Alitalia, sindacati voglio nuova governance

Nuovo capitolo dell’infinita storia di Alitalia: ora i sindacati richiedono una nuova governance in azienda al fine di proteggere i lavoratori ed indirizzare in modo migliore l’operato relativo alla vendita del vettore: è stato chiesto in Commissione speciale del Senato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, ascoltati sul Dl di proroga Alitalia.

Mentre i sindacati tentano di mediare con la politica, EasyJet aspetta il nuovo governo: non è una novità che dato l’assurdo prolungarsi politico per la formazione dell’esecutivo sia stata messa in stallo anche la vendita della compagnia aerea italiana. La cordata di cui EasyJet fa parte ha sottolineato il suo interesse, pur specificando di essere in attesa di potersi confrontare con il nuovo governo. Tornando all’incontro in Senato, ecco cosa hanno sostenuto i sindacati:

Riteniamo che sia necessario, per garantire un processo di vero sviluppo e salvaguardia dell’azienda, introdurre una forma di gestione della governance anche da parte dei lavoratori e dello Stato, differenziando e separando il ruolo di gestione quotidiana della compagnia da quello di controllo e salvaguardia degli asset e del patrimonio dell’azienda. [Una scelta che ] deve essere agganciata ad un piano industriale di sviluppo [per] salvaguardare questo asset strategico del Paese nella sua interezza, prendendo in considerazione partner industriali di settore, che possano supportarla a crescere.

Secondo i sindacati infatti le manifestazioni di interesse non hanno mostrato di aver dato le garanzie necessarie per evitare “spezzatini” o cessioni “a fondi finanziari speculativi che avrebbero come unico obiettivo il rendimento del capitale investito e non lo sviluppo industriale dell’azienda”. Qualcosa che non rientrerebbe assolutamente nei piani a favore dei lavoratori.

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