Come può crescere ancora il mercato dei Cat Bond

L’uragano Sandy può essere stato devastante quanto vuole, ma non ha di certo distrutto l’interesse degli investitori finanziari nei confronti dei Catastrophe Bond ad alto rendimento: il mercato in questione, infatti, ha appena concluso il suo miglior anno di sempre dal 2007, grazie soprattutto alle ottime performance registrate nel corso del quarto trimestre (ottobre-dicembre), nonostante qualche prodotto più “vecchio” possa essere soppiantato per motivi di tempo. In particolare, la prima offerta subito dopo Sandy fu quella della compagnia Usaa, più precisamente a novembre.

Questo Cat Bond copre una serie di catastrofi naturali molto frequenti negli Stati Uniti, vale a dire uragani, tempeste, terremoti e anche gli incendi californiani. L’offerta è stata aumentata da 250 a 400 milioni di dollari, in quanto la domanda da parte degli investitori è stata piuttosto forte. Nonostante il buon andamento e le richieste da record, le dimensioni del mercato dei Cat Bond rimangono ancora molto ridotte. Si può giustificare questa caratteristica con il fatto che si sta parlando di un segmento finanziario piuttosto nuovo: la prima quotazione risale esattamente al 1996, appena sedici anni fa, anche se l’idea è cominciata a venire in mente nel 1992, all’indomani del terremoto di Northridge, diventando sempre più concreta con quello di Los Angeles del 1994.

Il denaro che viene guadagnato attraverso un Catastrophe Bond viene solitamente detenuto in un apposito trust e include l’interesse per tre anni. È raro, ma comunque può accadere di tanto in tanto, che gli investitori perdano quanto hanno messo a disposizione: il rischio di perdite viene però messo in secondo piano da altri elementi di valutazione, in primis le proprietà statistiche delle catastrofi naturali (la loro frequenza per intenderci). Anche il rendimento è molto variegato e si può andare da un minimo del 3,5% fino anche a venti punti base al di sopra del Libor (London Interbank Offered Rate) o delle percentuali del Tesoro.

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