Blue-Chips: STM troppo speculativa

Al pari di altre blue-chips storiche italiane, STM è in una situazione in cui pur facendo parte dell’indice principale del Mercato Italiano ha caratteristiche tecniche che la accostano alle aziende quotate minori. Durante l’anno 2000 le azioni STM quotavano ben sopra 60 e si stavano dirigendo velocemente verso i 70 euro per azione con un movimento che lasciava poco spazio all’immaginazione; si trattava infatti di una bolla come quella che qualche anno più tardi colpì il petrolio e gli investitori aspettavano solo il momento migliore per uscire.

Chi ha mantenuto le azioni ora si ritrova una perdita fuori da ogni logica, visto che la quotazione attuale è intorno ai 5 Euro e le possibilità di tornare “agli antichi splendori” sono ormai prossime allo zero.

Restare su STM ha senso solamente se la cifra da disinvestire fosse diventata troppo bassa per essere posizionata altrove e quindi a questo punto si aspetta la fortuna con fede al detto “tutto prima o poi sale”. Sappiamo quanto non sia vero, ma sappiamo anche quanto “brucia” la sconfitta e la capitalizzazione di una perdita. L’alternativa c’è ed anche se è ben lontana dall’essere una soluzione che ridarà valore al nostro capitale può comunque far temporeggiare gli investitori più attenti beneficiando, nel caso in cui avvenga, di movimenti favorevoli. Sfruttando le opzioni infatti si possono implementare al portafoglio strategie di copertura altrimenti infattibili senza il possesso del sottostante che garantirebbero una spesa prossima allo zero e grandi vantaggi in caso di movimenti favorevoli. L’idea è quindi che STM è diventata, nel lungo periodo, altamente speculativa ed è quindi sconsigliato l’ingresso a chiunque abbia un basso profilo di rischio.

3 commenti su “Blue-Chips: STM troppo speculativa”

  1. Pingback: Blue-Chips: STM troppo speculativa | Trading Borsa

Lascia un commento