Commodities: rally del riso grazie alla domanda globale

Le commodities agricole sono davvero svariate, ma ve n’è una che si è comportata meglio delle altre: si tratta del riso, i cui prezzi sono cresciuti soprattutto a causa del contemporaneo aumento della domanda globale. Inoltre, non bisogna dimenticare nemmeno il contributo offerto dall’operazione posta in essere dal governo della Thailandia, che ha spinto verso l’alto i costi delle esportazioni, almeno in base a quanto rilevato dalla Thai Rice Exporters Association. In pratica, comunque, il volume del grano acquisito dallo stesso paese asiatico sarà determinante per il totale complessivo. Che cosa significano delle tariffe così alte, soprattutto per quel che concerne gli investimenti finanziari?

Uno dei principali effetti dovrebbe essere un miglior sostegno ai costi del cibo a livello internazionale, visto che lo scorso febbraio sono addirittura giunti al limite più elevato di sempre. Tra l’altro, il riso rappresenta il miglior performer del 2011, con un rally dell’8,5% e una quota totale pari a 563 dollari per ogni singola tonnellata. Ovviamente questi dati si riferiscono al Chicago Board of Trade, la piazza più importante per questo tipo di rilevazioni, ma ora bisogna attendersi delle novità di rilievo nei prossimi mesi proprio in relazione ai comportamenti dell’esecutivo thailandese. Più che altro, occorrerà osservare con la massima attenzione l’evolversi della situazione politica nella nazione asiatica, con il leader Thai Yingluck Shinawatra che ha promesso in campagna elettorale di voler acquistare il bene in questione a prezzi più alti, in modo da potenziare i redditi rurali, oltre che di accrescere i salari minimi di chi opera in questo specifico settore.

L’ultima volta che è stata implementata una politica commerciale simile è avvenuta tra il 2008 e il 2009, con l’acquisizione di ben 5,4 milioni di tonnellate, il 18% degli scambi mondiali di riso per quegli anni. I futures subiranno quindi dei rialzi, specialmente se si tiene conto di quei contratti che osservano da vicino le spedizioni dei primi mesi autunnali.

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