tasso di disoccupazione ha subito un incremento a dir poco inatteso, come messo in luce chiaramente dal Dipartimento del Lavoro. Gli economisti si aspettavano un rialzo molto più consistente, ben 105mila lavoratori, e questo è stato un vero danno per gli Stati Uniti, maggior consumatore di rame dopo la Cina.

Commodities: crollano i futures sul cacao, in rialzo il cotone

Non si può certo definire come positiva l’ultima quotazione del cacao presso l’Intercontinental Exchange di New York: la commodity alimentare è scesa fino al suo livello più basso di questa settimana, a causa soprattutto di alcuni progetti internazionali che stanno per essere pianificati dai produttori principali, mentre i contratti futures relativi al succo d’arancia e al cotone sono riusciti a conseguire dei ricavi interessanti. La International Cocoa Organization, il principale riferimento globale per quel che riguarda questo bene, ha stimato che i nuovi progetti in questione sono destinati ad aumentare in modo consistente la produzione annua, tanto che si parla già di ben sei milioni di tonnellate complessive. Questo stesso ente, inoltre, ha fatto sapere di attendersi che la domanda e l’offerta di cacao si bilancino in maniera perfetta nel giro di pochi mesi, con i primi effetti che dovrebbero essere evidenti a ottobre.

Futures, il clima influenza l’andamento di grano e soia

Il grano e i semi di soia proseguono ancora a braccetto nelle loro performance finanziarie: la domanda delle due commodities potrebbe infatti crescere in maniera sostanziosa nel corso di questa settimana e tutto ciò per un motivo molto semplice. In effetti, ad aumentare è stata soprattutto la domanda americana di nuove scorte, le quali verrebbero utilizzate a fini alimentari, ma anche per scopi legati al settore dei carburanti. Tra l’altro, dettaglio non trascurabile, sono molte le preoccupazioni in merito al clima avverso che potrebbe caratterizzare i mesi di luglio e agosto in territorio americano, un fattore che andrebbe sicuramente a danneggiare i principali raccolti, vale a dire quelli del Midwest.

Futures: cacao e zucchero sugli scudi, in calo il caffè

Le commodities alimentari non hanno certo brillanto per coerenza di performance nel corso delle ultime contrattazioni dei futures: in effetti, se lo zucchero e il cacao sono riusciti a conseguire un rialzo piuttosto importante, lo stesso non può dirsi del caffè, il quale è calato alla sua quotazione più bassa degli ultimi quattro mesi. È sicuramente lo zucchero il bene su cui occorre concentrare la maggiore attenzione. In effetti, il dolce prodotto è cresciuto come non accadeva ormai da aprile, nonostante i ritardi delle spedizioni relative al Brasile, il maggior esportatore al mondo in tal senso. Questi arretrati provenienti dai porti brasiliani sono però attesi nei prossimi venti o trenta giorni, così come ha voluto sottolineare a tutti i costi la Datagro Limited, società attiva nel campo della ricerca industriale.

Ubs annuncia due Etn collegati a petrolio e gas naturale

L’ultimissima innovazione in fatto di Etp giunge direttamente da Ubs: la banca elvetica ha infatti lanciato una serie di prodotti finanziari progettati appositamente per sfruttare al massimo il contango dei mercati in questione. Come è noto, con questo termine si indica solitamente una situazione in cui il prezzo spot è sensibilmente più basso rispetto a quelli futuri. Le denominazioni ufficiali sono Etracs Natural Gas Futures Contango Etn e Etracs Oil Futures Contango Etn, dunque come si può evincere piuttosto agevolmente c’è un collegamento stretto con commodities importanti quali il petrolio e il gas naturale. In particolare, gli investitori potrebbero essere interessati da una lunga esposizione ai contratti futures a medio termine.

Grano e semi di soia in calo a causa delle speculazioni americane

Crescono le speculazioni sui possibili tagli da parte dell’economia americana in relazione alla domanda di cibo e biocarburanti. Queste “scommesse” per gli investitori hanno influenzato in maniera piuttosto negativa le quotazioni dei principali contratti futures agricoli: in effetti, il grano e i semi di soia sono entrambi calati vistosamente, soprattutto il primo, protagonista del livello più basso delle ultime quattro settimane. Tra l’altro, bisogna sottolineare che la produzione industriale a stelle e strisce sta crescendo molto meno rispetto a quanto previsto dagli analisti, così come è successo a maggio.

Etf: come sfruttare i prezzi della carne

Gli squilibri nell’offerta e nella domanda dei prezzi alimentari sono una costante piuttosto moderna e attuale: in particolare, bisogna prestare la massima attenzione ai costi della carne, anche se queste performance possono essere gestite nel modo migliore grazie ad alcuni Etf. Si tratta del PowerShares Db Agriculture Fund, dell’iPath Dow Jones-Ubs Livestock Subindex Total Return Etn, del Market Vectors Agribusiness e del PowerShares Global Agriculture Portfolio. Che cosa si ottiene da questi quattro fondi di investimento? I prezzi delle principali carni sono in continuo rialzo, un aumento che riguarda il manzo, le pecore, i suini e il pollame. Dal punto di vista della domanda, quest’ultima rimane intatta soprattutto in territorio americano, mentre è in crescita nel mondo in via di sviluppo.

Avanzano i futures sullo zucchero grazie ai raccolti brasiliani

Lo zucchero, più precisamente i contratti futures collegati ad esso, è cresciuto fino al livello più alto delle ultime sette settimane: il dato si riferisce a New York, piazza in cui è stata registrata una forte speculazione per quel che concerne i raccolti del Brasile, maggior produttore al mondo. Intanto, anche i prezzi del caffè sono schizzati verso l’alto. Le aspettative degli investitori sono concordi su un possibile calo dei raccolti in terra sudamericana, tanto che le principali stime degli analisti dovrebbero essere disattese: tra l’altro, Unica, l’associazione industriale del paese, ha fatto sapere di recente che la produzione verdeoro subirà un calo di ben diciassette punti percentuali, un dato non certo incoraggiante.